sabato 31 agosto 2019

ASL5 SPEZZINO: UNA “FATICOSA” SPESA SANITARIA (prima parte)

Nella gestione di una ASL la questione finanziaria riveste una particolare centralità perché ha un immediato impatto sull’organizzazione dei servizi socio-sanitari a livello locale, ma è (a sua volta) una importante componente della spesa sanitaria regionale, la quale costituisce, sia in termini quantitativi, che sotto il profilo della rilevanza sociale, l’elemento portante e condizionante dell’intera politica di bilancio di una regione.
La spesa sanitaria locale è, dunque, uno degli elementi di particolare criticità per poter valutare adeguatamente sia l’evoluzione dei servizi socio-sanitari effettivamente erogati nel territorio alla popolazione, che l’andamento delle connesse variabili economiche e finanziarie conseguenti alla somministrazione delle varie prestazioni.
La chiusura in perdita del bilancio.
Nel periodo 2008-2018 il bilancio dell’ASL5 è sempre stato chiuso con un saldo negativo, per esempio nel 2018 la perdita è stata di € -8.083.279 (mentre nel 2008 era stata di € -11.590.406); nel periodo 2008-2018 la media annuale delle perdite è stata di -6,7 €/milioni, con un massimo negativo di -17,9 €/milioni del bilancio 2011 e un deficit minimo di -2,1 €/milioni nell’anno 2012.

sabato 24 agosto 2019

LA CRITICA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA PROVINCIA DI LA SPEZIA (parte seconda)

L’Ente provinciale spezzino in questi ultimi anni ha subito le conseguenze negative derivanti dall’applicazione della riforma c.d. Delrio (legge n. 56/2014), la quale ha inciso non solo per la modifica del sistema elettorale del presidente e del consiglio provinciale (in quanto non più direttamente eletti dalla popolazione, ma con diritto di elettorato attivo e passivo riconosciuto solo ai sindaci e ai consiglieri dei comuni della provincia, cioè sono diventati organi elettivi di secondo grado), ma soprattutto per: a) un insensato e parziale “svuotamento/depotenziamento” organizzativo in favore di Comuni e Regione; b) per un’incompiuta e confusa trasformazione in “ente di area vasta” (legge n. 56/2014 art. 1 comma 3: Le province sono enti territoriali di area vasta”).
La “bocciatura referendaria” del 4/12/2016 ha confermato la permanenza delle Province quale Ente previsto dalla Costituzione (mentre la riforma costituzionale Renzi-Boschi non mirava alla loro soppressione, ma soltanto a toglierle dal testo costituzionale, cioè a “decostituzionalizzarle”), confermando la previsione della legge Delrio di trasformazione in “ente di area vasta”; dunque, questa “bocciatura” non è la causa principale dell’attuale “grave confusione” in cui versano le Province.

sabato 17 agosto 2019

PALMARIA: MASTERPLAN VS SIC NATURA 2000 (ottava parte)

La Palmaria è un’isola situata a poca distanza dal borgo di Portovenere e risulta facilmente raggiungibile anche da Spezia, ma fino ad oggi l’isola è stata utilizzata (a parte dai pochi residenti) per la balneazione (da parte di personale militare con le loro famiglie e da residenti dei comuni limitrofi) e per fini escursionistici; la presenza di visitatori sulla Palmaria è stata quantificata in circa 150.000 – 165.000 persone all’anno, di cui il 95% sono i bagnanti.
Grazie alle limitazioni derivanti dall’essere stata un presidio militare, oltre ai vincoli scaturenti dalle varie normative di protezione ambientale, l’isola ha sostanzialmente mantenuto le caratteristiche paesaggistiche e naturalistichedi straordinaria bellezza scenica”, evitando una indiscriminata urbanizzazione.

sabato 10 agosto 2019

PALMARIA: MASTERPLAN VS UNESCO (settima parte)

La costa ligure tra le Cinque Terre e Portovenere è considerata dall’UNESCO un modello di “armoniosa interazione tra uomo e natura” che ha dato vita ad un paesaggio unico per le sue caratteristiche ambientali “di eccezionale qualità scenica”.
Infatti, l’iscrizione di “Portovenere, Cinque Terre e le Isole di Tino, Tinetto e Palmaria” nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, è avvenuta in base ai criteri II (“è un sito culturale di eccezionale valore che illustra uno stile di vita tradizionale”), IV (“è un esempio eccezionale di paesaggio dove il layout e la disposizione dei piccoli villaggi, storicamente stratificati, in relazione al mare, e la formazione dei terrazzi circostanti che superavano gli svantaggi di un ripido terreno irregolare”) e V (“è un notevole paesaggio culturale creato dagli sforzi dell’uomo nell’arco di più di un millennio in un ambiente naturale aspro e drammatico. Esso rappresenta l'interazione armoniosa tra uomo e natura per produrre un paesaggio di eccezionale qualità scenica” - Decisione n. 826 del 6/12/1997).

sabato 3 agosto 2019

COMUNE DI SARZANA: UN BILANCIO “sul filo di un rasoio” … (seconda parte)

Nella seduta del 30/7/2019 il Consiglio Comunale di Sarzana ha discusso e deliberato il riconoscimento di debiti fuori bilancio per circa 592 €/mila, di cui per 388 €/mila vi è stato il riconoscimento, mentre per i restanti 204 €/mila è stato rifiutato il riconoscimento.
Nel giro di pochi mesi, il Consiglio Comunale sarzanese ha dovuto nuovamente occuparsi del riconoscimento di debiti fuori bilancio, poiché già alla fine del 2018 erano emersi debiti per complessivi € 1.056.096,75, poi sensibilmente ridotti a seguito della presa in carico da parte del Ministero dell’Interno di circa 621 €/mila (per oneri relativi alla sentenza della Corte d'Appello di Genova sulla causa fra l’ente e la società “Il Sole Costruzioni” per l'esproprio del terreno su cui ora sorge la caserma dei Vigili del Fuoco).
Quando emergono debiti fuori bilancio ci troviamo di fronte a casi di “grave irregolarità contabile”, in quanto questa tipologia di debiti dipende da un’obbligazione maturata senza che sia stato adottato il dovuto adempimento per l’assunzione dell’impegno di spesa; pertanto, il riconoscimento degli stessi deve avere carattere eccezionale ed essere riconducibile alle fattispecie previste dall’art 194 del TUEL, accertando “la coesistenza dei due requisiti della utilità e dell’arricchimento, che ne consentono il riconoscimento e finanziamento, deve essere motivata e dettagliatamente attestata nel parere tecnico – amministrativo allegato alla proposta di deliberazione” (Corte dei Conti del Veneto delibera n. 237/2016).