La
pandemia Covid 19 ormai non è più
solo una emergenza sanitaria, ma l’inizio di una vera e propria crisi/recessione
economica, poiché la necessità di far fronte all’emergenza avrà un
costo elevato, a cui si aggiungeranno le spese per gli interventi necessari
alla ripresa economica dopo il blocco di tutte le attività non strettamente
necessarie (ad esempio: la filiera del turismo, i servizi di ristorazione, le
attività ricreative, i diversi settori dell’industria, ecc.); le imprese avranno
difficoltà a trovare liquidità e a reperire credito bancario; molti potrebbero
rischiare di perdere il proprio lavoro e/o diminuire il proprio reddito; la
ridotta capacità produttiva e la lentezza della ripresa incideranno negativamente anche sulle entrate fiscali, indebolendo ulteriormente le finanze pubbliche.

Abbiamo l’obiettivo di rimettere al centro dell’impegno politico le competenze, lo studio attento delle questioni, l'analisi e il tentativo di comprensione, la valorizzazione del pensiero e delle esperienze, restituendo passione alla politica. Cerchiamo di fare luce sulle decisioni e sulle pratiche di governo locale (Comuni e Regione), ma anche sui centri del potere presenti nel territorio.
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sabato 4 aprile 2020
CORONAVIRUS E LA PESANTEZZA DEL DEBITO PUBBLICO (prima parte)
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mercoledì 11 dicembre 2019
MES: UNA “CALAMITÀ" PER L’ITALIA? (seconda parte)
Dopo
aver illustrato le caratteristiche e le problematicità generali del MES (Meccanismo Europeo
di Stabilità o ESM) occorre ora affrontare le criticità connesse
con la proposta di revisione del
trattato istitutivo (siglato il 2/2/2012 ed entrato in vigore l’8/10/2012) di
questo strumento di assistenza
finanziaria agli Stati membri dell’Unione
Europea (UE).
1 – Il percorso della revisione.
Nel
dicembre 2017, la CE (Commissione
Europea) presentava una proposta di regolamento volta a superare la
caratteristica di organizzazione intergovernativa del MES, integrandolo nell’ordinamento
comunitario e trasformandolo in un vero e proprio Fondo Monetario Europeo (FME).
Questa proposta non raccoglieva un accordo generale e, pertanto, nel Vertice euro del 14/12/2018 veniva dato
mandato di predisporre una proposta di
revisione del Trattato istitutivo del MES; la proposta elaborata riceveva un generale
consenso nelle riunioni dell’Eurogruppo
del 13/6/2019 e del Vertice euro del
21/6/2019, rimandando il raggiungimento di un accordo definitivo al dicembre
2019, ora rinviato a inizio del 2020, scollegando altresì questa revisione
dalla definizione di uno strumento europeo di bilancio per la convergenza e la
competitività (BICC) e al
completamento dell’Unione bancaria (la c.d. “logica di pacchetto”).
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