domenica 4 luglio 2021

TARI DI SARZANA 2021: UN MECCANISMO INFERNALE …

Sono state recentemente approvate le tariffe relative alla TARI per l’anno 2021 del Comune di Sarzana stabilite nella misura di € 6.264.487, quale valore massimo applicabile delle entrate tariffarie calcolato con un incremento del 6,60% rispetto alle tariffe relative al 2019 (pari a € 5.876.630).

In realtà il Piano Finanziario (PEF) della TARI prevede costi per un totale di € 7.085.044, di cui € 5.862.625 sostenuti dal gestore ACAM Ambiente e  € 1.222.419 sono i costi sopportati dal Comune stesso; la differenza tra i costi totali da rimborsare (€ 7.085.044) e le tariffarie massime applicabili (€ 6.264.487) è pari a € 820.557, somma che dovrebbe poi essere recuperata nei prossimi anni come conguaglio.

Con l’approvazione delle tariffe TARI relative al 2021 ha preso forma il nuovo metodo elaborato da dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) denominato MTR (Metodo Tariffario Rifiuti), in sostituzione di quello basato sul DPR n. 158/1999 (cd “metodo normalizzato”). Infatti, dal 2019 il “metodo normalizzato” è stato parzialmente modificato dalla delibera ARERA n. 443/2019, che in luogo dei corrispettivi dovuti ai gestori affidatari, ha previsto una metodologia basata:

a)    sul calcolo dei costi operativi (“costi efficienti”) e di capitale sostenuti dal gestore a partire da quelli effettivi rilevati nell’anno di riferimento (come risultanti da fonti contabili obbligatorie), al netto dei costi attribuibili alle attività capitalizzate;

b)   nonché su un nuovo “perimetro” del servizio (come ad esempio: lo spazzamento e il lavaggio delle strade; la raccolta e il trasporto dei rifiuti; il trattamento, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti; la gestione delle tariffe e il rapporto con gli utenti, il controllo delle discariche dopo la chiusura).

Questo nuovo metodo tariffario introdotto da ARERA dovrebbe nel tempo facilitare il raggiungimento: - di un miglioramento nella qualità delle prestazione del servizio e nella qualità ambientale; - un incremento dell’efficienza delle gestioni, correlato al contenimento della crescita delle entrate tariffarie; - un adeguamento dei corrispettivi ancorati a valutazioni sulla prestazione del servizio; - una incentivazione alla valorizzazione dei rifiuti mediante introduzione di fattori di “sharing” dei ricavi tra gestore del servizio e utenti; - il riconoscimento di costi che incentivino lo sviluppo impiantistico.

La modifica del metodo ha determinato, però, un notevole impatto:

1) dal punto di vista operativo: a) la procedura di approvazione delle tariffe prevede che il gestore predisponga il PEF e lo trasmetta all’Ente territorialmente competente (ETC, nello specifico la Provincia di La Spezia), il quale (dopo le verifiche di correttezza, completezza e congruità dei dati) trasmette il Piano e i corrispettivi tariffari ad ARERA; b) Il Comune riceve il PEF validato e corredato da tutte le determinazioni di competenza da parte dell’ETC e in conformità ad esso approva le tariffe da applicarsi agli utenti;

2) sulla complessità del calcolo, in quanto il nuovo metodo MTR impone: a) una stretta coerenza tra il costo e la qualità del servizio; b) la riformulazione da parte del gestore e del Comune a riformulare i PEF con modalità di computo dei costi (costi effettivi) diversa rispetto al sistema fondato sul DPR 158/99 (sistema dei costi standard); c) una elevata capacità di analisi e di rilevazione della rendicontazione analitica del servizio (… che spesso manca); d) nella Tari 2021 si scaricano anche gli effetti dei conguagli degli anni precedenti, poiché nel 2020 quasi tutti i comuni avevano esercitato la facoltà di mantenere la TARI invariata rispetto al 2019, come pure l’effetto del ricalcolo pregresso dei PEF degli anni 2018/2019.

Comunque, il metodo ARERA prevede un effetto “calmieratore delle tariffe” per cui l’incremento da un anno all’altro non può superare un limite massimo (pari al 6,6% … come in effetti applicato).

Dunque, il PEF è un atto caratterizzato da una complessa articolazione, che si struttura essenzialmente attorno a due nuclei tematici: a) i profili tecnico-gestionali del servizio di gestione integrata del ciclo dei rifiuti in rapporto all’evoluzione che si intende imprimere al servizio medesimo; b) la rilevazione di tutte le entrate (valorizzazione dei rifiuti, contributo Conai, ecc.).

Insomma, con la TARI 2021 è stato messo in piedi unmeccanismo infernaleper la complessità dei calcoli e la loro effettiva comprensione, dovuta in parte alla novità dell’applicazione del nuovo metodo MTR, ma anche alla scarsa trasparenza dei molti soggetti coinvolti: ACAM Ambiente, la Provincia e il Comune.

Nel caso sarzanese la delibera di approvazione delle tariffe TARI era, infatti, mancante di alcuni documenti indispensabili e previsti per legge; nello specifico era totalmente assente la relazione accompagnatoria dei gestori redatta secondo lo schema tipo di cui all’appendice 2 dell’MTR.

I Consiglieri Comunali hanno, quindi, approvato le tariffe senza avere le necessarie e indispensabili spiegazioni ed indicazioni sui vari costi annuali del servizio, sulla qualità del servizio fornito, nonché sugli obiettivi di miglioramento della produttività e della qualità del servizio stesso.

Si tratta probabilmente di una dimenticanza, poiché la presenza della relazione illustrativa è contemplata dalla stessa relazione di validazione trasmessa dalla Provincia: “PRESO ATTO che all’Ente scrivente è pervenuta relativamente al Comune di SARZANA a mezzo PEC la seguente documentazione: - il PEF redatto dai gestori secondo lo schema tipo di cui all’Appendice 1 della Deliberazione ARERA 443/2019 contenente la quantificazione dei propri costi efficienti in applicazione dell’MTR ai fini del loro riconoscimento nell’esercizio 2021, operata a livello comunale; - la relazione accompagnatoria dei gestori redatta secondo lo schema tipo di cui all’appendice 2 dell’MTR; - le dichiarazioni di veridicità a firma del legale rappresentante secondo lo schema tipo di cui all’appendice 3 dell’MTR” … ma appunto non è stata poi effettivamente trasmessa ai Consiglieri Comunali.

Inoltre, il Comune di Sarzana dovrebbe attivare tutti gli strumenti necessari per rendere accessibili e comprensibili i documenti e le informazioni agli utenti (come la Carta della qualità del servizio o i documenti di riscossione della tariffa), poiché una delle condizioni basilari per nuovo metodo MTR è la trasparenza verso i cittadini al fine di garantire uniformità nelle regole, trasparenza dei flussi economici e delle competenze, riduzione drastica dell’evasione.

Del resto, occorrono specifiche e dettagliate spiegazioni sul perché il servizio dei rifiuti a Sarzana ha avuto un così notevole incremento di costi, dato che la limitazione al valore massimo applicabile delle entrate tariffarie (pari a € 6.264.487, con l’incremento del 6,60%) non può esaurire l’analisi. In realtà, il servizio dei rifiuti a Sarzana riporta un costo di  € 7.085.044 che deve essere giustificato, tenuto conto che l’indice (base 2014 pari a € 5.553.755,70) registra un incremento del 25,57%: cioè si tratta di giustificare un incremento di € +1.531.288,11 rispetto al 2014, ma anche rispetto all’aumento registrato nel 2018 di € +1.242.934,11, nonché per € +717.902,46 rispetto al 2019 … e in proposito le spiegazioni devono essere chiare, lineari ed esaustive, poiché non si tratta di quisquiglie.

 

Euro Mazzi   

Questo post fa parte di un più ampio studio sui problemi della gestione dei rifiuti e sulle sue ricadute economiche e finanziarie.

Riferimenti alla TARI:
1) CARA TARI TI SCRIVO … COSA SUCCEDE A SARZANA: QUI
2) CARA TARI … COSA SUCCEDE A CASTELNUOVO MAGRA: QUI
3) CARA TARI … COSA SUCCEDE A LUNI: QUI
4) CARA TARI … COSA SUCCEDE A VEZZANO LIGURE: QUI
5) CARA TARI … COSA SUCCEDE AD AMEGLIA: QUI
6) CARA TARI … COSA SUCCEDE NEL COMUNE DI ARCOLA: QUI
7) CARA TARI … COSA SUCCEDE A SANTO STEFANO M.: QUI
8) CARA TARI … alcune considerazioni riassuntive: QUI
9) TARI 2019: tra lievi cali e un servizio costoso …: QUI


-Si riportano qui sotto i riferimenti ad alcuni dei precedenti post che trattano problematiche simili:

- LA STANGATA TARI: le polemiche tra cattiva gestione, incapacità gestionale e ignoranza: QUI

- GESTIONE DEI RIFIUTI IN VAL DI MAGRA: INEFFICIENTE E ASSAI COSTOSA: QUI
- CAPANNORI: LA FINE DI UN MITO?: QUI
- LA GESTIONE DEI RIFIUTI A EMPOLI: UNA ESPERIENZA DI SUCCESSO E I LIMITI SU CUI RIFLETTERE: QUI
- PERCHÉ NON COPIARE CIÒ CHE FUNZIONA BENE IN ALTRI PAESI EUROPEI? PRENDIAMO PER ESEMPIO LO PFAND TEDESCO … ABBIAMO TANTO DA GUADAGNARCI!!!:  QUI
- IL FALLIMENTO DEI PIANI REGIONALE E PROVINCIALE SUI RIFIUTI E L’AUMENTO DEL GETTITO DELLA TARI: QUI
- ASPETTI E PROBLEMI DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI A SAN GIULIANO TERME (PI): QUI
- ASPETTI DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI IN GERMANIA: UN ESEMPIO PER COMPRENDERE I LIMITI DEL SISTEMA ITALIANO: QUI

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