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sabato 4 aprile 2020

CORONAVIRUS E LA PESANTEZZA DEL DEBITO PUBBLICO (prima parte)

La pandemia Covid 19 ormai non è più solo una emergenza sanitaria, ma l’inizio di una vera e propria crisi/recessione economica, poiché la necessità di far fronte all’emergenza avrà un costo elevato, a cui si aggiungeranno le spese per gli interventi necessari alla ripresa economica dopo il blocco di tutte le attività non strettamente necessarie (ad esempio: la filiera del turismo, i servizi di ristorazione, le attività ricreative, i diversi settori dell’industria, ecc.); le imprese avranno difficoltà a trovare liquidità e a reperire credito bancario; molti potrebbero rischiare di perdere il proprio lavoro e/o diminuire il proprio reddito; la ridotta capacità produttiva e la lentezza della ripresa incideranno negativamente anche sulle entrate fiscali, indebolendo ulteriormente le finanze pubbliche.

mercoledì 11 dicembre 2019

MES: UNA “CALAMITÀ" PER L’ITALIA? (seconda parte)

Dopo aver illustrato le caratteristiche e le problematicità generali del MES (Meccanismo Europeo di Stabilità o ESM) occorre ora affrontare le criticità connesse con la proposta di revisione del trattato istitutivo (siglato il 2/2/2012 ed entrato in vigore l’8/10/2012) di questo strumento di assistenza finanziaria agli Stati membri dell’Unione Europea (UE).
1 – Il percorso della revisione.
Nel dicembre 2017, la CE (Commissione Europea) presentava una proposta di regolamento volta a superare la caratteristica di organizzazione intergovernativa del MES, integrandolo nell’ordinamento comunitario e trasformandolo in un vero e proprio Fondo Monetario Europeo (FME). Questa proposta non raccoglieva un accordo generale e, pertanto, nel Vertice euro del 14/12/2018 veniva dato mandato di predisporre una proposta di revisione del Trattato istitutivo del MES; la proposta elaborata riceveva un generale consenso nelle riunioni dell’Eurogruppo del 13/6/2019 e del Vertice euro del 21/6/2019, rimandando il raggiungimento di un accordo definitivo al dicembre 2019, ora rinviato a inizio del 2020, scollegando altresì questa revisione dalla definizione di uno strumento europeo di bilancio per la convergenza e la competitività (BICC) e al completamento dell’Unione bancaria (la c.d. “logica di pacchetto).