sabato 20 gennaio 2018

PIANO SOCIOSANITARIO: ACCENTRAMENTO ORGANIZZATIVO E DIREZIONALE (seconda parte)

Dopo aver illustrato le caratteristiche generali del Piano Sociosanitario Regionale 2017-19 ed aver individuato nell’efficientamento il suo parametro ispiratore fondamentale e nella “presa in carico globale ed integrata”, quel concetto che meglio indica un cambiamento di approccio e di innovazione organizzativa; passiamo ora ad affrontare un altro aspetto di questa proposta di riforma.
Accentramento organizzativo e direzionale. Il Piano convalida il sistema di “governance” della sanità incentrato su Alisa, quale struttura che centralizza le funzioni di programmazione e di gestione finanziaria, di controllo, di coordinamento e di indirizzo delle Aziende sanitarie e degli altri Enti del Servizio Sanitario regionale, nonché le funzioni di gestione di attività tecnico-specialistiche. Con Alisa l’organizzazione sanitaria ligure, di fatto, assume una struttura ad holding direttamente dipendente dall’apparato politico e tecnico regionale, avente quali suoi “rami operativi” le Asl e gli altri Enti sanitari.

sabato 13 gennaio 2018

ACAM/IREN: È RISPETTATA LA NORMATIVA SUL “REGIME DEMANIALE” DELLE RETI IDRICHE? (undicesima parte)

L’aggregazione di Acam in Iren pone una serie di problematiche estremamente delicate e complesse come quelle derivante dalla proprietà delle reti e la loro conseguente cessione da Acam, società interamente pubblica, ad Iren, società mista con prevalenza di capitale sociale pubblico; cessione implicita nell’Accordo di Investimento oggetto di delibera.
Nel caso specifico Acam ha la proprietà delle reti idriche con i relativi impianti di captazione dell’acqua, ma anche le reti fognarie con i relativi impianti di depurazione e scarico; questi impianti sono stati fatti: 1) dai Comuni che poi li hanno conferiti in Acam e la quota di proprietà in Acam ne rappresenta appunto l’avvenuto pagamento; 2) da Acam stessa che li ha costruiti, mantenuti e/o ristrutturati. Ora questi impianti di fatto vengono ceduti ad Iren poiché Acam viene fusa per incorporazione in IREN (vedere art. 7 Accordo d’Investimento); Acam acque permane come società presente sul territorio, ma è il gestore delle reti e degli impianti e, comunque, viene incorporata e inserita (come per le altre partecipazioni di Acam Ambiente, Centrogas, Recos e Acamtel) nelle rispettive società operative del Gruppo IREN.

sabato 6 gennaio 2018

TRA LACUNE, SUPERFICIALITÀ E FORZATURE SCOMPARE ACAM E CI GUADAGNA SOLO IREN … (decima parte)

L’Assemblea dei Sindaci-Soci di Acam Spa tenutasi in data 1/12/2017 ha deliberato la proposta di “Accordo di Investimento” che regola il progetto di aggregazione del Gruppo Acam con il Gruppo Iren e ora i vari Consigli devono deliberare in merito entro il 31/12/2017; si tratta di accettare o rifiutare questi accordi, sulla base di una documentazione molto tecnica, assai voluminosa, ma allo stesso tempo comunque lacunosa in alcuni profili. Le lacune riguardano soprattutto la documentazione completa del Piano Industriale di Acam 2016-2021, l’offerta avanzata da Iren in sede di gara, le valutazioni della commissione aggiudicatrice, il prospetto informativo riguardante il Gruppo Iren che incorpora Acam; si tratta cioè di elementi di notevole interesse la cui non conoscenza porta inevitabilmente a valutazioni incomplete e dunque assai problematiche.

martedì 2 gennaio 2018

ACAM/IREN: “OSCURANTISMO E MIOPIA” … (nona parte)

Oggi si delibera in merito alla fusione per incorporazione delle società del Gruppo con un soggetto “industriale” più grande; in poche parole si deve decidere di mettere la parola “fine” alla storia di Acam 
Si tratta di un “passaggio” importantissimo, poiché nel bene o nel male Acam ha seguito l’evolversi economico dell’intera Provincia e ne ha segnato la sua evoluzione; Acam si è da tempo occupata di servizi essenziali per la comunità (acqua, gas, rifiuti, ecc.), ha sviluppato forti sinergie con altre aziende del luogo (indotto) ed ha impiegato oltre un migliaio di dipendenti.
Per colpa di chi ha governato Provincia e Comuni negli ultimi 15 anni, cioè del PCI/DS/PD, Acam è sprofondata in una forte crisi economica-finanziaria sfociata nel ricorso alla procedura concorsuale di “ristrutturazione del debito”, con accordi omologati in data 19/7/2013 dal Tribunale di La Spezia.