sabato 26 settembre 2020

LA PERSISTENZA DEL VIRUS … (seconda parte)

Il boom di contagi da covid-19 delle ultime settimane nello spezzino ha sicuramente destato diffusa preoccupazione, diventando anche occasione di vivace polemica nella recente campagna elettorale.
I numeri di questa diffusione dei contagi sono chiari: dal 26/2 al 30/4/2020 nella Provincia spezzina si erano registrati 828 casi positivi al covid-19; nelle successive settimane fino al 15/8/2020 i contagi rallentavano notevolmente (solo 71 nuovi casi); ma dopo ferragosto e fino al 23/9/2020 sono stati contati 1.142 nuovi casi (+126,89%), portando così il saldo complessivo dei contagianti spezzini a 2.042 (vedere grafico a lato).
Se nel periodo del lockdown Spezia era stata una delle aree meno colpite della Regione, oggi la situazione è opposta. Infatti, in Liguria si erano registrati: 7.993 casi positivi al covid-19 nel periodo 26/2-30/4/2020; 2.453 nuovi contagi al 15/8/2020; 2.323 nuovi casi fino al 23/9/2020 (+22,24%), con un saldo  complessivo della diffusione dell’epidemia a 12.769 contagianti liguri (vedere grafico a lato).

venerdì 18 settembre 2020

REGIONALI 2020: TRA INDEBITAMENTO E DERIVATI … (quarta parte)

 

Le verifiche condotte dalla Corte dei Conti sul rendimento 2019 della Regione Liguria hanno attestato la sostenibilità del suo indebitamento (Corte dei Conti, relazione 2019, pag. 149), il quale ammonta al 31/12/2019 a 795,5 €/milioni con oneri a carico della Regione, di cui:
- 562,2 /milioni per indebitamento vero e proprio con oneri a carico della Regione, a  sua volta articolato in: a) 200,9 €/milioni per mutui contratti in vari anni; b) 361,2 €/milioni per prestiti obbligazionari (contratti originariamente nel 2004 per 300,0 €/milioni e nel 2006 per 320,0 €/milioni);

- 233,3 €/milioni per anticipazioni di liquidità (non facenti parte dell’indebitamento e da pagare in 30 anni);

a queste somme vanno poi aggiunti 1,7 €/milioni per residuo mutui con oneri a carico dello Stato (di 275,5 €/milioni originarie); dunque l’indebitamento complessivo regionale al 31/12/2019 ammonta a 797,2 €/milioni.

sabato 12 settembre 2020

REGIONALI 2020: RISORSE E SPESA REGIONALE … (terza parte)

Siamo in piena campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio e del Presidente della Regione Liguria, ma circolano solo le foto dei candidati, i loro slogan e l’immancabile promessa a “fare bene” e a “cambiare in meglio”; poco spazio viene lasciato ai programmi, all’analisi dei problemi della Regione e alle possibili soluzioni; spiegare agli elettori le proprie intenzioni su come risolvere i problemi presenti non solo non è più una priorità, ma oramai (senza alcuna distinzione di schieramento) la campagna elettorale si concretizza nel c.d. “santino/depliant” elettorale e gli impegni si riducono allo slogan da mettere su questo materiale propagandistico da distribuire.
La gestione delle risorse regionali disponibili e come si spendono è il punto basilare da cui dovrebbe partire uno schieramento per affermare la propria identità e la bontà dei propri progetti, sarebbe questo un modo per rendere evidente la diversità e la migliore qualità propositiva rispetto alle altre proposte; invece su questo argomento si riscontra un “quasi vuoto” di analisi, di proposte e di dibattito. Pertanto, proviamo ad offrire alcuni spunti di riflessione in merito.

sabato 5 settembre 2020

REGIONALI 2020: l’ARTE della cartolarizzazione … (seconda parte)

Per far fronte parzialmente al deficit della sanità ligure del 2011 (ammontante a 144,2 €/milioni) era stata impostata dalla Giunta Burlando una vendita diretta ad ARTE Genova (Aziende Regionali Territoriali per l'Edilizia) di alcuni beni (non strumentali) di proprietà delle ASL e della stessa Regione per un importo complessivo di € 76.183.558,72 (transazione datata 30/12/2011); poiché non disponeva della liquidità necessaria, ARTE era stata costretta a fare ricorso ad una linea di credito con Banca CARIGE per 79,0 €/milioni, affidamento successivamente aumentato fino all’importo di 111,0 €/milioni, anche al fine di riconoscere alla Regione ulteriori € 27.194.663,12 quale corrispettivo del maggior valore attribuito agli immobili in precedenza acquisiti.
A seguito di queste operazioni, l’indebitamento di ARTE Genova era salito dai 21,7 €/milioni del 2009 ai 102,9 €/milioni del 2011 e poi ai 134,3 €/milioni del 2014; questo indebitamento comportava crescenti oneri finanziari, con la conseguenza di ridurre la liquidità dell’Ente, limitandone la sua capacità di far fronte ai propri scopi istituzionali (cioè curare la gestione degli immobili di edilizia popolare).