sabato 30 novembre 2019

NUOVO OSPEDALE: ALLA RICERCA DI UN DEA PERDUTO … (quarta parte)

La decisione di costruire un nuovo ospedale a Spezia ha sollevato nel tempo varie problematiche, tra queste ha assunto un particolare rilievo la questione dell’attribuzione della qualifica di DEA, cioè quali standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi potevano essere applicabili per l’assistenza ospedaliera nello spezzino (in proposito vedere scheda a margine).
Questa attribuzione prendeva rilievo già nel maggio 2007 al momento della sottoscrizione del “Protocollo d’Intesa” tra Regione Liguria, ASL 5 e Comune della Spezia finalizzato alla costruzione di un “nuovo ospedale civile con DEA di 2° livello presso l’attuale sede dell’ospedale S. Andrea nella collina di S. Cipriano”.
Questa “Intesa” veniva recepita dal nuovo “Piano di modernizzazione del parco ospedaliero regionale” che prevedeva la costruzione di 5 nuovi ospedali, tra cui quello di La Spezia con la “Costruzione di nuovo presidio, sede di DEA, nell’area del Levante ligure (ASL 5) in sostituzione dell’attuale ospedale di La Spezia” (DCR n. 34 del 1/8/2007).

sabato 23 novembre 2019

SPRECHI SANITA': IL REPARTO AIDS MAI NATO DEL FELETTINO (terza parte)

Il primo caso in Italia di AIDS conclamato veniva registrato nel 1982, a cui seguiva un veloce incremento negli anni successivi fino a arrivare a 5.307 casi nel 1989, di cui 313 in Liguria; di fronte a questo forte sviluppo venivano avviati studi e analisi, poi poste a base di un articolato programma di contrasto alla diffusione dell’AIDS (Programma n. 6 del Piano Sanitario Nazionale “Lotta all’AIDS” del 1990) che ipotizzava la necessità di dover nel 1992 assistere circa 250.000 soggetti, di cui circa 15.000 casi di AIDS, i quali avrebbero avuto bisogno di 80 giorni/anno di durata media di degenza.
Questo programma prevedeva, oltre all’assistenza ospedaliera anche quella in day hospital, negli ambulatori, nella spedalizzazione domiciliare, nell’accoglimento in residenze assistenziali extraospedaliere sanitariamente protette; conseguentemente veniva previsto un dimensionamento totale dei posti letto necessari a livello nazionale da realizzare nel più breve tempo possibile: il fabbisogno al 1992  era di 13.120 posti letto per day hospital e  12.500 per degenze ospedaliere (di cui 3.750 da ristrutturare e 8.750 da costruire ex novo).

sabato 16 novembre 2019

LE TORMENTATE VICISSITUDINI DEL NUOVO OSPEDALE SPEZZINO (seconda parte)

Dopo aver tracciato le angariate vicende dell’appalto del nuovo ospedale del Felettino (2015-2019), occorre fare qualche passo indietro per cogliere nella sua completezza la lunga e tormentata storia che si è dipanata attorno alla costruzione del nuovo ospedale spezzino; si tratta di una serie di vicissitudine molto articolate e, pertanto, è assai difficile tracciarne una sintesi significativa, ma è indispensabile per poter comprendere da dove nascono le problematiche attuali che inevitabilmente incideranno anche su quelle future; pertanto, per comodità verranno sintetizzate le vicende raggruppandole in sei paragrafi tematici e temporali.

a)      La fase preliminare (1993-2000)

A Spezia negli anni ‘90 esistevano due ospedali: il vecchissimo Sant’Andrea e il vecchio Felettino; a Sarzana sussisteva il vecchissimo ospedale San Bartolomeo. Era evidente che queste tre strutture non erano adeguate né per le nuove esigenze sanitarie, né idonee sotto molti punti di vista, non ultimo quello sismico.

sabato 9 novembre 2019

IL TORMENTATO APPALTO DEL NUOVO FELETTINO (prima parte)

In questi ultimi mesi le vicissitudini relative alla costruzione dell’ospedale nuovo del Felettino hanno calamitato l’attenzione sia della politica locale e regionale, sia delle varie organizzazioni sociali che degli stessi cittadini, i quali da molto tempo aspettano di vedere finalmente in funzione la nuova struttura sanitaria provinciale.
Questa attenzione si è spesso manifestata con accese polemiche tra i vari “fronti opposti” con facili accuse e superficiali recriminazioni reciproche che hanno fatto emergere soltanto le “convenienze” dei vari schieramenti; in questo “turbinio polemico” è difficile cogliere le reali problematiche attualmente presenti nella gestione dell’appalto; pertanto, è urgente tentare di rimuovere la “polvere delle polemiche” per andare al “nocciolo” delle questioni (ci proviamo).

a)      L’aggiudicazione dell’appalto alla società Pessina Costruzioni Spa.

Il bando di gara veniva pubblicato in data 21/06/2014 (CIG 5794263915) con termine per il ricevimento delle offerte fissato al 29/7/2014. L’appalto aveva ad oggetto: “la progettazione esecutiva nonché i lavori per la costruzione del nuovo ospedale della Spezia in località Felettino, con trasferimento della proprietà di beni immobili (…). L’appalto comprende, inoltre, i seguenti servizi: gestione dell’edificio, delle aree esterne e degli impianti meccanici, elettrici e speciali del manufatto costituente l’ospedale, per anni quattro dal collaudo”.

sabato 2 novembre 2019

BIODIGESTORE DI SALICETI: PRIMI PARZIALI RISULTATI (quinta parte)

Con nota datata 18/10/2019 il Settore VIA della Regione Liguria, a conclusione della fase pubblica del PAUR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) relativo al progetto di impianto per il trattamento e il recupero della FORSU con produzione di biometano da realizzare in loc. Saliceti nel Comune di Vezzano L., ha predisposto e inviato alla società Recos alcune Richieste di integrazioni (con osservazioni distinte in 7 tematiche per complessivi 22 punti) e la prescrizione di presentare la conseguente documentazione entro 30 giorni (con la possibilità di una sola eventuale sospensione per 180 giorni), pena l’archiviazione dell’istanza.
Questa richiesta di integrazioni era stata preceduta dal deposito della Relazione della Commissione sugli esiti dell’inchiesta pubblica (svoltasi attraverso tre incontri nei giorni 1/8-21/8-29/8/2019 e con l’acquisizione delle osservazioni inviate in via telematica); in questa Relazione sono riportate le varie questioni sollevate dagli intervenuti, ma alcune di queste sono state soltanto elencate, altre sono state commentate a giustificazione delle indicazioni conclusive operate dalla Commissione.