sabato 25 luglio 2020

REFERENDUM: UN ABBINAMENTO CHE NON STA IN PIEDI (terza parte)

Il Referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, che doveva inizialmente svolgersi in data 29/3/2020 e poi rinviato per l’emergenza Covid-19, si svolgerà il 20 e 21 settembre 2020 (definito “election day”), poiché si tiene insieme alle elezioni riguardante ben 7 Regioni (Veneto, Campania, Toscana, Liguria, Marche, Puglia e Valle d’Aosta) e quelle amministrative inerenti circa 1.050 comuni, di cui 19 comuni capoluoghi di provincia e 4 di regione (ad esempio: Venezia, Reggio Calabria, Trento, Bolzano e Arezzo).
Per il Comitato per il No al taglio del Parlamento questo “election day serve solo a fare confusione”,  poiché “Pretendere che una modifica della Costituzione su un punto centrale come il ruolo del parlamento venga discussa e votata da sola, è il minimo. Un voto di valenza costituzionale non può mischiarsi con uno di valore politico-amministrativo. Del resto nessuno può sostenere oggi, su basi motivate e certe, che votare in ottobre sarebbe più pericoloso che a settembre, non potendosi prevedere il decorso del Covid-19. Invece è certo che votare il 20 settembre renderebbe praticamente impossibile informare i cittadini e discutere del taglio dei parlamentari” (Alfiero Grandi del dichiarazione del 4/6/2020).

sabato 18 luglio 2020

AUTOSTRADE: TRA REVOCA, TRATTATIVA E COMPROMESSO (prima parte)

Il crollo di 250 metri del ponte Morandi (il viadotto autostradale che collega la A7 con la A10, avvenuto in data 14/8/2018, provocando 43 morti e 566 sfollati, oltre a innumerevoli disagi alla viabilità genovese e autostradale) ha inevitabilmente catalizzato l’attenzione della politica oltre ad un immediato e intenso interesse mediatico sulla gestione delle autostrade italiani, specie liguri.
Il primo ministro G. Conte sollevava immediatamente la problematica della revoca delle concessioni autostradalia prescindere dall’inchiesta (perché) al di là delle verifiche penali, di quello che farà la magistratura con la sua inchiesta, noi non possiamo aspettare i tempi della giustizia”; a sua volta il vicepremier Luigi Di Maio precisava: “Per la prima volta c’è un governo che non ha preso soldi da Benetton, e siamo qui a dirvi che revochiamo i contratti e ci saranno multe per 150 milioni di euro” (La Stampa del 16/8/2018).

sabato 11 luglio 2020

IREN: UNA CRESCITA TRA ACQUISIZIONI E DEBITI (seconda parte)

L’assemblea degli azionisti di IREN Spa del 29/4/2020 ha approvato il bilancio 2019 e la proposta di destinazione dell’utile di esercizio di € 241.413.435,42 stabilendo di distribuire un dividendo di € 120.336.152,37 (pari a € 0,0925 per azione); quindi anche i Comuni spezzini (ex soci di ACAM) hanno ricevuto a fine giugno 2020 questo dividendo.
L’assemblea ha, inoltre, autorizzato l’acquisto di azioni proprie (per un massimo di 65.000.000 azioni) e la loro utilizzazione “nell’ambito di operazioni di crescita esterna, coerenti con le linee strategiche che la Società intende perseguire per progetti industriali o altre operazioni straordinarie che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie”, per una durata di 18 mesi ed in continuità con analoga decisione assunta nell’assemblea del 5/4/2019 (già acquisite 3.950.587 azioni, pari allo 0,30% del capitale sociale).

sabato 4 luglio 2020

SARZANA: UN RENDICONTO 2019 CON CRITICITÀ (quarta parte)

Nella relazione della Giunta al rendiconto 2019 del Comune di Sarzana viene così presentato il risultato di amministrazione: “Per il Comune di Sarzana l’esercizio 2019 si chiude con un risultato, al netto degli accantonamenti, di euro € -5.424.544,89” (Relazione 2019, pag. 6); si tratta di un disavanzo che è cresciuto di € 1.533.134,39 rispetto a quello dell’esercizio 2018; peggioramento attribuito dalla stessa Giunta alla necessità di dover effettuare un maggiore accantonamento per anticipazione di liquidità di importo pari ad € 1.725.876,22 per adeguare il relativo Fondo al saldo delle corrispondenti operazioni aperte negli anni 2013-14 pari a € 3.624.742,18.
Questa negativa circostanza è stata al centro del vivace dibattito avvenuto nel Consiglio Comunale del 30/6/2020 con due contrapposte posizioni:
- quella della maggioranza di centro-destra tesa a dimostrare i risultati raggiunti (riduzione dell’indebitamento, diminuzione dei tempi medi di pagamento a 71 giorni, ecc), nonostante la presenza di una “zavorra” lasciata dalla precedente Giunta Cavarra (le operazioni di liquidità del 2013/14 per € 3.624.742,18 e il disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui del 2015 con un disavanzo di € -5.573.222,70), senza la quale i risultai sarebbero stati più positivi;