venerdì 30 settembre 2016

CARTOLARIZZAZIONE IMMOBILI REGIONALI: IL CASO ARTE GENOVA (terza parte)

Gli Istituti Autonomi per le Case Popolari (Iacp), in attuazione di quanto previsto dalla legge regionale n. 9 del 1998, si sono trasformati in Aziende Regionali Territoriali per l'Edilizia (ARTE), una per le quattro province liguri; le quattro ARTE possiedono gran parte del patrimonio di edilizia sociale della regione.
Statutariamente le finalità delle ARTE: “è quella di provvedere al miglioramento delle condizioni abitative della popolazione ed al soddisfacimento della domanda abitativa espressa dalla stessa con particolare riferimento alla domanda proveniente dalle fasce sociali a minor reddito”.

venerdì 23 settembre 2016

LA SECONDA CARTOLARIZZAZIONE DEI BENI DELLE ASL LIGURI (seconda parte)

Dopo aver analizzato la “prima cartolarizzazione beni Asl” (iniziata negli anni 2006-2008), cioè la dismissione del patrimonio non più strumentale ai fini sanitari delle Asl, finalizzata alla copertura del debito sanitario del 2005 (di € 252,7 milioni), passiamo ad esaminare la “seconda cartolarizzazione beni Asl”, riguardante la vendita di altri beni pubblici destinata sempre al ripianamento del “buco” nella spesa sanitaria ligure del 2011 ammontante a € 144,2 milioni (per la prima cartolarizzazione vedere questo post:http://appunticorsari.blogspot.it/2016/09/la-prima-cartolarizzazione-dei-beni.html#more).
La legge finanziaria 2011 della Regione Liguria (LR n. 22 del 24/12/2010) all’art. 22 e 23 stabiliva la costituzione di un fondo alimentato dai proventi delle vendite immobiliari dei beni di proprietà degli enti del settore regionale allargato non direttamente impiegati per lo svolgimento di attività istituzionali ovvero per i quali fosse prevista la destinazione ad altro utilizzo. Tali risorse, se provenienti dalla vendita di beni delle aziende sanitarie, dovevano essere destinate sia al ripiano di disavanzi che a programmi di investimento delle Asl; mentre, se proveniente da altri enti, al finanziamento dei loro programmi di intervento. Tali beni dovevano essere ceduti ad ARTE Genova (ex IACP, Azienda Regionale Territoriale per l'Edilizia) il quale corrispondeva alla Regione un prezzo pari al valore dei beni nello stato di fatto in cui si trovavano.

sabato 17 settembre 2016

LA PRIMA CARTOLARIZZAZIONE DEI BENI DELLE ASL LIGURI (prima parte)

Dopo aver esaminato nel dettaglio il caso dell’ampliamento della Casa della Salute di Sarzana, al fine di far comprendere l’importanza e l’articolazione della problematica occorre fare “un passo indietro” ed esaminare brevemente l’operazione denominata prima cartolarizzazione beni Asl, cioè la dismissione del patrimonio non più strumentale ai fini sanitari delle Asl, finalizzato alla copertura del debito sanitario del 2005.
L’esigenza era quella di “tappare” il “buco” della Sanità che nel 2004 ammontava a € 310,5 milioni e nel 2005 a € 252,7 milioni; per coprire questo “buco” erano state adottate misure specifiche che prevedevano: 70 milioni da aumenti addizionale Irpef; 9,7 milioni da aumenti tariffari; 53 milioni da risparmi sul bilancio regionale; 120 milioni di euro dalle dismissioni patrimoniali.

martedì 13 settembre 2016

SPESA SANITARIA: l’INTERVENTO DEI FONDI IMMOBILIARI NELL’OPERAZIONE EX OSPEDALE VECCHIO DI SARZANA (terza parte)

L’ipotesi di riacquisto della porzione dell’immobile adiacente all’attuale Casa della Salute di Sarzana, già oggetto nel 2006 di un operazione di cartolarizzazione di beni delle Asl conclusasi con la vendita nel 2008 a favore di Fintecna Immobiliare (ora CDP Immobiliare), prevedeva non l’acquisizione diretta ma intermediata dalla società IDeA FIMIT sgr di Milano, la quale a sua volta avrebbe acquistato il bene da CDP Immobiliare, per poi ristrutturarlo secondo le esigenze dell’Asl5 e rivenderlo a quest’ultima al prezzo presunto di € 2,5 milioni.
Non sono state fino ad oggi rese note le motivazioni e, soprattutto, le convenienze che avevano originariamente consigliato Asl5 ad accettare il riacquisto mediante una intermediazione della società IDeA FIMIT sgr.

mercoledì 7 settembre 2016

SPESA SANITARIA: IL CASO DELL’AMPLIAMENTO DELLA CASA DELLA SALUTE DI SARZANA (prima parte)

La polemica sulla ri-acquisizione di un fabbricato adiacente all’attuale Casa della Salute ha reso ulteriormente evidente la miopia di un certo modo di governare la finanza regionale e di amministrare la sanità pubblica.
Nel periodo 2006-2008 è stato deciso dalla Giunta Burlando di ripianare 120 milioni (dei  252,7 milioni) di deficit della sanità regionale del 2005 con la vendita di beni pubblici di proprietà di Asl e di Ospedali (cartolarizzazione) che erano inutilizzati e ritenuti non più utili alle necessità organizzative del servizio sanitario regionale.