Abbiamo
deciso di organizzare questo incontro pubblico sul tema: “l’incorporazione di Acam in
Iren. Quale futuro?” perché riteniamo fondamentale che tutti i Consiglieri
Comunali dei Comuni della Vallata del Magra (Arcola, Santo Stefano, Vezzano,
Sarzana, Ameglia, Castelnuovo M. e Ortonovo) possano avere un momento di
confronto e di riflessione su un argomento così importante, ma anche complesso
e articolato come questo.
Del
resto, proprio con questo scopo già in data 17/2/2017 avevamo organizzato
insieme ai consiglieri sarzanesi Chiappini, Rampi e Zanetti un primo incontro
tenutosi presso il Centro Sociale Barontini di Sarzana sul tema: “Il
futuro di Acam e l’ipotesi dell’incorporazione in Iren”.
Oggi come allora l’intonazione di questa iniziativa non è incentrata sulla diffusione e sulla difesa di una impostazione predefinita a favore o contro alla proposta di aggregazione, ma vuole soltanto offrire una occasione di confronto e di riflessione ai consiglieri comunali fuori dalle rigide logiche di maggioranza e di opposizione; quindi le comunicazioni che abbiamo preparato sono solo tracce problematiche su cui ogni consigliere potrà svolgere le proprie riflessioni ed elaborare proprie considerazioni e poi nei Consigli Comunale potrà esprimersi come meglio crede, ma almeno con qualche stimolo di approfondimento che questa sera cercheremo di sollecitare.
Oggi come allora l’intonazione di questa iniziativa non è incentrata sulla diffusione e sulla difesa di una impostazione predefinita a favore o contro alla proposta di aggregazione, ma vuole soltanto offrire una occasione di confronto e di riflessione ai consiglieri comunali fuori dalle rigide logiche di maggioranza e di opposizione; quindi le comunicazioni che abbiamo preparato sono solo tracce problematiche su cui ogni consigliere potrà svolgere le proprie riflessioni ed elaborare proprie considerazioni e poi nei Consigli Comunale potrà esprimersi come meglio crede, ma almeno con qualche stimolo di approfondimento che questa sera cercheremo di sollecitare.
In
questa prima comunicazione si cercherà di sintetizzare alcune delle più
significative tappe del percorso della proposta di aggregazione, ricordando a
tutti che il Gruppo Acam è sottoposto alla procedura concorsuale di
ristrutturazione del debito ex art. 182 della legge fallimentare, procedura
aperta presso il tribunale di La Spezia e omologata in data 19/7/2013. In
proposito va precisato che con l’aggregazione Iren si dovrà fare carico
dell’intero indebitamento di Acam e, pertanto, questa procedura dovrebbe poi essere
chiusa. Del resto, proprio la presenza di una procedura concorsuale aperta per
ristrutturazione del debito ha preoccupato non poco, per esempio, i piccoli
azionisti di Iren per l’entità dell’indebitamento di Acam che si somma a quello
altrettanto consistente di Iren.
Non
si ha notizia, invece, di manifestazioni di preoccupazione emerse nel corso dell’Assemblea
dei Sindaci-Soci di Acam Spa tenutasi in data 1/12/2017 quando è stata
deliberata la proposta di “Accordo di
investimento” che regola il progetto di aggregazione del Gruppo Acam con il
Gruppo Iren; i Sindaci si sono altresì impegnati a procedere con l’ulteriore
fase deliberativa attraverso la convocazione dei rispettivi Consigli Comunali
convocati entro il 31/12/2017 per confermare definitivamente questa decisione.
Con
queste decisioni si è giunti così ad una prima conclusione nell’articolato
processo di aggregazione che era formalmente iniziato nel giugno 2016 e che si
è caratterizzato in diversi momenti e passaggi anche istituzionali.
Infatti,
questo processo di aggregazione è iniziato formalmente nel giugno 2016 quando
il Gruppo Iren recapitava alla dirigenza del Gruppo Acam una manifestazione
d'interesse, cioè una disponibilità ad essere invitati a partecipare ad una
gara per l’aggiudicazione di un progetto di incorporazione.
In
realtà, già in precedenza Iren, insieme alla società Ladurner, aveva
partecipato ad una gara, con conseguente aggiudicazione, per l’affidamento in
gestione e manutenzione dell’impianto di produzione di CDR sito in Saliceti e
con esecuzione di opere di ristrutturazione,
nonché per l’affidamento in gestione e manutenzione dell’impianto sito in
Boscalino; si tratta di due impianti di trattamento dei rifiuti urbani a
servizio della provincia di La Spezia e di parte del bacino del Tigullio.
Tale
gara derivava dalle decisioni assunte nel 2015 dai Comuni soci di ACAM, i quali
avevano approvato un aggiornamento del “Il
Piano di Riassetto di ACAM AMBIENTE Spa depositato presso il Tribunale della
Spezia in data 18/6/2013”. In data 29/9/2016 veniva costituta la società
ReCos Spa sede in La Spezia, le cui partecipazioni sono detenute per il 49% da
ACAM, per il 25,5% da Iren Ambiente e
per il 25,5% da Ladurner. La società ReCos iniziava ad operare a partire dal 1/10/2016.
Dunque, la manifestazione di interesse di Iren per il gruppo Acam del giugno
2016 si inseriva già in un contesto di consolidati rapporti che a partire dal
2015 avevano il suo baricentro nella gestione dei rifiuti.
Proprio
in conseguenza della manifestazione di interesse di Iren, in data 24/6/2016 l’Assemblea
dei Sindaci-Soci di ACAM dava un mandato esplorativo all’amministratore unico
di ACAM, Garavini, affinché mettesse a punto un piano di fattibilità sulla
concreta prospettiva di un percorso di aggregazione di ACAM con altra
multiservizi pubblica o a controllo pubblico, approfondendo in particolare gli
aspetti normativi, economico-patrimoniali, finanziari e industriali della
suddetta prospettiva.
In
data 19/10/2016 l’amministratore unico di ACAM relazionava all’Assemblea dei Sindaci-Soci
di ACAM in merito al mandato a lui conferito, indicando come possibile una
operazione aggregativa, consentita e favorita dalla normativa in essere a valle
di una procedura trasparente finalizzata all’attuazione di un piano industriale
da approvarsi da parte dei Consigli Comunali dei soci di ACAM.
In
data 24/11/2016 l’amministratore unico di ACAM presentava all’Assemblea dei
Sindaci-Soci di ACAM le linee guida del “Piano industriale del Gruppo ACAM 2016-2021”,
redatto con l'aiuto di una consulenza esterna (la PricewaterhouseCoopers o PwCItalia),
quale punto di riferimento per una procedura di avviso pubblico (gara) per la
ricerca di un partner, aperto
ovviamente a Iren ma anche ad altre aziende. Questo Piano era suddiviso in due:
a) un Piano Base e b) un Piano Ottimizzato, cioè un piano volto
all’aggregazione; questi piani individuavano gli aspetti industriali di
miglioramento dei servizi pubblici a gestione del Gruppo ACAM, ed in
particolare il servizio idrico integrato, per il tramite di Acam Acque ed il
ciclo integrato dei rifiuti, per il tramite di Acam Ambiente.
Nel
mese di febbraio 2017 si tenevano i Consigli Comunali dei Comuni soci di Acam
che approvavano quasi tutti (per esempio Lerici aveva bocciato l’ipotesi) la
proposta di avviare l’aggregazione e il Piano Industriale.
Successivamente
l’Assemblea dei Sindaci-Soci di ACAM in data 9/3/2017 dava il via libera alla
predisposizione del bando di gara; conseguentemente in data 28/3/2017 ACAM
pubblicava un avviso per “l’individuazione
di un operatore economico per l'attuazione della procedura trasparente di
aggregazione societaria ed industriale di ACAM S.p.A” con lo scopo di
individuare un operatore economico aventi adeguate caratteristiche per attuare
una aggregazione per perseguire gli obiettivi previsti dal Piano Ottimizzato contenuto
nel Piano Industriale di ACAM 2016-2021.
In
data 22/5/2017 IREN partecipava a questa procedura presentando un’offerta suddivisa
in una offerta economica di acquisto per €mil. 59,0 e una proposta tecnica,
comprendente, tra l’altro, una relazione sulla struttura dell’operazione di
aggregazione, con vincoli temporali e una relazione sulla possibile
implementazione del Piano Ottimizzato; proposta tecnica successivamente
precisata da IREN in data 14/6/2017.
In
data 26/5/2017 ACAM provvedeva a nominare una commissione per la valutazione dell’unica
offerta pervenuta in relazione all’Avviso emesso in data 28/3/2017; in data 23/6/2017
detta commissione provvedeva a formulare proposta di aggiudicazione a IREN; in
data 23/6/2017 l’Amministratore Unico di ACAM deliberava di approvare gli esiti
della valutazione posta in essere dalla commissione, individuando “IREN S.p.A. quale soggetto con il quale
realizzare l’aggregazione societaria e industriale di ACAM S.p.A.”.
Le
elezioni del 11-25/6/2017 portavano ad un cambio alla guida del Comune di La
Spezia, socio maggioritario di Acam con la vittoria del centrodestra e con il
nuovo sindaco Pierluigi Peracchini; questo cambio alla guida del comune
spezzino avveniva proprio mentre erano in corso le operazioni di stesura degli
accordi di aggregazione, accordi che non appariva più così automatici e scontati.
In
questo mutato contesto politico, IREN e ACAM procedevano a definire un accordo
di investimento, volto a disciplinare i termini e le condizioni dell’operazione
di aggregazione societaria e industriale tra IREN, da un lato, e ACAM e i Comuni
soci di ACAM, dall’altro lato.
In
effetti, il Sindaco della Spezia e Presidente dell’Assemblea di Coordinamento
dei Comuni ha contribuito ad apportare alcuni punti migliorativi, rispetto
all’offerta Iren, oggetto dell’aggiudicazione del 23/6/2017, in particolare
riguardo a: 1) Il prolungamento da cinque a dieci anni della permanenza delle
società Acam Ambiente e Acam Acque quali entità giuridiche e quali soggetti
erogatori dei rispettivi servizi nei territori di riferimento con garanzie di governance in favore dei soci ACAM; 2) l’accordo
e il conseguente impegno del Comitato di Sindacato Iren a rappresentare ai
soggetti competenti e legittimati ad assumere le decisioni in merito l’istanza
dei soci ACAM di avere una rappresentanza in seno all’organo amministrativo di
IREN. Meno chiare sono poi alcune migliorie, come: a) le condizioni di garanzia
territoriale per gli occupati; b) le condizioni tariffarie sia sui rifiuti che
sull’idrico con l’estensione dello sconto sul rendimento previsto dalla
regolazione di riferimento fino al termine della concessione (rispetto agli
otto anni previsti dall’offerta).
Ora
tocca ai Consiglieri Comunali di esprimersi in proposito entro il 31/12/2017,
si tratta di accettare o rifiutare questi accordi, sulla base di una
documentazione molto tecnica, assai voluminosa, ma allo stesso tempo comunque
lacunosa in alcuni profili. Le lacune riguardano soprattutto la documentazione
riguardante il Piano Industriale di Acam 2016-2021 nella sua stesura completa e non ridotta a una quarantina di pagine, l’offerta avanzata da Iren in sede di
gara, le valutazioni della commissione aggiudicatrice, il prospetto informativo
riguardante il Gruppo Iren che incorpora Acam; si tratta cioè di elementi di
notevole interesse la cui non conoscenza porta inevitabilmente a valutazioni
incomplete e, dunque, assai problematiche.
Testo della 1° comunicazione all'incontro pubblico sul tema: "L’incorporazione di Acam in Iren. Quale futuro?" tenutosi il giorno venerdì 15/12/2017 alle ore 20,30 presso il Centro Sociale di Castelnuovo Magra, organizzato dai Consiglieri Comunali di Castelnuovo Magra: Euro Mazzi, Maria Luisa Isoppo, Giorgio Salvetti e Francesco Baracchini
1) CON LA FUSIONE PER INCORPORAZIONE FINIRÀ ACAM …: QUI
2) FAR INCORPORARE ACAM PER “ENTRARE NELLA STANZA DEI BOTTONI”: QUI
4) AGGREGAZIONE ACAM/IREN: GARANZIE REALI O ASTRATTE?: QUI
6) ACAM/IREN: NOTIZIE E PAURE FASULLE SULLA MANCANZA DI ALTERNATIVE: QUI
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