lunedì 30 maggio 2016

(CONTRO)RIFORMA COSTITUZIONALE: RAFFORZAMENTO DELL’ESECUTIVO E PREMIERATO FORTE (quarta parte)

La riforma costituzionale che verrà sottoposta a Referendum non è esplicitamente preordinata a modificare la forma di governo parlamentare vigente, ma si prefigge obiettivi di sostanziale rafforzamento del potere esecutivo e della stabilità di governo, grazie soprattutto a due elementi: a) la fiducia monocamerale e b) una corsia preferenziale. Esaminiamole con attenzione.
a)                  La titolarità del rapporto fiduciario col Governo è attribuita alla sola Camera (fiducia monocamerale, cioè con la piena esclusione del Senato), con deputati eletti da una legge elettorale maggioritaria (Italicum) che assicura una maggioranza del 55%.

domenica 22 maggio 2016

(CONTRO)RIFORMA COSTITUZIONALE: IL RIDIMENSIONAMENTO DELLE AUTONOMIE LOCALI E UNA DERIVA NEOCENTRALISTA (terza parte)

La riforma Costituzionale 2016 prevede, da una parte, l’istituzione di un Senato che “rappresenta le istituzioni territoriali ed esercita funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica”; dall’altra, procede ad una nuova modifica del Titolo V della Costituzione (articoli dal 114 al 133), cioè di quella parte della Costituzione dedicata a “le Regioni, le Città metropolitane e i Comuni” definiti “enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione”; l’insieme di questi due punti farebbe pensare a una omogenea riforma del regionalismo, ma non è vero … cerchiamo di ragionarci sopra per dimostrarlo con opportune argomentazioni.

sabato 14 maggio 2016

CONTRO-RIFORMA COSTITUZIONALE: UN SENATO DI “DESIGNATI” … UN GOVERNO “PIGLIATTUTTO” (seconda parte)

Nel precedente post abbiamo esaminato le incongruenze della riforma del nuovo Senato, mettendo in risalto come l’abolizione della elezione diretta sia in contrasto con il permanere di una articolata funzione legislativa del Senato stesso; il problema vero sono le competenze rapportate al tipo di elezione e in tal senso è esagerata anche la previsione dell’immunità.
Ora approfondiamo altri aspetti: la composizione e le modalità di designazione dei senatori.
Il futuro Senato sarà composto da consiglieri regionali e da sindaci designati dai rispettivi organi regionali: * 74 saranno consiglieri regionali eletti dai Consigli regionali di appartenenza; * 21 saranno sindaci eletti dai Consigli regionali, nella misura di uno per ciascuno, fra tutti i sindaci dei comuni della Regione.

mercoledì 4 maggio 2016

IL NUOVO SENATO: UNA (CONTRO)RIFORMA CONFUSA E POCO INCISIVA (prima parte)

L’analisi della riforma costituzionale (definitivamente approvata nell’aprile 2016 e oggetto del referendum) ha un titolo: “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, …”; è un titolo accattivante che verrà riportato nella scheda referendaria; è un titolo che ammicca alla protesta diffusa contro le lentezze parlamentari e i costi della politica; un titolo che potrà dare agli elettori una certa indicazione, non interamente scevra da considerazioni di tipo populistico.