venerdì 22 dicembre 2017

IL PERCORSO DELLA PROPOSTA DI AGGREGAZIONE ACAM IN IREN (settima parte)

Abbiamo deciso di organizzare questo incontro pubblico sul tema: l’incorporazione di Acam in Iren. Quale futuro?” perché riteniamo fondamentale che tutti i Consiglieri Comunali dei Comuni della Vallata del Magra (Arcola, Santo Stefano, Vezzano, Sarzana, Ameglia, Castelnuovo M. e Ortonovo) possano avere un momento di confronto e di riflessione su un argomento così importante, ma anche complesso e articolato come questo.
Del resto, proprio con questo scopo già in data 17/2/2017 avevamo organizzato insieme ai consiglieri sarzanesi Chiappini, Rampi e Zanetti un primo incontro tenutosi presso il Centro Sociale Barontini di Sarzana sul tema: “Il futuro di Acam e l’ipotesi dell’incorporazione in Iren”.
Oggi come allora l’intonazione di questa iniziativa non è incentrata sulla diffusione e sulla difesa di una impostazione predefinita a favore o contro alla proposta di aggregazione, ma vuole soltanto offrire una occasione di confronto e di riflessione ai consiglieri comunali fuori dalle rigide logiche di maggioranza e di opposizione; quindi le comunicazioni che abbiamo preparato sono solo tracce problematiche su cui ogni consigliere potrà svolgere le proprie riflessioni ed elaborare proprie considerazioni e poi nei Consigli Comunale potrà esprimersi come meglio crede, ma almeno con qualche stimolo di approfondimento che questa sera cercheremo di sollecitare.
In questa prima comunicazione si cercherà di sintetizzare alcune delle più significative tappe del percorso della proposta di aggregazione, ricordando a tutti che il Gruppo Acam è sottoposto alla procedura concorsuale di ristrutturazione del debito ex art. 182 della legge fallimentare, procedura aperta presso il tribunale di La Spezia e omologata in data 19/7/2013. In proposito va precisato che con l’aggregazione Iren si dovrà fare carico dell’intero indebitamento di Acam e, pertanto, questa procedura dovrebbe poi essere chiusa. Del resto, proprio la presenza di una procedura concorsuale aperta per ristrutturazione del debito ha preoccupato non poco, per esempio, i piccoli azionisti di Iren per l’entità dell’indebitamento di Acam che si somma a quello altrettanto consistente di Iren.
Non si ha notizia, invece, di manifestazioni di preoccupazione emerse nel corso dell’Assemblea dei Sindaci-Soci di Acam Spa tenutasi in data 1/12/2017 quando è stata deliberata la proposta di “Accordo di investimento” che regola il progetto di aggregazione del Gruppo Acam con il Gruppo Iren; i Sindaci si sono altresì impegnati a procedere con l’ulteriore fase deliberativa attraverso la convocazione dei rispettivi Consigli Comunali convocati entro il 31/12/2017 per confermare definitivamente questa decisione.
Con queste decisioni si è giunti così ad una prima conclusione nell’articolato processo di aggregazione che era formalmente iniziato nel giugno 2016 e che si è caratterizzato in diversi momenti e passaggi anche istituzionali.
Infatti, questo processo di aggregazione è iniziato formalmente nel giugno 2016 quando il Gruppo Iren recapitava alla dirigenza del Gruppo Acam una manifestazione d'interesse, cioè una disponibilità ad essere invitati a partecipare ad una gara per l’aggiudicazione di un progetto di incorporazione.
In realtà, già in precedenza Iren, insieme alla società Ladurner, aveva partecipato ad una gara, con conseguente aggiudicazione, per l’affidamento in gestione e manutenzione dell’impianto di produzione di CDR sito in Saliceti e con esecuzione di opere di ristrutturazione, nonché per l’affidamento in gestione e manutenzione dell’impianto sito in Boscalino; si tratta di due impianti di trattamento dei rifiuti urbani a servizio della provincia di La Spezia e di parte del bacino del Tigullio.
Tale gara derivava dalle decisioni assunte nel 2015 dai Comuni soci di ACAM, i quali avevano approvato un aggiornamento del “Il Piano di Riassetto di ACAM AMBIENTE Spa depositato presso il Tribunale della Spezia in data 18/6/2013”. In data 29/9/2016 veniva costituta la società ReCos Spa sede in La Spezia, le cui partecipazioni sono detenute per il 49% da ACAM, per il 25,5%  da Iren Ambiente e per il 25,5% da Ladurner. La società ReCos iniziava ad operare a partire dal 1/10/2016. Dunque, la manifestazione di interesse di Iren per il gruppo Acam del giugno 2016 si inseriva già in un contesto di consolidati rapporti che a partire dal 2015 avevano il suo baricentro nella gestione dei rifiuti.
Proprio in conseguenza della manifestazione di interesse di Iren, in data 24/6/2016 l’Assemblea dei Sindaci-Soci di ACAM dava un mandato esplorativo all’amministratore unico di ACAM, Garavini, affinché mettesse a punto un piano di fattibilità sulla concreta prospettiva di un percorso di aggregazione di ACAM con altra multiservizi pubblica o a controllo pubblico, approfondendo in particolare gli aspetti normativi, economico-patrimoniali, finanziari e industriali della suddetta prospettiva.
In data 19/10/2016 l’amministratore unico di ACAM relazionava all’Assemblea dei Sindaci-Soci di ACAM in merito al mandato a lui conferito, indicando come possibile una operazione aggregativa, consentita e favorita dalla normativa in essere a valle di una procedura trasparente finalizzata all’attuazione di un piano industriale da approvarsi da parte dei Consigli Comunali dei soci di ACAM.
In data 24/11/2016 l’amministratore unico di ACAM presentava all’Assemblea dei Sindaci-Soci di ACAM le linee guida del “Piano industriale del Gruppo ACAM 2016-2021”, redatto con l'aiuto di una consulenza esterna (la PricewaterhouseCoopers o PwCItalia), quale punto di riferimento per una procedura di avviso pubblico (gara) per la ricerca di un partner, aperto ovviamente a Iren ma anche ad altre aziende. Questo Piano era suddiviso in due: a) un Piano Base e b) un Piano Ottimizzato, cioè un piano volto all’aggregazione; questi piani individuavano gli aspetti industriali di miglioramento dei servizi pubblici a gestione del Gruppo ACAM, ed in particolare il servizio idrico integrato, per il tramite di Acam Acque ed il ciclo integrato dei rifiuti, per il tramite di Acam Ambiente.
Nel mese di febbraio 2017 si tenevano i Consigli Comunali dei Comuni soci di Acam che approvavano quasi tutti (per esempio Lerici aveva bocciato l’ipotesi) la proposta di avviare l’aggregazione e il Piano Industriale.
Successivamente l’Assemblea dei Sindaci-Soci di ACAM in data 9/3/2017 dava il via libera alla predisposizione del bando di gara; conseguentemente in data 28/3/2017 ACAM pubblicava un avviso per “l’individuazione di un operatore economico per l'attuazione della procedura trasparente di aggregazione societaria ed industriale di ACAM S.p.A” con lo scopo di individuare un operatore economico aventi adeguate caratteristiche per attuare una aggregazione per perseguire gli obiettivi previsti dal Piano Ottimizzato contenuto nel Piano Industriale di ACAM 2016-2021.
In data 22/5/2017 IREN partecipava a questa procedura presentando un’offerta suddivisa in una offerta economica di acquisto per €mil. 59,0 e una proposta tecnica, comprendente, tra l’altro, una relazione sulla struttura dell’operazione di aggregazione, con vincoli temporali e una relazione sulla possibile implementazione del Piano Ottimizzato; proposta tecnica successivamente precisata da IREN in data 14/6/2017.
In data 26/5/2017 ACAM provvedeva a nominare una commissione per la valutazione dell’unica offerta pervenuta in relazione all’Avviso emesso in data 28/3/2017; in data 23/6/2017 detta commissione provvedeva a formulare proposta di aggiudicazione a IREN; in data 23/6/2017 l’Amministratore Unico di ACAM deliberava di approvare gli esiti della valutazione posta in essere dalla commissione, individuando “IREN S.p.A. quale soggetto con il quale realizzare l’aggregazione societaria e industriale di ACAM S.p.A.”.
Le elezioni del 11-25/6/2017 portavano ad un cambio alla guida del Comune di La Spezia, socio maggioritario di Acam con la vittoria del centrodestra e con il nuovo sindaco Pierluigi Peracchini; questo cambio alla guida del comune spezzino avveniva proprio mentre erano in corso le operazioni di stesura degli accordi di aggregazione, accordi che non appariva più così automatici e scontati.
In questo mutato contesto politico, IREN e ACAM procedevano a definire un accordo di investimento, volto a disciplinare i termini e le condizioni dell’operazione di aggregazione societaria e industriale tra IREN, da un lato, e ACAM e i Comuni soci di ACAM, dall’altro lato.
In effetti, il Sindaco della Spezia e Presidente dell’Assemblea di Coordinamento dei Comuni ha contribuito ad apportare alcuni punti migliorativi, rispetto all’offerta Iren, oggetto dell’aggiudicazione del 23/6/2017, in particolare riguardo a: 1) Il prolungamento da cinque a dieci anni della permanenza delle società Acam Ambiente e Acam Acque quali entità giuridiche e quali soggetti erogatori dei rispettivi servizi nei territori di riferimento con garanzie di governance in favore dei soci ACAM; 2) l’accordo e il conseguente impegno del Comitato di Sindacato Iren a rappresentare ai soggetti competenti e legittimati ad assumere le decisioni in merito l’istanza dei soci ACAM di avere una rappresentanza in seno all’organo amministrativo di IREN. Meno chiare sono poi alcune migliorie, come: a) le condizioni di garanzia territoriale per gli occupati; b) le condizioni tariffarie sia sui rifiuti che sull’idrico con l’estensione dello sconto sul rendimento previsto dalla regolazione di riferimento fino al termine della concessione (rispetto agli otto anni previsti dall’offerta).
Ora tocca ai Consiglieri Comunali di esprimersi in proposito entro il 31/12/2017, si tratta di accettare o rifiutare questi accordi, sulla base di una documentazione molto tecnica, assai voluminosa, ma allo stesso tempo comunque lacunosa in alcuni profili. Le lacune riguardano soprattutto la documentazione riguardante il Piano Industriale di Acam 2016-2021 nella sua stesura completa e non ridotta a una quarantina di pagine, l’offerta avanzata da Iren in sede di gara, le valutazioni della commissione aggiudicatrice, il prospetto informativo riguardante il Gruppo Iren che incorpora Acam; si tratta cioè di elementi di notevole interesse la cui non conoscenza porta inevitabilmente a valutazioni incomplete e, dunque, assai problematiche.

Testo della 1° comunicazione all'incontro pubblico sul tema: "L’incorporazione di Acam in Iren. Quale futuro?" tenutosi il giorno venerdì 15/12/2017 alle ore 20,30 presso il Centro Sociale di Castelnuovo Magra, organizzato dai Consiglieri Comunali di Castelnuovo Magra: Euro Mazzi, Maria Luisa Isoppo, Giorgio Salvetti e Francesco Baracchini   


Sull’aggregazione di Acam nel Gruppo Iren vedere anche i seguenti post:
1)      CON LA FUSIONE PER INCORPORAZIONE FINIRÀ ACAM …: QUI
2)      FAR INCORPORARE ACAM PER “ENTRARE NELLA STANZA DEI BOTTONI”: QUI
3)      ACAM/IREN … PERDERE TEMPO NELLA FRETTA DI DECIDERE: QUI
4)      AGGREGAZIONE ACAM/IREN: GARANZIE REALI O ASTRATTE?: QUI
5)      ACAM/IREN … PER FAVORE, NON DALLA PADELLA ALLA BRACE …: QUI
6) ACAM/IREN: NOTIZIE E PAURE FASULLE SULLA MANCANZA DI ALTERNATIVE: QUI
 
 
 


 
 

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