sabato 29 febbraio 2020

BIODIGESTORE DI SALICETI: SI CHIUDE IL CICLO DEI RIFIUTI? (sesta parte)

Tra le varie tematiche oggetto delle vivaci polemiche innescate dalla proposta della società Re.Cos. Spa di realizzare un “Polo Integrato per il trattamento rifiuti, di interesse pubblico, in un’area localizzata a Saliceti” vi è l’idoneità del biodigestore anaerobico a chiudere il “ciclo dei rifiuti”.
Da parte della società Re.Cos. ne viene dichiarata l’idoneità dell’impianto, costituendo un esempio di “economia circolare” (dichiarazione del 30/8/2019); da parte degli oppositori a questo progetto si evidenziano, al contrario, oltre a una più generale contestazione riguardante la tipologia dell’impianto, anche la sua inutilità: “Perché l’anaerobico non è utile per la salute umana né animale, perché impoverisce i terreni, perché non chiude il ciclo dei rifiuti” (memoria del “Comitato No Biodigestore Saliceti” del 17/7/2019).
Anche in questo caso ci troviamo di fronte a tesi opposte e categoriche e, allora, è utile verificare alcuni aspetti (tralasciando quelli già trattati in precedenti post a cui si rimanda).

sabato 22 febbraio 2020

PORTUS LUNAE: UNA “GRANDEUR” RIDIMENSIONATA … (seconda parte)

In data 18/5/2019 sono state inaugurate le due nuove aree di sosta (sull’autostrada A12 in entrambe le direzioni) e la passerella (di circa 400 metri a forma di falce per ricordare l’antico porto romano) che permettono l’accesso ciclo-pedonale al Museo e Area Archeologica di Luni.
La costruzione stessa è stata progettata in modo da attirare l’attenzione di coloro che transitano sull’autostrada con possibilità di parcheggiare “comodamente la macchina” e percorre “a piedi” il tratto di strada ciclo-pedonale realizzato per raggiungere l’area archeologica; Portus Lunaedoveva diventare una specie di “calamita turistica” per valorizzare il sito archeologico, inserendolo in un sistema turistico più ampio e adeguato all’importanza dell’area.

sabato 1 febbraio 2020

IL GIOCO D’AZZARDO NELLO SPEZZINO (seconda parte)

Il gioco d’azzardo legale in Italia ha avuto nell’ultimo decennio un accentuato sviluppo, registrando nel 2018 una raccolta complessiva di 106,8 €/miliardi, in aumento di 72,1 €/miliardi (+207,75%) rispetto al 2006, a conferma di un giro d’affari in dodici anni più che raddoppiato, nonostante che in questi stessi anni si sia manifestata una estesa crisi economica e finanziaria, testimoniando così come molti italiani non abbiano mai rinunciato al gioco e alle scommesse.
L’espansione del mercato del gioco d’azzardo è generalizzata su tutto il territorio nazionale, ma non in modo uniforme, poiché in alcune zone questo sviluppo è più accentuato rispetto ad altre; in tal senso risulta utile esaminare l’articolazione territoriale di questa attività nella Provincia di La Spezia.