sabato 22 dicembre 2018

PORTUS LUNAE: SARÀ GRANDEUR? VEDREMO … (prima parte)

Nella primavera del 2019 dovrebbero terminare i lavori relativi al progetto “Portus Lunae”, cioè le opere per il collegamento ciclopedonale realizzato da Salt (Società Autostrada Ligure Toscana Spa) che consentirà di uscire dall’autostrada (A12 Sestri Levante – Livorno) per visitare il Parco  del Museo Archeologico Nazionale di Luni.
I lavori, attualmente ancora in corso, riguardano il secondo lotto, appaltato nel 2014 da Salt con un bando del valore di 12,5 €/milioni, assegnato nel 2015 per un importo di € 9.516.930,05 (+ IVA) all’ATI (associazione temporanea imprese) composta da: Dott. Carlo Agnese Spa di Milano/Spezia (capogruppo), Varia Costruzioni Srl di Lucca e Armando Cimolai Centro Servizi Srl di Pordenone. 

sabato 10 novembre 2018

SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: investimenti e costo dell’acqua (seconda parte)


Con l’entrata in vigore dal 1/1/2016 del nuovo Metodo Tariffario Idrico (MTI-2) 2016/2019 (delibera 664/2015/R/idr), il quadro di regole approvato dall'Autorità Nazionale ARERA mira ad incentivare i necessari investimenti nel settore idrico con il fine di migliorare la qualità dei servizi e risolvere alcune gravi criticità; ne elenchiamo alcune:
·      l’Italia è da anni soggetta a procedure di infrazione per il mancato rispetto delle direttive comunitarie in materia di acque (Direttiva 2000/60/CE): Bruxelles chiede 62,7 €/milioni come somma forfettaria e una penalità di circa 347 €/mila al giorno dal pronunciamento della sentenza fino alla messa in regola;
·      c’è, poi, il grave deficit infrastrutturale in cui versa larga parte dal Paese: le acque di scarico del 22% della popolazione italiana non sono depurate, più del 30% dell’acqua immessa negli acquedotti si perde nelle reti di adduzione e distribuzione (percentuale in costante aumento da anni), una quota ancora rilevante di utenti lamenta interruzioni nel servizio;

sabato 3 novembre 2018

SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: Quanto ci costa l’acqua (prima parte)

Una tariffa è il prezzo per fruire di un servizio; è un corrispettivo a fronte di servizi erogati (trasporto ferroviario, servizio postale e telefonico, fornitura del gas, elettricità, acqua o altre utenze); è fissata da un’autorità o ente o impresa pubblica, ma è definita in base a rapporti contrattuali.
Una tariffa, dunque, non è un tributo (come sono le imposte dirette o indirette o le varie tipologie di tasse), in quanto non è un prelievo caottivo introdotto da una legge, ma è un corrispettivo per esempio per usufruire del servizio idrico integrato (SII), come previsto dall’art. 154 del Dlgs. 3/4/2006, n. 152: “1. La tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato ed è determinata tenendo conto della qualità della risorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell’entità dei costi di gestione delle opere, dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito e dei costi di gestione delle aree di salvaguardia, nonché di una quota parte dei costi di funzionamento dell'Autorità d'ambito, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio “chi inquina paga”. Tutte le quote della tariffa del servizio idrico integrato hanno natura di corrispettivo”.

martedì 30 ottobre 2018

PARTECIPATE: ACAM ACQUE SPA E I PROBLEMI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO (quindicesima parte)

In data 6/12/2004 ACAM Spa costituiva la società ACAM Acque Spa, con un capitale sociale composto di 2.426.005 azioni del valore di € 10 ciascuna, totalmente detenuto dalla stessa Capogruppo; conferendogli il ramo aziendale relativo alla gestione del Servizio Idrico Integrato (in sigla: SII) svolto nei Comuni già serviti in precedenza da ACAM Spa; in data 29/12/2004 ACAM Acque Spa diventava pienamente operativa, svolgendo questa attività fino ad oggi.
ACAM Spa ha sempre esercitato il controllo totale su ACAM Acque Spa, praticando quale Capogruppo anche una attività di direzione e di coordinamento fino alla data del 11/4/2018 quando, a seguito del perfezionamento dell’operazione di aggregazione, IREN ha accorpato la Capogruppo ACAM Spa, sostituendola nell’esercizio dell’attività di controllo, di direzione e di coordinamento, in quanto ha acquisito il 99,99986% delle sue azioni (il restante è rimasto al Comune di Pontremoli). Con la chiusura dell’operazione di acquisizione da parte del Gruppo IREN i Comuni spezzini ex Soci di ACAM Spa, tramite un concambio azionario, sono diventati soci di IREN Spa.

sabato 20 ottobre 2018

PARTECIPATE: ATC E I PROBLEMI DEL TPL (quattordicesima parte)

Con la fusione di ATC Spa (con la società incorporante ATC MP Spa) che verrà deliberata entro l’ottobre 2018 (con decorrenza dal 2019), viene decretata la cessazione di questa società che ha svolto un ruolo importante nell’assicurare i servizi di trasporto pubblico (TPL) nella provincia spezzina. In questo contesto, risulta opportuno tracciarne il profilo e segnalare alcune delle problematiche ancora aperte (tralasciando volutamente in questo post le problematiche legate all'affidamento del servizio TPL), che potranno (o meno) incidere sul futuro del TPL a livello locale.
ATC Spa è stata una società a capitale interamente pubblico, in quanto ne erano soci la Provincia della Spezia e 27 (dei 32) Comuni spezzini; il capitale sociale era di € 3.180.000, ripartito in un milione di azioni di nominali € 3,18 ciascuna.

sabato 13 ottobre 2018

IL PROGETTO DI FUSIONE DI ATC … “e facite ammuina” (tredicesima parte)

 In questo Consiglio Comunale (11/10/2018) occorre discutere e approvare questo Progetto di Fusione tra ATC Spa con ATC Mobilità e Parcheggi Spa (allegato A), oltre ad una serie di altre operazioni concatenate.
Quella che viene proposta è una serie di atti distinti ma collegati tra loro, tanto che è giustamente prevista la clausola della contestualità di tutti gli atti al fine della loro validità. Si tratta, quindi, di una proposta articolata e complessa, ma di cui si forniscono poche spiegazioni e soprattutto mancano logiche motivazioni sugli scopi e sull’utilità di questa serie concatenata di iniziative. Nella proposta di delibera si fa riferimento come motivazione esplicita solo all’avvio di un percorso di riorganizzazione delle aziende a mezzo fusione per incorporazione di ATC SPA in ATC MP SPA e contestuale revisione della struttura azionaria di ATC ESERCIZIO Spa”; ma questa riorganizzazione è incentrata sulla mera semplificazione derivante dal passaggio da tre a due società (viene eliminata ATC SPA) con implicito conseguimento di ipotetici ma indeterminati risparmi … troppo poco! Parlare di “riorganizzazione” in modo così generico appare un gioco di parole ad effetto!

sabato 8 settembre 2018

TRASPARENZA, QUESTA SCONOSCIUTA … IL BILANCIO CONSOLIDATO (prima parte)

Premessa. Le leggi italiane sono tante e spesso complicate, scritte male e da “interpretare”, a volte iper-puntigliose e in altre circostanze anche stucchevoli; le leggi, comunque, dovrebbero essere applicate, ma spesso ci sono molti modi per eluderle  e/o per aggirarle e/o per non rispettarle anche perché sono assai scarsi i controlli e, quindi, chi non le applica spesso non incorre in alcuna sanzione.
Uno dei maggiori antidoti a questa situazione è costituito dall’obbligo (assai ampio) impartito alle Amministrazioni Pubbliche di rendere pubblici dati ed informazioni, cui corrisponde un vero e proprio diritto in capo a qualunque cittadino di pretenderne la pubblicazione. Invero, il corretto flusso informativo e la loro pubblicazione in favore dei cittadini è lo strumento principe per indurre chi Amministra ad una maggiore responsabilità e per garantire un corretto funzionamento dei vari apparati pubblici e, quindi, è assai utile per assicurare l’esercizio effettivo della democrazia.

sabato 18 agosto 2018

CARA TARI … alcune considerazioni su ACAM (nona parte)

Dopo aver esaminato l’andamento negli anni 2014-2018 del tributo TARI per come è stato determinato nei sette Comuni della Val di Magra (Ameglia, Arcola, Castelnuovo Magra, Luni, Santo Stefano Magra, Sarzana e Vezzano Ligure) e aver svolto alcune attente valutazioni conclusive a livello di Val di Magra, ora è possibile elaborare alcune considerazioni sul diretto beneficiario della TARI, cioè l’attuale gestore del servizio di raccolta, smaltimento e recupero dei rifiuti: ACAM Ambiente Spa, società appartenente al Gruppo ACAM (ora passata ad IREN).
ACAM Ambiente Spa gestisce il servizio rifiuti per 21 Comuni della Provincia, di cui 20 in house con scadenza fissata al 31/12/2028, ma con contratti di servizio alcuni in vigore, altri già scaduti e poi rinnovati, altri ancora da rinnovare.

sabato 11 agosto 2018

CARA TARI … alcune considerazioni riassuntive (ottava parte)

Dopo aver esaminato l’andamento negli anni 2014-2018 del tributo TARI per come è stato determinato nei sette Comuni della Val di Magra (Ameglia, Arcola, Castelnuovo Magra, Luni, Santo Stefano Magra, Sarzana e Vezzano Ligure) è possibile ora iniziare a fare dei confronti e a trarre alcune considerazioni.
La TARI è oramai il tributo più importante all’interno delle entrate proprie di un Comune e copre quasi integralmente il costo della gestione dei rifiuti costituendone, insieme al costo del personale, uno degli oneri più significativi; per esempio, nel Comune di Castelnuovo M. la TARI rappresenta il 29,84% del totale delle entrate tributarie, mentre il costo della gestione dei rifiuti insieme al costo del personale rappresentano il 57,23% della spesa corrente.

sabato 4 agosto 2018

CARA TARI … COSA SUCCEDE A SANTO STEFANO M. (settima parte)

La tariffa TARI viene determinata con delibera del Consiglio comunale sulla base dei costi individuati e classificati nel Piano Finanziario, redatto da ACAM, a cui sono aggiunti i costi sostenuti dal Comune. I costi del Piano Finanziario “complessivo” vengono suddivisi in costi fissi e variabili e questi vengono poi ripartiti in quote imputabili alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche; successivamente vengono calcolate le voci tariffarie, fisse e variabili, da attribuire alle singole categorie di utenza, in base a formule e a coefficienti indicati dalla normativa. Su queste basi vengono poi inviati ai singoli contribuenti le comunicazioni di pagamento in rapporto alla loro specifica situazione rilevabile dalla loro denuncia rilasciata ai fini TARI.
Il Piano Finanziario per la TARI 2018 del Comune di Santo Stefano Magra presenta un costo complessivo di € 2.184.560,91; tale costo deriva dalla somma dei costi sostenuti da ACAM (€ 1.531.707,05 pari al 70,12% del costo complessivo) e di quelli sostenuti dal Comune (€ 652.853,86 pari al 29,88%); questo costo previsto per il 2018 è il più basso del periodo 2014-2018: si tratta di  € 321.784,45 in meno rispetto al 2014 (con riduzione del 14,73%).
In proposito, occorre far presente che la riduzione più consistente è stata registrata nel Piano Finanziario TARI del 2016 (per € 269.885,02 pari al -12.07%), mentre negli altri anni la riduzione è stata più contenuta.

sabato 28 luglio 2018

CARA TARI … COSA SUCCEDE NEL COMUNE DI ARCOLA (sesta parte)

La TARI è una tassa patrimoniale corrisposta in base alla tariffa annua commisurata alla copertura integrale dei costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti; tariffa determinata con delibera del Consiglio comunale sulla base di un Piano Finanziario redatto da ACAM a cui si aggiungono i costi sostenuti dal Comune.
Il Piano Finanziario per la TARI 2018 del Comune di Arcola presenta un costo complessivo di € 1.768.946,15; tale costo deriva dalla somma dei costi sostenuti da ACAM (€ 1.482.138,65 pari all’83,79% del costo complessivo) e di quelli sostenuti dal Comune (€ 286.807,50 pari all’16,21%); questo costo previsto per il 2018 è il più basso del periodo 2014-2018, in cui le più significative variazioni sono avvenute rispetto al 2014 con una diminuzione di € 287.844,42 (-16,27%) e rispetto al 2016 con una riduzione di € 70.164,36 (-3,97%).

sabato 21 luglio 2018

CARA TARI … COSA SUCCEDE AD AMEGLIA (quinta parte)

La TARI è il tributo destinato alla copertura integrale di tutti i costi sostenuti sia dal soggetto che svolge il servizio (nel caso specifico da ACAM) che dal Comune per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti; tributo istituito a decorrere dal 1/1/2014, come componente della IUC (Imposta Unica Comunale, ex Legge n. 147/ 2013), colpisce il possesso o la detenzione (a qualsiasi titolo e anche di fatto) di locali o di aree scoperte a qualunque uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati.
Il Piano Finanziario per la TARI 2018 del Comune di Ameglia presenta un costo complessivo di € 1.737.654,00; tale costo deriva dalla somma dei costi sostenuti da ACAM (€ 1.562.654,35 pari al 89,93% del costo complessivo) e di quelli sostenuti dal Comune (€ 174.999,65 pari al 10,07%); questo costo previsto per il 2018 risulta inferiore a quello del 2017 di ben € 218.680,56 (-12,58%), ma è superiore di soli € 38.035,03 (+2.19%) nei confronti dei costi registrati nel 2016; altresì risulta maggiore rispetto sia al 2013 (per € 272.597,36 pari al +15,69%), sia al 2014 (per € 84.787,89, pari al 4,88%), che al 2015 (per € 28.115,61 pari al 1,62%).

sabato 14 luglio 2018

CARA TARI … COSA SUCCEDE A VEZZANO LIGURE (quarta parte)

La TARI è il tributo destinato alla copertura integrale di tutti i costi sostenuti sia dal soggetto che svolge il servizio (nel caso specifico da ACAM) che dal Comune per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti; le tariffe sono determinate con delibera del Consiglio Comunale (normalmente insieme all’approvazione del bilancio preventivo) sulla base dei costi individuati e classificati nel Piano Finanziario.
Il Piano Finanziario per la TARI 2018 del Comune di Vezzano Ligure presenta un costo complessivo di € 1.670.000,00; tale costo deriva dalla somma dei costi sostenuti da ACAM (€ 1.303.414,14 pari al 78,05% del costo complessivo) e di quelli sostenuti dal Comune (€ 366.585,86 pari al 21,95%); questo costo previsto per il 2018 risulta uguale a quello del 2017 e del 2016 ed è inferiore di soli € 34.140,00 rispetto sia al 2013 che al 2014  (con riduzione del -2,04%).
A differenza di quanto avviene in altri Comuni, i costi complessivi per la gestione del servizio RSU del Comune di Vezzano L. sono alquanto “stabili”, ammontando infatti: a € 1.704.140 nel 2013 e 2014; a € 1.704.000 nel 2015;  a € 1.670.000 nel triennio 2016-17-18.

sabato 7 luglio 2018

CARA TARI … COSA SUCCEDE A LUNI (terza parte)

TARI è l'acronimo di TAssa RIfiuti, è il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti. La TARI, quindi, è una tassa patrimoniale corrisposta in base alla tariffa annua commisurata alla copertura integrale dei costi (di gestione, di investimento e di amministrazione) relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Queste tariffe sono determinate con delibera del Consiglio comunale sulla base dei costi individuati e classificati nel Piano Finanziario, redatto dal soggetto che svolge il servizio, nel caso specifico da ACAM.

sabato 30 giugno 2018

CARA TARI … COSA SUCCEDE A CASTELNUOVO MAGRA (seconda parte)

Il Piano Finanziario per la TARI 2018 del Comune di Castelnuovo presenta un costo complessivo di € 1.352.326,45; tale costo deriva dalla somma dei costi sostenuti da ACAM (€ 1.201.626,45 pari all’88,86% del costo complessivo) e di quelli sostenuti dal Comune (€ 150.700,00 pari all’11,14%); questo costo previsto per il 2018 è il più basso del periodo 2014-2018: si tratta di  € 159.535,33 in meno rispetto al 2014 (con riduzione del 11,80%).
In proposito, occorre far presente che il Piano Finanziario TARI 2014 ammontava a 1.511.861,73 è il più alto registrato nel decennio (2008-2018); è il primo anno di applicazione della TARI, ma è anche il secondo anno dell’accesso di ACAM alla procedura concorsuale di ristrutturazione del debito. Rispetto al 2017 la riduzione è di sole € 17.862,86 (-1,32%).

sabato 23 giugno 2018

PARTECIPATE: LA VENDITA DI ASP (dodicesima parte)

In data 18/5/2017 è stata aggiudicata all’asta per un controvalore di € 768.499,00 la quota pari al 98,42% (corrispondente al valore nominale di € 95.470,00) del capitale sociale della società AUTOPARCO LA SPEZIA Srl (A.SP. Srl), sede in Vezzano Ligure.
Successivamente, in data 1/8/2017, con rogito notaio Orengo di Mondovì, sono state concluse le formalità di vendita; il compratore (la società Xcel Petrolium Srl, sede in Milano, con capitale sociale di € 2.652.000) ha versato ai soci venditori il controvalore offerto in asta, divenendo proprietario della quota del 98,42% del capitale sociale di A.SP. (si rimanda al precedente post per altre informazioni: QUI).
I soci venditori sono:
a) C.A.F. (Cooperativa Autocisternisti Fossano scarl, attualmente in liquidazione coatta amministrativa) ha venduto la propria quota (per nominali € 46.000,00 pari al 47,42% del capitale sociale) al controvalore di € 370.275,31;

sabato 16 giugno 2018

ACAM-IREN: E/S-QUILIBRI TRA PATTI E VENDITE (dodicesima parte)

Oggi ci viene proposto di approvare lo schema di Contratto di Sindacato di Voto, denominato Sub – Patto” tra le Parti Spezzine socie di IREN Spa; parti composte dai 26 comuni più la società regionale Liguria Patrimonio Spa (corrispondenti all’89,19% del capitale sociale ACAM) che avevano sottoscritto in data 29/12/2017 l’Accordo di Investimento per l’aggregazione societaria e industriale tra IREN-ACAM.
Inoltre, questi Comuni-soci di ACAM già in data 10/4/2018, avevano sottoscritto l’aumento di capitale di IREN a loro riservato (per un ammontare complessivo di € 24.705.700,00), entrando in questo modo nella compagine azionaria di IREN con una quota pari al 1,90%; a seguito di questo aumento, il capitale sociale di IREN è passato da € 1.276.225.677,00 ad € 1.300.931.377,00.

mercoledì 6 giugno 2018

SPESA SANITARIA: LE PROSPETTIVE IMMOBILIARI NELL’AREA DELL’EX OSPEDALE VECCHIO DI SARZANA (seconda parte)

L'ampliamento della Casa della Salute è una questione complessa e articolata su vari livelli, suscita vivaci e facili polemiche poiché attiene sia all’organizzazione dei servizi inerenti la “salute pubblica”, sia le questioni finanziarie dei vari interessati, che l’equilibrio del bilancio regionale sanitario e complessivo.
Il complesso immobiliare, già di proprietà di Asl5 e poi di SCLiguria s.r.l., è stato acquistato nel 2008 da Valcomp Due, che, nel 2011 è stata fusa in Fintecna Immobiliare (ora CDPImmobiliare).
Il complesso è attualmente libero, sorge su un’area di circa 5.370,00 mq, su questa insistono sei fabbricati di varie dimensioni, più un piccolo deposito al piano terra, per una superficie lorda complessiva di circa 5.100,00 mq., una superficie coperta  di 2.789,00 mq.

lunedì 4 giugno 2018

IL CASO ESEMPLARE DELLA PARTECIPATA SARZANESE SPS (undicesima parte)

La Relazione al rendiconto 2017 del Comune di Sarzana si apre con questa frase: “l’esercizio 2017 si chiude con un risultato, al netto degli accantonamenti, di € -4.795.774,78 migliorato rispetto all’anno 2016 di € 269.134,56, rispettando il previsto riassorbimento del disavanzo derivante dal processo di riaccertamento straordinario dei residui nel rispetto del piano di rientro trentennale”.
In proposito, è utile ricordare che il disavanzo del 2015 è stato di € 5.316.980,65 e quello del 2016 di € 5.064.909,34 mentre quello preventivato per il 2018 dovrebbe attestarsi su € 4.336.877,65; questo disavanzo è spalmato in 30 anni e su ogni esercizio annuale grava per una quota minima di € 185.774,09.A determinare questo risultato negativo sono tre voci: gli accantonamenti (per € 11.209.737,98), le somme vincolate (per € 3.962.954,66) e quelle destinate (per € 568.978,00) per un totale di € 15.741.670,64 a fronte di un risultato di gestione di € 10.945.895,86 (la cui differenza produce appunto un disavanzo di € -4.795.774,78).

sabato 19 maggio 2018

CARA TARI TI SCRIVO … COSA SUCCEDE A SARZANA (parte prima)

La tassa sui rifiuti (TARI) deve assicurare la copertura integrale dei costi sia di gestione diretta che di investimento e di esercizio relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è a carico dell’utilizzatore domestico o aziendale.
Il Consiglio Comunale deve approvare ogni anno le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani redatto da Acam e integrato dai costi sostenuti dal Comune. Nonostante che la legge indichi cosa deve comprendere un piano finanziario, quello che Acam presenta ai vari Comuni consorziati non riporta tutti gli elementi previsti, mentre alcune tematiche seppur presenti sono formulate in modo generico, altre non sono ben spiegate e approfondite.
Nello specifico, per esempio, il piano finanziario non spiega come si formano i costi e la loro evoluzione e, quindi, il loro esame non può che limitarsi agli aspetti più evidenti, elaborando i pochi dati messi a disposizione.

sabato 28 aprile 2018

GLI E/S-QUILIBRI DI BILANCIO … il caso del Comune di Vezzano L. (prima parte)

Con la sua delibera n. 81/2018 la sezione ligure della Corte dei Conti, esaminando i bilanci del Comune di Vezzano Ligure relativi al rendiconto 2015 e 2016, ha accertato: a) “lo squilibrio di cassa per gli esercizi 2015, 2016 e 2017”; b) “la difficile riscossione delle entrate proprie”; c) l’erronea determinazione del FCDE (Fondo crediti dubbia esigibilità) per l’esercizio 2016”; d) l’erronea determinazione del FPV(Fondo Pluriennale Vincolato)”; e) l’errata contabilizzazione dell’anticipazione di liquidità; invitando il Comune a “comunicare i provvedimenti intrapresi nonché l’aggiornamento dei dati finanziari entro il 30 giugno 2018”.
I rilievi della Corte dei Conti toccano aspetti non marginali e disegnano una situazione finanziaria “connotata da gravi e rilevanti criticità (incidenti sulla tenuta degli equilibri di bilancio)”, mentre di altro parere è l’Amministrazione Comunale la quale sostiene trattarsi di una mera “ipotesi di disallineamento temporale” tra riscossioni e pagamenti; la Corte ha, però, ritenuto come parziali e incomplete le giustificazioni avanzate dal Comune, imponendo conseguentemente l’adozione di specifiche misure correttive.

sabato 21 aprile 2018

DISTRETTO SOCIOSANITARIO: IL POLIAMBULATORIO “A. SEPPILLI” (undicesima parte)

Il Distretto Sociosanitario n. 19 è un'articolazione organizzativa dell’Asl5 Spezzino per la gestione integrata dei servizi sanitari e sociali per i sette Comuni della Val di Magra (con una popolazione di circa 70.642 abitanti), articolato in tre ambiti sociali e con una presenza decentrata di varie strutture in ogni comune.
Per completare l’esame del funzionamento del Distretto Sociosanitario appare, quindi, opportuno vagliare una di queste strutture decentrate presenti sul territorio, prendendo ad esempio il Poliambulatorio “A. Seppilli” situato nel Comune di Luni, ai confini con quello di Castelnuovo Magra (in via Madonnina n. 101).

sabato 14 aprile 2018

GLI AMBITI TERRITORIALI SOCIALI: PROBLEMI E PROSPETTIVE. (decima parte)

Dopo aver esaminato alcuni aspetti dell’assistenza socio-sanitaria a livello territoriale ed aver rilevato una sostanziale mancanza di analisi e di dibattito sui problemi, sostituita da una costante e veemente polemica partitica incentrata su singole disfunzioni e/o carenze, passiamo ora a verificare alcune problematiche emergenti dall’articolazione territoriale del Distretto socio-sanitario n. 19 Val di Magra, prendendo ad esempio i tre Comuni (Luni, Castelnuovo M. e Ameglia) che danno vita all’Ambito sociale n. 67.
Fin dal 2006 (legge regionale 24/5/2006 n. 12) è stato impostato in Liguria un sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari e, in tal senso, sono stati definiti gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) al fine di programmare e gestire l’organizzazione dei servizi sociali di base, per una popolazione pari ad almeno 10.000 abitanti, destinatari da parte di ogni Distretto Sociosanitario, del cofinanziamento regionale per sostenere la rete dei servizi sociali; l’ATS è altresì un punto decentrato delle attività proprie del Distretto sociosanitario.

sabato 7 aprile 2018

L’ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA TERRITORALE: ALCUNI PROBLEMI DI SVILUPPO. (parte nona)

Dopo aver esaminato come si articola l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria a livello territoriale in Val di Magra ed aver rilevato una sostanziale mancanza di analisi e di dibattito sui problemi organizzativi e sull’efficienza delle risposte ai bisogni dei cittadini, passiamo ora a verificare alcune problematiche emergenti nell’assistenza socio-sanitaria territoriale, la quale assicura un numero assai variegato e articolato di servizi che vengono erogate nelle strutture decentrate presenti nel territorio.
Il POA 2017 (Processo Organizzativo Aziendale) dell’Asl5 individua nel Distretto Sociosanitario la struttura idonea: a) per assicurare i servizi di assistenza primaria relativi alle attività sanitarie e sociosanitarie; b) valutare i bisogni e le domande di prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali; c) assicurare l’accesso integrato ai servizi e alle prestazioni; d) erogare prestazioni e servizi di base; e) coordinare e integrare le attività svolte dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e dalle farmacie convenzionate con prestazioni e servizi erogati dalle varie strutture distrettuali; f) assicurare l’assistenza specialistica ambulatoriale; g) erogare le attività rivolte a disabili, anziani, minori e famiglie; h) garantire l’assistenza domiciliare integrata.

sabato 31 marzo 2018

IL DISTRETTO SOCIOSANITARIO: PROBLEMI E PROSPETTIVE (ottava parte)

Il Distretto Sociosanitario è un'articolazione organizzativa delle Asl per la gestione integrata dei servizi sanitari e sociali a livello territoriale; nel caso specifico, l’Asl5 Spezzino prevede per i sette Comuni della Val di Magra un Distretto Sociosanitario (il n.19), che nel 2016 aveva una popolazione di circa 70.642 abitanti, suddivisa in 31.670 famiglie; il Distretto n. 19,  a sua volta, è articolato in tre ambiti: l’ambito n. 67 comprendente i Comuni di Ameglia, Castelnuovo Magra e Luni (nel 2016 aveva una popolazione di circa 21.089 abitanti e 9.317 famiglie); l’ambito n. 68 comprendente i Comuni di Arcola, S. Stefano Magra e Vezzano L. (nel 2016 aveva una popolazione di circa 27.449 abitanti e 12.087 famiglie); l’ambito n. 69 comprendente il Comune di Sarzana (nel 2016 aveva una popolazione di circa 22.104 abitanti e 10.266 famiglie).

sabato 10 marzo 2018

ARRIVARE PRIMI E … PERDERE … OVVERO LA CATARSI (parte quarta)

Il voto del 4 marzo 2018 ha mostrato una articolazione territoriale ben definita: nel Nord ha raccolto più consensi il Centrodestra a trazione leghista; nel Sud è stato il M5S a raccogliere  più voti; nel Centro la situazione è più articolata registrando zone a maggior voto al PD, altre al Centrodestra e altre al M5S. A fronte di questa “polarizzazione territoriale” c’è un risultato elettorale (ci limitiamo a riportare quello per la Camera dei Deputati, poiché simile a quello per il Senato) assai articolato e non univoco: da una parte, M5S ha raccolto circa 10,7 milioni di voti (pari al 32,68%), con 221 deputati e 112 senatori eletti, risultando il partito più votato; ma dall’altra, il Centrodestra è stato votato da 12,1 milioni di italiani (pari al 37%), con 260 deputati e 135 senatori eletti, risultando la coalizione più votata, al cui interno la Lega ha raccolto il maggior consenso (5,6 milioni di voti pari al 17,37%); ha sorpreso lo scarso risultato del PD (6,1 milioni di voti pari al 18,72%) e della sua coalizione (7,5 milioni di voti pari al 22,85%), con 112 deputati e 57 senatori eletti;  ha stupito il mancato successo di LeU (1,1 milioni di voti pari al 3,39%), con 14 deputati e 4 senatori eletti.

sabato 24 febbraio 2018

GESTIONE DEL CANILE: UNA PROVVISORIETÀ ... DEFINITIVA (seconda parte)

Dopo aver sinteticamente esaminato le tappe principali della “costruzione” del canile di Tavolara, occorre ora esaminare gli aspetti prettamente gestionali del servizio pubblico locale di prevenzione del randagismo. L’apertura ufficiale del canile “I pioppi argentati” di Via Tavolara avveniva nel 1997, di fatto ancora nel 1999 risultava in costruzione, ma per conformarsi alle prescrizioni regionali imposte a seguito della variante al PRG del 1996 doveva essere approvata una nuova convenzione, superando quella assai superficiale e incompleta precedente approvata (con la delibera consiliare n. 3/96).
La prima convenzione del 1996 era strettamente connessa all’adozione della variante al PRG e alla successiva richiesta di un contributo dalla Regione e, quindi si limitava a disciplinare la realizzazione del canile; la seconda del 1997 (delibera della Giunta Comunale n. 66 del 13/5/1997) invece regolava l’utilizzo della costruenda struttura di ricovero cani, tenendo conto dei criteri stabiliti dalla legge regionale, il funzionamento del canile, il relativo inserimento dei cani, i rapporti con il Comune; questa seconda convenzione veniva stipulata in data 13/6/1997.

sabato 17 febbraio 2018

LA SCONCERTANTE VICENDA DEL CANILE DI TAVOLARA (prima parte)

Il canile di via Tavolara è al centro dell’attenzione politico-amministrativo castelnovese da oltre venti anni e nonostante il cambio di vari amministratori alla guida del Comune, si possono su questa questione rilevare nei loro comportamenti una particolare “attiva disponibilità”, una continuità del resto confacente alla perdurante appartenenza allo stesso partito (il PCI/DS/PD) dei vari soggetti eletti al governo del Comune di Castelnuovo Magra.
Per avere una conferma di questa “continuità” basta una seppur sintetica ricostruzione delle fondamentali tappe di questa ventennale (ma assai particolare) gestione amministrativa, tralasciando volutamente gli aspetti legati alla sensibilità/passione di ogni persona sulle problematiche di tutela degli animali.
Prima di esaminare le vicende del canile castelnovese, occorre fare una premessa sul contesto legislativo in cui si sono svolte le vicende amministrative.

sabato 20 gennaio 2018

PIANO SOCIOSANITARIO: ACCENTRAMENTO ORGANIZZATIVO E DIREZIONALE (seconda parte)

Dopo aver illustrato le caratteristiche generali del Piano Sociosanitario Regionale 2017-19 ed aver individuato nell’efficientamento il suo parametro ispiratore fondamentale e nella “presa in carico globale ed integrata”, quel concetto che meglio indica un cambiamento di approccio e di innovazione organizzativa; passiamo ora ad affrontare un altro aspetto di questa proposta di riforma.
Accentramento organizzativo e direzionale. Il Piano convalida il sistema di “governance” della sanità incentrato su Alisa, quale struttura che centralizza le funzioni di programmazione e di gestione finanziaria, di controllo, di coordinamento e di indirizzo delle Aziende sanitarie e degli altri Enti del Servizio Sanitario regionale, nonché le funzioni di gestione di attività tecnico-specialistiche. Con Alisa l’organizzazione sanitaria ligure, di fatto, assume una struttura ad holding direttamente dipendente dall’apparato politico e tecnico regionale, avente quali suoi “rami operativi” le Asl e gli altri Enti sanitari.

sabato 13 gennaio 2018

ACAM/IREN: È RISPETTATA LA NORMATIVA SUL “REGIME DEMANIALE” DELLE RETI IDRICHE? (undicesima parte)

L’aggregazione di Acam in Iren pone una serie di problematiche estremamente delicate e complesse come quelle derivante dalla proprietà delle reti e la loro conseguente cessione da Acam, società interamente pubblica, ad Iren, società mista con prevalenza di capitale sociale pubblico; cessione implicita nell’Accordo di Investimento oggetto di delibera.
Nel caso specifico Acam ha la proprietà delle reti idriche con i relativi impianti di captazione dell’acqua, ma anche le reti fognarie con i relativi impianti di depurazione e scarico; questi impianti sono stati fatti: 1) dai Comuni che poi li hanno conferiti in Acam e la quota di proprietà in Acam ne rappresenta appunto l’avvenuto pagamento; 2) da Acam stessa che li ha costruiti, mantenuti e/o ristrutturati. Ora questi impianti di fatto vengono ceduti ad Iren poiché Acam viene fusa per incorporazione in IREN (vedere art. 7 Accordo d’Investimento); Acam acque permane come società presente sul territorio, ma è il gestore delle reti e degli impianti e, comunque, viene incorporata e inserita (come per le altre partecipazioni di Acam Ambiente, Centrogas, Recos e Acamtel) nelle rispettive società operative del Gruppo IREN.

sabato 6 gennaio 2018

TRA LACUNE, SUPERFICIALITÀ E FORZATURE SCOMPARE ACAM E CI GUADAGNA SOLO IREN … (decima parte)

L’Assemblea dei Sindaci-Soci di Acam Spa tenutasi in data 1/12/2017 ha deliberato la proposta di “Accordo di Investimento” che regola il progetto di aggregazione del Gruppo Acam con il Gruppo Iren e ora i vari Consigli devono deliberare in merito entro il 31/12/2017; si tratta di accettare o rifiutare questi accordi, sulla base di una documentazione molto tecnica, assai voluminosa, ma allo stesso tempo comunque lacunosa in alcuni profili. Le lacune riguardano soprattutto la documentazione completa del Piano Industriale di Acam 2016-2021, l’offerta avanzata da Iren in sede di gara, le valutazioni della commissione aggiudicatrice, il prospetto informativo riguardante il Gruppo Iren che incorpora Acam; si tratta cioè di elementi di notevole interesse la cui non conoscenza porta inevitabilmente a valutazioni incomplete e dunque assai problematiche.

martedì 2 gennaio 2018

ACAM/IREN: “OSCURANTISMO E MIOPIA” … (nona parte)

Oggi si delibera in merito alla fusione per incorporazione delle società del Gruppo con un soggetto “industriale” più grande; in poche parole si deve decidere di mettere la parola “fine” alla storia di Acam 
Si tratta di un “passaggio” importantissimo, poiché nel bene o nel male Acam ha seguito l’evolversi economico dell’intera Provincia e ne ha segnato la sua evoluzione; Acam si è da tempo occupata di servizi essenziali per la comunità (acqua, gas, rifiuti, ecc.), ha sviluppato forti sinergie con altre aziende del luogo (indotto) ed ha impiegato oltre un migliaio di dipendenti.
Per colpa di chi ha governato Provincia e Comuni negli ultimi 15 anni, cioè del PCI/DS/PD, Acam è sprofondata in una forte crisi economica-finanziaria sfociata nel ricorso alla procedura concorsuale di “ristrutturazione del debito”, con accordi omologati in data 19/7/2013 dal Tribunale di La Spezia.