sabato 27 giugno 2020

NUOVO OSPEDALE: I NODI AL PETTINE (sesta parte)

Le travagliate vicende dell’ospedale nuovo del Felettino sono sempre al centro del dibattito locale; si tratta spesso di un dibattito caratterizzato da contrapposte e sterili polemiche ideologiche e partitiche, che non lasciano spazio ad analisi sui problemi di fondo da risolvere per poter realizzare questa struttura; in tal senso è utile approfondire alcuni aspetti nodali.
Il concordato della società Pessina Costruzioni Spa.
La società Pessina Costruzioni, quale capofila di un raggruppamento di imprese, era stata l’unica partecipante (con un ribasso intorno allo 0,01%, offerto il valore complessivo di € 131.814.690,74 IVA esclusa) alla gara del giugno/luglio 2014 e, quindi, in data 4/5/2015 era stata dichiarata assegnataria definitiva dei lavori di costruzione del nuovo ospedale da ultimare in circa 4 anni.
In data 24/7/2019 la società Pessina Costruzioni depositava presso il Tribunale di Milano la richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo, con successiva richiesta di proroga per la presentazione della relativa proposta completata soltanto in data 22-25/11/2019; in data 13/2/2020 la sezione fallimentare del Tribunale di Milano dichiarava aperta la procedura di concordato preventivo in continuità proposta dall’impresa, fissando la data dell’udienza dei creditori per il 14/7/2020 (Decreto Conc. n.76-2019).

sabato 20 giugno 2020

NUOVO OSPEDALE: UN CONFRONTO SPEZIA - MASSA (quinta parte)

Le vicissitudini relative alla costruzione dell’ospedale nuovo del Felettino hanno da tempo sollevato accese discussioni, spesso caratterizzate da contrapposte e sterili polemiche ideologiche e partitiche; con lo scopo di ricercare alcune problematiche di fondo può essere utile effettuare un rapido confronto con la vicenda del NOA (Nuovo Ospedale Apuano) di Massa, iniziata nel 2002 e terminata in data 15/1/2016 con la sua inaugurazione ufficiale.
Il NOA fa parte di un progetto unico denominato “Nuovi Ospedali Toscani“, quale programma di sostituzione dei vecchi presidi ospedalieri di Massa e Carrara, Lucca, Pistoia e Prato (inserito nel “Programma pluriennale di interventi sanitari strategici) previsti dal PSR (Piano Sanitario Regionale) 2002-2004 approvato nel dicembre 2002 dal Consiglio regionale toscano.

sabato 13 giugno 2020

RIPRESA: GLI STATI GENERALI DEL CONTE (prima parte)

Nella conferenza stampa del Capo del Governo G. Conte del 3/6/2020 veniva annunciata la convocazione degli “Stati Generali dell’economia”, cioè una chiamata governativa alle “migliori forze del Paese” per mettere a punto una serie di iniziative, coordinate in un “progetto di rinascita” del Paese finalizzato al rilancio economico e alla ripresa dei settori più colpiti dal blocco pandemico, in attesa di poter richiedere e utilizzare i finanziamenti europei che necessitano di piani rigorosi come condizione per la loro erogazione: “Dobbiamo sapere che la somma che metterà a disposizione l’Europa all’Italia è una risorsa per l’interno Paese, non una somma a cui il governo di turno può attingere liberamente. Non è un tesoretto in mano al governo di turno” (Conferenza Conte del 3/6/2020).

martedì 9 giugno 2020

BIODIGESTORE DI SALICETI: UN COMPOST DI QUALITÀ? (decima parte)

Continuiamo a valutare la reale “ottemperanza” delle risposte consegnate dalla società Recos alle richieste del 18/10/2019 della Regione; in questo post ci limitiamo ad esaminare la problematica contenuta nel comparto tematico n. 3: “massimizzazione produzione compost di qualità/ minimizzazione impurità (procedura di conferimento, accettazione, stoccaggio dei rifiuti e congedo automezzi) - richieste di integrazione 16-18”; in sostanza occorre capire come la società Recos intenda migliorare la qualità del compost prodotto dal biodigestore.
Una scarsa qualità originaria della FORSU derivante dalla raccolta (seppur differenziata e porta a porta) comporta la presenza di eccessive impurità (specie le plastiche) e, quindi, accresciuti rischi di una scarsa qualità del compost in uscita; partendo da questa considerazione Recos ha presentato una nuova procedura di controllo dei rifiuti in ingresso, articolata in vari passaggi:

sabato 6 giugno 2020

BIODIGESTORE DI SALICETI: EMISSIONI E ODORI SOSTENIBILI? (nona parte)

Continuiamo a valutare la reale “ottemperanza” delle risposte consegnate dalla società Recos alle richieste del 18/10/2019 della Regione; in questo post ci limitiamo ad esaminare la problematica contenuta nel comparto tematico n. 2: “emissioni e odori - richieste di integrazione 11-15”; in sostanza occorre capire come la società Recos intenda prevenire i potenziali impatti delle emissioni del biodigestore sulla qualità dell’aria, in particolare per quanto attiene alla molestia olfattiva.
Recos ha presentato un nuovo “Studio Diffusionale odori” (un sistema di modellazione che simula gli effetti di una meteorologia variabile nello spazio e nel tempo e descrive il trasporto, la trasformazione e la dispersione in atmosfera in diversi scenari emissivi) diverso da quello già utilizzato in precedenza per valutare l’impatto sulla qualità dell’aria e la dispersione in atmosfera dei gas, delle polveri e di sostanze odorigene prodotte dal nuovo impianto.

martedì 2 giugno 2020

BIODIGESTORE DI SALICETI: L’ACQUA È TUTELATA? (ottava parte)

La società Recos ha depositato (prima della scadenza del 15/5/2020) la documentazione integrativa, impostata e organizzata in modo formalmente aderente alle richieste del 18/10/2019 della Regione, ma per valutare la reale “ottemperanza” alle richieste regionali occorre esaminare nel merito questa documentazione.
Data l’articolazione delle richieste integrative, in questo post ci limitiamo ad esaminare la problematica (più controversa) contenuta nel comparto tematico n. 1: “vulnerabilità dell’acquifero e gestione delle acque - richieste di integrazione 1-10”; in sostanza occorre capire come la società Recos intende preservare la risorsa idrica dell’acquifero della bassa valle del Magra, nonostante la costruzione del nuovo biodigestore. 
Va sottolineato come Recos abbia (rispetto alla prima documentazione progettuale) presentato ora nuovi studi e nuove soluzioni (riguardanti sia gli impianti, sia i processi lavorativi che i controlli e la sicurezza) con l’evidente intenzione di rassicurare sull’aumentata tutela dell’acquifero; si tratta di un fatto positivo, conseguenza sia della procedura di VIA e delle integrazioni richieste dagli uffici regionali che dell’articolata lotta degli oppositori alla realizzazione dell’impianto.