domenica 26 febbraio 2017

ACAM/IREN … PER FAVORE, NON DALLA PADELLA ALLA BRACE … (parte quinta)

La delibera con cui nei prossimi giorni i vari organi consiliari dei Comuni soci di Acam decideranno sulla incorporazione delle società del Gruppo con un soggetto “industriale” più grande stabilisce alcuni elementi di carattere industriale che saranno contenuti nell’avviso pubblico per individuare il soggetto incorporante.
Preliminarmente viene stabilito il principio che si dovrà valutare, in via prevalente rispetto alla offerta economica sul valore base di 58 milioni, la capacità dell’operatore di raggiungere gli obiettivi  indicati nella parte “ottimizzata” del Piano Industriale del Gruppo Acam (allegato alla delibera), oltre a “garantire capacità di diversificazione e sviluppo delle attività e servizi strumentali, valorizzando le competenze oggi presenti nel Gruppo ACAM”.
Questo aspetto è assai importante, poiché non si tratta solo di mettere la parola “fine” alla storia di Acam, ma di comprendere come il nuovo soggetto incorporante sarà in grado di svolgere (possibilmente in meglio) le attuali funzioni di Acam.

mercoledì 22 febbraio 2017

AGGREGAZIONE ACAM/IREN: GARANZIE REALI O ASTRATTE? (parte quarta)

La delibera con cui nei prossimi giorni i vari organi consiliari dei Comuni soci di Acam decideranno sulla “prospettiva di aggregazione” stabilisce alcune garanzie da inserire nell’avviso pubblico al fine di selezionare un operatore economico in grado di incorporare il Gruppo Acam.

Garanzie verso i lavoratori di ACAM. La delibera prevede di richiedere al “soggetto incorporante” di impegnarsi per un periodo di tempo ben determinato (massimo 5 anni) verso i lavoratori di Acam per: a) mantenere “gli attuali livelli occupazionali ed il completo superamento delle condizioni di esubero e connesse modalità di demansionamento mediante la destinazione a servizi operativi come oggi previsti nel piano di riassetto del Gruppo ACAM ai sensi dell’articolo 182 – bis della Legge Fallimentare”; b) “Il mantenimento dei vigenti CCNL e accordi sindacali di secondo livello in atto nelle società del Gruppo ACAM, salvo ipotesi migliorative da concordare con le OO.SS. rappresentative”; c) “La dimensione territoriale a livello provinciale per tutto il personale non direttamente impiegato in attività operative, per un congruo periodo e comunque non inferiore a cinque anni”.

domenica 19 febbraio 2017

ACAM/IREN … PERDERE TEMPO NELLA FRETTA DI DECIDERE (parte terza)

La delibera con cui nei prossimi giorni i vari organi consiliari dei Comuni soci di Acam decideranno sull’incorporazione delle sue società, stabilisce alcune caratteristiche che deve avere il soggetto “industriale” più grande che potrà incorporarle.
Queste caratteristiche riguardano, da una parte, la sua composizione sociale (“La maggioranza degli enti pubblici soci nel capitale sociale”), dall’altra, alcuni requisiti dimensionali (“Gestire i Servizi del ciclo integrato dei rifiuti e idrico integrato in almeno un ambito con 200 mila abitanti; Avere ricavi per cessioni e prestazioni di servizio rispettivamente per il servizio idrico integrato e ciclo integrato dei rifiuti pari almeno a 1,5 volte il valore medio negli ultimi tre bilanci di esercizio approvati rispettivamente da ACAM Acque ed ACAM Ambiente; Avere un Patrimonio netto di Gruppo almeno pari a 2 volte quello del Gruppo ACAM al 31/12/2015 come da bilancio approvato; Avere un rapporto tra Posizione Finanziaria Netta e Margine Operativo Lordo inferiore a 4,7 volte (dato Gruppo ACAM al 31/12/2015)”).

mercoledì 15 febbraio 2017

FAR INCORPORARE ACAM PER “ENTRARE NELLA STANZA DEI BOTTONI” (parte seconda)

Dopo aver esaminato la documentazione e l’impostazione della delibera, con cui nei prossimi giorni i vari organi consiliari dei Comuni soci di Acam decideranno sulla “prospettiva di aggregazione” (cioè della “fusione per incorporazione” delle società del Gruppo con un soggetto “industriale” più grande), occorre ora entrare nel merito della proposta stessa e iniziare a ragionare sul significato e sulle conseguenze di questa “incorporazione”, poiché non si tratta solo di mettere la parola “fine” alla storia di Acam, ma di comprendere se e come il nuovo soggetto incorporante sarà in grado di svolgere (possibilmente in meglio) le attuali funzioni svolte da Acam.
Incorporazione e non cessione. La delibera in oggetto è impostata sulla base di un presupposto (assunto a prescindere) inerente la volontà di non procedere con ulteriori dismissioni di assets e/o di quote societarie: “Rimane quindi ferma l’intenzione di non procedere a semplici cessioni e dismissioni di partecipazioni, bensì di garantire l’evoluzione del Gruppo ACAM in un soggetto di dimensioni e caratteristiche sia economiche che industriali superiori ed in grado di supportare la realizzazione di quanto previsto nel “Piano ottimizzato”.

domenica 12 febbraio 2017

CON LA FUSIONE PER INCORPORAZIONE FINIRÀ ACAM … (prima parte)

Prossimamente i vari Consigli Comunali dei Comuni soci di Acam saranno chiamati a deliberare in merito a una “prospettiva di aggregazione”, cioè alla fusione per incorporazione delle società del Gruppo con un soggetto “industriale” più grande; in poche parole si deve decidere di mettere la parola “fine” alla storia di Acam attraverso la sua liquefazione in altra Azienda.  
Si tratta di un “passaggio” importantissimo, poiché nel bene o nel male Acam ha seguito l’evolversi economico dell’intera Provincia e ne ha segnato la sua evoluzione; il Gruppo Acam si è formalmente costituito nei primi anni 2000 attraverso la trasformazione prima in società per azioni e poi in holding, ma la sua storia è più remota, potendosi rintracciare i suoi antefatti all’inizio del novecento.