Il
miglioramento finanziario si denota anche dalla crescita del "patrimonio netto" a
223,5 €/milioni (+6,2 €/milioni rispetto al 2020),
risultato derivante da un incremento della voce “finanziamento per investimenti” (+3,9 €/milioni rispetto al 2020) e alla riduzione della voce “perdita degli anni precedenti” che si è attestata sostanzialmente a 1,3 €/milioni
(era 42,3 €/milioni nel 2012).
Questi risultati
sono dovuti sia ad una più attenta gestione aziendale, sia (in gran parte) alla
gestione della “pandemia”: “Gli effetti pandemici dovuti al nuovo coronavirus Sars-Cov-2 che hanno
provocato nel 2020 un emergenza sanitaria senza precedenti, hanno naturalmente
impattato in maniera significativa sulla struttura e la dinamica dei costi
delle aziende sanitarie anche sull’anno 2021. La gestione economica dell’Asl n.5 nel
2021 è stata condizionata dai costi sostenuti per fronteggiare la pandemia da
Sars-Cov-2 per oltre 20 milioni di Euro”.
Infatti, se la
gestione straordinaria della pandemia ha sicuramente generato un incremento dei
costi e una profonda riorganizzazione aziendale, ha però comportato una più
efficace remunerazione dei propri servizi offerti, grazie a criteri di riparto
del finanziamento a favore degli enti ospedalieri: “L’incremento dei costi generato dall’emergenza è stato finanziato come
nel 2020 attraverso due distinti silos di risorse: aumenti al Fondo ordinario
del Servizio Sanitario Nazionale e specifici finanziamenti per l’emergenza. I
diversi silos non hanno logiche e metriche di finanziamento omogenee: il Fondo
Sanitario è allocato per quota capitaria
pesata con un criterio di attribuzione ex ante rispetto al momento della
spesa mentre i contributi Covid si distribuiscono con logiche di rimborso a piè di lista degli input
acquisiti, rendicontati ex post rispetto all’esborso”.
I "ricavi complessivi" registrati nel 2021 sono stati € 436.678.474 (inferiore ai 438,6 €/milioni del 2020, ma superiore ai 430,9 €/milioni del 2019), mentre i "costi complessivi" sono stati € 428.933.233 (inferiori sia ai 429,4 €/milioni del 2020 che ai 430,3 €/milioni del 2019), calo dovuto principalmente alla: “significativa riduzione dei costi per l’acquisto di servizi sanitari e degli accantonamenti, che hanno compensato l’aumento dei costi per l’acquisto di beni sanitari e di servizi non sanitari”.
Come già era accaduto
nel 2020, anche nel 2021 va segnalata una contrazione significativa nella spesa
“degli acquisti di servizi sanitari per
assistenza ospedaliera nelle voci di mobilità
passiva ospedaliera sia extra - regionale per € 10.850.270 (-30,5%) che infra – regionale per € 991.080 (-8,9%) mentre ulteriori riduzioni di spesa si sono realizzate negli
accantonamenti per € 3.323.458 (-33,6%) e negli acquisti di
prestazioni socio-sanitarie a rilevanza sanitaria per € 2.135.809 (-14,2%)”.
Un’altra contrazione di spesa riguarda la "farmaceutica convenzionata": “Il dato sulla farmaceutica convenzionata è particolarmente significativo se si considera che a seguito delle azioni intraprese, quali il monitoraggio delle prescrizioni, redazione e manutenzioni prontuari terapeutici, sviluppo della distribuzione diretta, l’ASL n. 5 ha visto negli ultimi anni un recupero di efficienza sia in termini assoluti (da € 55.354.686 liquidati alle farmacie nel 2004 ad € 25.804.854 nel 2021), che in termini di spesa pro-capite”.
Occorre evidenziare come siano sostanzialmente due le categorie di costi
più importanti:
a) a) la spesa per il
personale: nel 2021 ammonta a 115,3 €/milioni sostanzialmente pari a quella
sostenuta nel 2020, con un’incidenza sui costi di produzione pari al 26,89%; la media del periodo 2008-2021
è di 114,1 €/milioni e, dunque, il costo del personale ha subito un leggero
incremento, nonostante la riduzione quantitativa di dipendenti rispetto ai 2.195 occupati del 2014; per la
precisione nel 2020 i dipendenti erano 2.136
(-54 unità), ma nel 2021 sono saliti
a 2.171 (-19 unità rispetto al 2014).
b) b) l’acquisto di beni e
servizi di terzi: nel 2021 queste diverse voci ammontano a € 293,2 €/milioni in aumento rispetto ai 291,2 €/milioni del 2020, ma in riduzione rispetto ai 299,6 €/milioni del 2018, con un’incidenza
sui costi di produzione pari al 68,38%;
la media del periodo 2008-2021 è di 290,9
€/milioni; nel periodo 2008-18 l’incremento di questi costi è sempre stato costante, mentre negli anni 2019-20 si
è registrata una consistente riduzione.
Queste due voci rappresentano una quota superiore al 90% dei costi di produzione, ma mentre la spesa del personale è sostanzialmente “sotto controllo” (anche a causa della costante riduzione del personale), quella riguardante l’acquisto di beni e servizi da terzi ha registrato un costante incremento anche se negli ultimi anni la crescita è stata contenuta; in questa inversione di tendenza incidono sia alcuni provvedimenti assunti (come ad esempio la centralizzazione degli acquisti), ma soprattutto le conseguenze della pandemia.
c) Tutti gli altri costi di tipo gestionale nel 2021 ammontano a 20,3 €/milioni (in calo rispetto ai 22,9
€/milioni del 2020) e incidono per il 4,74%,
in netto calo rispetto ai 35,2 €/milioni del 2008 (con un’incidenza dell’8,26% sui costi di produzione).
L’andamento della gestione socio-sanitaria caratteristica (cioè la
differenza tra ricavi e costi operativi) ha nel 2021 raggiunto la somma di 7,7 €/milioni (in riduzione rispetto ai
9,2 €/milioni del 2020 e ai 8,6 €/milioni del 2019).
La gestione finanziaria nel 2021 è stata negativa solo per € -131.338 derivante dagli oneri e interessi passivi pagati, mentre la gestione straordinaria è stata positiva per € 1.105.741; le imposte pagate sono invece sostanzialmente stabili, ammontando a 8,7 €/milioni; il rendiconto 2021 ha, quindi, generato un utile di € 2.705, inferiore a € 1.027.559 del 2020, ma superiore alla perdita di -6,0 €/milioni del 2019, permettendo così di ridurre il disavanzo pregresso.
In conclusione. A differenza degli anni precedenti, nel 2020 e nel 2021 l’ASL5 ha conseguito maggiori ricavi per lo svolgimento della propria attività tipica e ha conseguito alcune significative riduzioni di spesa, permettendogli di riportare in attivo il proprio bilancio.
La pandemia ha sicuramento avuto un ruolo importante in questo cambio di direzione; sicuramente ha determinato la necessità di attuare una profonda revisione dell’organizzazione aziendale sia ospedaliera che territoriale e dei sottostanti processi relativi, tali da richiedere la riconversione delle attività: “In prima istanza ci si è concentrati sul potenziamento della risposta ospedaliera attraverso l’incremento di disponibilità di posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva e lo sdoppiamento dei percorsi fra pazienti Covid e non attraverso la definizione di spazi e posti letto dedicati, contestualmente sul territorio sono state formate apposite equipe con il compito di garantire l’assistenza dei pazienti presso il proprio domicilio e la sorveglianza attiva dei casi Covid 19 anche attraverso un nuovo assetto organizzativo capace di garantire un raccordo strutturato e stringente fra i protagonisti delle cure primarie e quelli delle cure specialistiche ed ospedaliere. Conseguentemente sì è proceduto al reclutamento di nuovo personale sanitario, anche attraverso procedure straordinarie poste in essere per garantire la gestione di pazienti, il tracciamento dei positivi nonché per avviare e gestire la campagna vaccinale”.
Se dunque la
pandemia ha avuto un ruolo determinante nell’andamento dei bilanci 2020-21, resta
ancora molta strada da fare soprattutto per razionalizzare e riqualificare la spesa sanitaria per tendere a “fare di più con
minori risorse”, anche se in
questi ultimi anni sono stati avviati controlli e monitoraggi che hanno
impedito alla spesa di crescere in misura sproporzionata.
Per vedere gli altri post sul sistema sanitario Ligure e Spezzino:
Post sull’ASL5 Spezzino:
1) ASL5 SPEZZINO: UNA “FATICOSA” SPESA SANITARIA: QUI
2) ASL5 SPEZZINO: UNA “FUGA” PROBLEMATICA …: QUI
3) ASL5 SPEZZINO: INVERSIONE DI TENDENZA?: QUI
4) ASL5 SPEZZINO: UN PREOCCUPANTE CALO DI PERSONALE: QUI
Per vedere gli altri post sul sistema sanitario Ligure e Spezzino:
1) SANITÀ LIGURIA: LAVORI IN CORSO … : QUI
2) SANITÀ: L’ ORGANIZZAZIONE DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
3) SANITÀ: LE RISORSE UMANE DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
4) SANITÀ: IL RENDICONTO ECONOMICO DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
5) SANITÀ: LE RISORSE PATRIMONIALI DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
6) SANITÀ: ASPETTI E PROBLEMI DELL’ASSISTENZA OSPEDALIERA: QUI
7) SANITÀ: ALCUNE PROBLEMATICHE DELL’ASSISTENZA TERRITORIALE NELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
8) IL DISTRETTO SOCIOSANITARIO: PROBLEMI E PROSPETTIVE: QUI
9) L’ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA TERRITORALE: ALCUNI PROBLEMI DI SVILUPPO: QUI
10) GLI AMBITI TERRITORIALI SOCIALI: PROBLEMI E PROSPETTIVE: QUI
11) DISTRETTO SOCIOSANITARIO: IL POLIAMBULATORIO “A. SEPPILLI”: QUI
Per vedere gli altri post sulla riforma sanitaria Ligure:
1) RIFLESSIONI SUL PIANO SOCIOSANITARIO REGIONALE 2017-19: QUI
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