Dopo
aver sinteticamente esaminato le tappe principali della “costruzione” del
canile di Tavolara, occorre ora esaminare gli aspetti prettamente gestionali
del servizio pubblico locale di prevenzione del randagismo. L’apertura ufficiale
del canile “I pioppi argentati” di
Via Tavolara avveniva nel 1997, di fatto ancora nel 1999 risultava in
costruzione, ma per conformarsi alle prescrizioni regionali imposte a seguito
della variante al PRG del 1996 doveva essere approvata una nuova convenzione, superando
quella assai superficiale e incompleta precedente approvata (con la delibera
consiliare n. 3/96).
La
prima convenzione del 1996 era strettamente connessa all’adozione della
variante al PRG e alla successiva richiesta di un contributo dalla Regione e,
quindi si limitava a disciplinare la realizzazione del canile; la seconda del
1997 (delibera della Giunta Comunale n. 66 del 13/5/1997) invece regolava l’utilizzo
della costruenda struttura di ricovero cani, tenendo conto dei criteri
stabiliti dalla legge regionale, il funzionamento del canile, il relativo
inserimento dei cani, i rapporti con il Comune; questa seconda convenzione
veniva stipulata in data 13/6/1997.
Successivamente, mediante apposita convenzione per l'inserimento dei propri cani, il canile di Tavolara veniva aperto ad altri quattro comuni: Sarzana, Bolano, Ortonovo e S. Stefano Magra, oltre a quello di Castelnuovo Magra e successivamente si è aggiunto Carrara.
Successivamente, mediante apposita convenzione per l'inserimento dei propri cani, il canile di Tavolara veniva aperto ad altri quattro comuni: Sarzana, Bolano, Ortonovo e S. Stefano Magra, oltre a quello di Castelnuovo Magra e successivamente si è aggiunto Carrara.
Queste
convenzioni erano state, comunque, sottoscritte senza tener conto né della
corrispondenza di quanto edificato con quanto era stato concessionato, né della
presenza dei requisiti previsti dalla normativa per essere considerati canile
rifugio e/o sanitario, né dell’indispensabile autorizzazione sanitaria.
Infatti, l’ASL5 aveva emesso un parere favorevole all’immediato utilizzo di n.
20 box del reparto di mantenimento del Canile “tenuto conto della situazione di emergenza del randagismo in ambito
provinciale”; successivamente in data 1/3/99 emetteva una “autorizzazione sanitaria provvisoria …
limitatamente ai 20 box ultimati” da aggiornarsi in rapporto alle modifiche
e all’ampliamento delle strutture, in quanto i lavori di costruzione erano
ancora in corso. Questa autorizzazione provvisoria era, dunque, in rapporto ad
una “parziale utilizzazione” del
canile in attesa del completamento dei lavori per arrivare ad una capienza
massima di 250 cani; successivamente si riscontra una autorizzazione sanitaria provvisoria del 27/9/2005 (prot. n. 1403/P), ma non si ha notizia di una autorizzazione definitiva in
rapporto ai lavori ultimati.
Nel
frattempo, la gestione del canile era stata ceduta in affitto dai singoli
proprietari dei terreni alla società Castelnuovo
Srl e, conseguentemente, veniva stipulata una nuova convenzione (con delibera
della Giunta Comunale n. 5 del 25/1/1999) che, in particolare, modificava il
compenso annuale a carico del Comune inizialmente previsto di £. 500.000 annui,
con una tariffa/giorno per animale da determinare con un accordo tra Comune e
gestore del canile ogni due anni. Inoltre, era previsto a titolo di mitigazione
dell’impatto socio/ambientale il pagamento di una commissione del 10% della
tariffa/giorno per ciascun animale di competenza degli altri comuni
utilizzatori del canile di Tavolara.
Il
canile di Tavolara di fatto era stato aperto nel 1995 come allevamento cani; inaugurato
come canile rifugio nel 1997 ed entrato parzialmente in funzione nel 1999, con
autorizzazione sanitaria provvisoria nel contesto di una situazione edilizia in
divenire e, quindi, non definita; convenzionato con cinque comuni della Val di
Magra (1997-1999) e in tutti questi anni fino ad oggi i Comuni hanno sempre pagato le
fatture inerenti il mantenimento in custodia dei cani.
Nonostante
il tempo trascorso e i tanti interventi amministrativi svolti, la gestione del
canile di Tavolara ha di fatto mantenuto una caratteristica di “provvisorietà”
fino al 2017 sia per l’autorizzazione sanitaria che per gli aspetti edilizi.
In
questo contesto di costante “provvisorietà”, non è mai mancata la ricerca da parte del Comune di Castelnuovo Magra di ulteriori
contributi regionali dopo quelli ottenuti dalla Regione (DGR n. 4596 del 23/12/1996 di £. 280.295.400) per la costruzione del canile di Tavolara con valenza di ambito Val di Magra. Infatti, veniva redatto il programma “Il
miglior amico dell'uomo” che prevedeva un impegno finanziario complessivo
di £. 177.400.000 (con delibera della Giunta Comunale n. 60 del 27/12/2000) al
fine di: a) costruire un “pronto soccorso per cani” (con un costo di £.
122.400.000); b) lanciare una campagna per la sterilizzazione dei cani (con un
costo di £. 20.000.000); c) predisporre una campagna di sensibilizzazione della
popolazione sul randagismo e sugli affidi (con un costo di £. 35.000.000).
Un’altra
richiesta di finanziamento alla Regione per € 84.000 veniva redatta per iniziative
di promozione delle sterilizzazioni, per iniziative di educazione presso le
scuole, di promozione degli affidi e la realizzazione di un polo di emergenza
veterinaria presso il canile (con delibera della Giunta Comunale n. 60 del
29/8/06).
Esistono
pochi dati statistici sul funzionamento del canile di Tavolara e, quindi si
possono solo fare calcoli approssimativi; a grandi linee si può sostenere che
sono stati ospitati periodicamente una media di circa 250 cani (una quarantina di Castelnuovo,
un centinaio di Sarzana, una trentina di Santo Stefano, una ventina di Bolano,
una trentina di Ortonovo); la spesa annua per il solo Comune di Castelnuovo ha superato
mediamente € 50.000; la spesa complessiva dei cinque comuni spezzini convenzionati si può
stimare in circa € 350.000 annui, con una spesa annua per cane di circa € 1.400
e una spesa giornaliera per cane di circa € 3,8.
In
questo contesto, nel gennaio 2015 perveniva ai Comuni interessati (Castelnuovo
M., Sarzana, Santo Stefano e Bolano) la comunicazione dell’udienza preliminare
nei confronti dei proprietari/gestori del canile di Tavolara imputati di alcuni
reati per aver procurato un danno economico ai Comuni per la falsificazione di
certificati medici e fatture per prestazioni di servizi relative al
mantenimento di cani da loro ospitati, inducendo in errore i dipendenti
comunali incaricati di liquidare l'importo dovuto. Queste accuse evidenziavano
come i Comuni interessati avessero subito sia un danno materiale (rappresentato
dal pagamento di prestazioni non avvenute), ma anche un danno di immagine (per
il coinvolgimento indiretto in fatti criminosi).
Mentre
il Comune di Sarzana decideva di costituirsi parte civile (con delibera Giunta
Comunale n. 19 del 9/2/2015) nel procedimento penale (n. 1851/13 R.G.N.R.), la
Giunta Montebello decideva non solo di non costituirsi e, quindi, di non
recuperare il danno “monetario” subito, ma anche di non risolvere la
convenzione, nonostante la gravità dei fatti accertati.
Durante
una riunione di commissione queste opzioni (costituzione in giudizio, richiesta
risarcimento danni e risoluzione della convenzione) erano state sostenute dal
consigliere Euro Mazzi proprio in considerazione non tanto dell’entità del
danno subito, quanto per il comportamento non onesto del gestore che imponeva
una adeguata risposta da parte del Comune.
Parecchi
mesi dopo, però, la Giunta Montebello esternava una generica intenzione di
recedere dalla convenzione, allarmando così le associazioni dei volontari
presenti nel canile che per evitare la dispersione dei cani in altri distanti canili,
davano vita ad una iniziativa di adozioni straordinarie con l’esito di una
riduzione dei cani ospitati nel canile. Per esempio, nel secondo semestre
del 2016 risultavano ricoverati solo n. 23 cani per una spesa di €. 2,84
cane/giorno più spese per prestazioni veterinarie e terapie oltre IVA (vedere determina
n. 333 del 21/11/2016), mentre al
31/8/2013 risultano ricoverati 30 cani con il medesimo trattamento economico (vedere determina n. 169 del 9/9/2013). Del
resto, il canile di Tavolara aveva visto diminuire la presenza di cani appartenenti ad altri Comuni
convenzionati (Bolano e Sarzana) con conseguente riduzione delle entrate economiche in favore dei
gestori.
In questo nuovo contesto e conseguentemente,
in data 2/1/2017 la società Castelnuovo
Srl richiedeva la risoluzione anticipata della convenzione per la custodia
e il mantenimento dei cani randagi catturati nel Comune di Castelnuovo Magra,
presso il sito in Loc. Tavolara denominato “I
Pioppi Argentati”, proprio “per problemi
economici che si potrebbero ripercuotere sugli animali”. Contestualmente,
alla società Castelnuovo Srl
subentrava in data 9/1/2017 nella gestione del canile di Tavolara la Cooperativa Sociale Pet Service, con
sede legale in Castelnuovo Magra (come da comunicazione inizio attività
presentata prot. n. 141/2017).
Con
ritardo di alcuni mesi, il Comune di Castelnuovo accettava la richiesta della società Castelnuovo Srl e così veniva disdettata la vecchia convenzione a suo tempo sottoscritta tra Comune di Castelnuovo Magra con la medesima società (Determina n. 62 del
30/3/2017); poi 35 giorni dopo veniva approvata una nuova convenzione tra il Comune e la Cooperativa sociale Pet Service per la
gestione del canile di Tavolara con una spesa previsionale pari a € 38.000,00 (delibera
Giunta Comunale n. 46 del 5/5/2017); questa delibera sollevava forti critiche da parte dei
consiglieri di opposizione non solo in merito alla legittimità dei due atti, ma
soprattutto perché la convenzione conteneva errori, inesattezze ed una
impostazione non conforme ai requisiti richiesti e ai vincoli presenti sul
canile (in merito si rimanda ai post in fondo pagina).
Contestualmente
si sviluppavano accese polemiche tra i nuovi gestori del canile e le
associazioni dei volontari; la stampa locale dava poi risalto alle inchieste
aperte dalla magistratura su alcune anomalie gestionali presenti nei vari canili
spezzini, sul ritrovamento di cani provenienti da altre regioni, su presunte
irregolarità nelle fatturazioni.
In
questo contesto, sia l’ASL5 che gli uffici comunali competenti svolgevano
accertamenti approfonditi, facendo finalmente emergere le problematiche
inerenti ad una gestione ventennale “provvisoria”. Infatti, il nuovo gestore
aveva richiesto il rilascio dell’autorizzazione al funzionamento della
struttura (prot. n. 1480 del 3/2/2017) e gli uffici competenti (ASL5 e Uffici
Comunali) avevano svolto un sopralluogo in data 9/6/17, facendo emergere la
presenza di alcune criticità che non permettevano il rilascio
dell’autorizzazione sanitaria, conseguentemente non veniva rilasciata alcuna “autorizzazione alla gestione del canile”
(prot, 13780 del 25/10/2017); venivano emesse delle prescrizioni al fine di
consentire al gestore “di adeguare la
struttura e l'attività ai parametri di legge ed ottenere i titoli necessari
alla prosecuzione dell'attività medesima”. Nonostante il tempo trascorso e
dopo due proroghe concesse, il nuovo gestore ha proceduto solo parzialmente
all’adeguamento della struttura alle prescrizioni date e ora si attendono le
nuove verifiche al termine della terza proroga concessa scadente il 31/3/2018.
Nel
frattempo questa ventennale e “provvisoria” attività di “canile pubblico” (… gestito
da privati) continua; la nuova convenzione stipulata nel maggio 2017 è scaduta
in data 31/12/2017, attualmente è prorogata fino all’emissione di un bando di
gara e al successivo nuovo affidamento di questo servizio pubblico ... ma questo sarà un nuovo capitolo ... vedremo.
Insomma,
la “sconcertante” vicenda del canile convenzionato di Tavolara dimostra quanto
sia vera la frase di Prezzolini: “non c’è
nulla di più definitivo del provvisorio …”.
Euro Mazzi
2) GESTIONE DEL CANILE: UNA PROVVISORIETÀ DEFINITIVA: questo.
- CANILE DI
TAVOLARA: c’è bisogno di fare chiarezza …: QUI
- AMMINISTRARE
CON OSTINATA SUPERFICIALITÀ: il caso del canile: QUI
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