sabato 28 aprile 2018

GLI E/S-QUILIBRI DI BILANCIO … il caso del Comune di Vezzano L. (prima parte)

Con la sua delibera n. 81/2018 la sezione ligure della Corte dei Conti, esaminando i bilanci del Comune di Vezzano Ligure relativi al rendiconto 2015 e 2016, ha accertato: a) “lo squilibrio di cassa per gli esercizi 2015, 2016 e 2017”; b) “la difficile riscossione delle entrate proprie”; c) l’erronea determinazione del FCDE (Fondo crediti dubbia esigibilità) per l’esercizio 2016”; d) l’erronea determinazione del FPV(Fondo Pluriennale Vincolato)”; e) l’errata contabilizzazione dell’anticipazione di liquidità; invitando il Comune a “comunicare i provvedimenti intrapresi nonché l’aggiornamento dei dati finanziari entro il 30 giugno 2018”.
I rilievi della Corte dei Conti toccano aspetti non marginali e disegnano una situazione finanziaria “connotata da gravi e rilevanti criticità (incidenti sulla tenuta degli equilibri di bilancio)”, mentre di altro parere è l’Amministrazione Comunale la quale sostiene trattarsi di una mera “ipotesi di disallineamento temporale” tra riscossioni e pagamenti; la Corte ha, però, ritenuto come parziali e incomplete le giustificazioni avanzate dal Comune, imponendo conseguentemente l’adozione di specifiche misure correttive.

sabato 21 aprile 2018

DISTRETTO SOCIOSANITARIO: IL POLIAMBULATORIO “A. SEPPILLI” (undicesima parte)

Il Distretto Sociosanitario n. 19 è un'articolazione organizzativa dell’Asl5 Spezzino per la gestione integrata dei servizi sanitari e sociali per i sette Comuni della Val di Magra (con una popolazione di circa 70.642 abitanti), articolato in tre ambiti sociali e con una presenza decentrata di varie strutture in ogni comune.
Per completare l’esame del funzionamento del Distretto Sociosanitario appare, quindi, opportuno vagliare una di queste strutture decentrate presenti sul territorio, prendendo ad esempio il Poliambulatorio “A. Seppilli” situato nel Comune di Luni, ai confini con quello di Castelnuovo Magra (in via Madonnina n. 101).

sabato 14 aprile 2018

GLI AMBITI TERRITORIALI SOCIALI: PROBLEMI E PROSPETTIVE. (decima parte)

Dopo aver esaminato alcuni aspetti dell’assistenza socio-sanitaria a livello territoriale ed aver rilevato una sostanziale mancanza di analisi e di dibattito sui problemi, sostituita da una costante e veemente polemica partitica incentrata su singole disfunzioni e/o carenze, passiamo ora a verificare alcune problematiche emergenti dall’articolazione territoriale del Distretto socio-sanitario n. 19 Val di Magra, prendendo ad esempio i tre Comuni (Luni, Castelnuovo M. e Ameglia) che danno vita all’Ambito sociale n. 67.
Fin dal 2006 (legge regionale 24/5/2006 n. 12) è stato impostato in Liguria un sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari e, in tal senso, sono stati definiti gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) al fine di programmare e gestire l’organizzazione dei servizi sociali di base, per una popolazione pari ad almeno 10.000 abitanti, destinatari da parte di ogni Distretto Sociosanitario, del cofinanziamento regionale per sostenere la rete dei servizi sociali; l’ATS è altresì un punto decentrato delle attività proprie del Distretto sociosanitario.

sabato 7 aprile 2018

L’ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA TERRITORALE: ALCUNI PROBLEMI DI SVILUPPO. (parte nona)

Dopo aver esaminato come si articola l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria a livello territoriale in Val di Magra ed aver rilevato una sostanziale mancanza di analisi e di dibattito sui problemi organizzativi e sull’efficienza delle risposte ai bisogni dei cittadini, passiamo ora a verificare alcune problematiche emergenti nell’assistenza socio-sanitaria territoriale, la quale assicura un numero assai variegato e articolato di servizi che vengono erogate nelle strutture decentrate presenti nel territorio.
Il POA 2017 (Processo Organizzativo Aziendale) dell’Asl5 individua nel Distretto Sociosanitario la struttura idonea: a) per assicurare i servizi di assistenza primaria relativi alle attività sanitarie e sociosanitarie; b) valutare i bisogni e le domande di prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali; c) assicurare l’accesso integrato ai servizi e alle prestazioni; d) erogare prestazioni e servizi di base; e) coordinare e integrare le attività svolte dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e dalle farmacie convenzionate con prestazioni e servizi erogati dalle varie strutture distrettuali; f) assicurare l’assistenza specialistica ambulatoriale; g) erogare le attività rivolte a disabili, anziani, minori e famiglie; h) garantire l’assistenza domiciliare integrata.