sabato 1 febbraio 2020

IL GIOCO D’AZZARDO NELLO SPEZZINO (seconda parte)

Il gioco d’azzardo legale in Italia ha avuto nell’ultimo decennio un accentuato sviluppo, registrando nel 2018 una raccolta complessiva di 106,8 €/miliardi, in aumento di 72,1 €/miliardi (+207,75%) rispetto al 2006, a conferma di un giro d’affari in dodici anni più che raddoppiato, nonostante che in questi stessi anni si sia manifestata una estesa crisi economica e finanziaria, testimoniando così come molti italiani non abbiano mai rinunciato al gioco e alle scommesse.
L’espansione del mercato del gioco d’azzardo è generalizzata su tutto il territorio nazionale, ma non in modo uniforme, poiché in alcune zone questo sviluppo è più accentuato rispetto ad altre; in tal senso risulta utile esaminare l’articolazione territoriale di questa attività nella Provincia di La Spezia.
Nello spezzino l’ammontare complessivo della raccolta (cioè l’ammontare delle giocate) nel 2018 è stata pari a 285,0 €/milioni, in aumento rispetto al 2017 di 8,4  €/milioni (+2,94%), pari a € 1.281,84 a residente e a € 2.742,94 per ogni famiglia spezzina; le vincite distribuite sono state pari a 222,6 €/milioni con un rapporto vincite/giocate (il payout) del 78,10%; la spesa complessiva (la differenza tra raccolta/vincite, cioè quanto hanno effettivamente speso/perso i giocatori) sostenuta dagli spezzini è stata di 65,0 €/milioni; questa spesa è stata poi ripartita in 36,1 €/milioni andati all’erario (cioè quanto ci ha guadagnato lo Stato) e in 28,9 €/milioni andati ai “gestori privati” (è il fatturato del settore).
Se si esaminano però i dati relativi a ciascun comune si possono osservare alcune peculiarità:
1)   La raccolta si concentra soprattutto nei due comuni più importanti e popolati:
-          La Spezia e Sarzana rappresentano il 52,53% del totale dei residenti provinciali e il 52,24% delle famiglie spezzine, ma le strutture del gioco d’azzardo presenti nel territorio di questi due Comuni raccolgono il 78,40% del totale delle giocate provinciali pari a 223,5 €/milioni.
-          A La Spezia il gioco d’azzardo ha raccolto nel 2018 quasi 168,5 €/milioni (nel 2017 erano 160,0 €/milioni), pari a € 1.807,13 per ogni residente e a € 3.833,72 per ogni famiglia.
-          A Sarzana la raccolta nel 2018 è di 55,0 €/milioni (erano 53,6 €/milioni nel 2017), pari a € 2.488,64 a residente e a € 5.318,46 per ogni famiglia;
-          Dunque, i sarzanesi giocano di più degli spezzini, ma entrambi “scommettono” di più rispetto a tutti gli altri, poiché i valori registrati in questi due Comuni sono nettamente superiori in confronto a quelli medi della provincia, ma anche rispetto alle medie regionali (pari € 1.205,61 a residente e € 2.428,14 per ogni famiglia ) e nazionali (pari € 1.249,60 a residente e € 2.891,95 per ogni famiglia).
2)   Ci sono alcuni Comuni dove non sono state rilevate alcun tipo di giocate (Framura, Pignone e Vernazza) e altri dove si gioca molto meno rispetto alla media provinciale, regionale e nazionale; infatti, nei Comuni della Val di Vara la raccolta è pari a 16,2 €/milioni (pari € 543,49 a residente e € 1.140,78 per ogni famiglia) e nell’area della Riviera le giocate ammontano a 8,1 €/milioni (pari € 680,70 a residente e € 1.295,85 per ogni famiglia).
3)   Nella Val di Magra la raccolta è pari a 86,6 €/milioni, pari a € 1.220,48 per ogni residente e a € 2.706,01 per ogni famiglia, sono valori inferiori alla media provinciale e nazionale e leggermente superiori a quella regionale; la presenza di Sarzana altera le medie dell’area, poiché detiene il primato del gioco d’azzardo a livello provinciale; l’incidenza degli altri Comuni è più bassa: ad Ameglia in ogni famiglia si destina al gioco d’azzardo € 921,51, ad Arcola € 1.250,54, a Castelnuovo M. € 1.382,88, a Luni € 1.818,72, a S. Stefano M. € 1.542,04, a Vezzano L. € 1.710,50.   
4)   Nell’area del Golfo la raccolta è di 174,1 €/milioni, pari a € 1.630,30 per ogni residente e a € 3.385,98 per ogni famiglia, sono valori superiori rispetto alla media provinciale, regionale e nazionale; la presenza di La Spezia altera le medie dell’area, poiché detiene il primato del gioco d’azzardo a livello provinciale in termini assoluti, ma il secondo posto dopo Sarzana rispetto ai valori pro-capite e per ogni famiglia; l’incidenza degli altri Comuni è più bassa: a Lerici in ogni famiglia si destina al gioco d’azzardo € 649,47, mentre in Portovenere € 1.048,12.
Questa articolazione territoriale della raccolta legata al gioco d’azzardo è probabilmente condizionata dalla maggiore presenza in La Spezia e Sarzana delle “strutture fisiche” legate a questa attività ed è favorita dal convergere in queste due città dei residenti degli altri Comuni limitrofi sia per motivi lavorativi, sia per la presenza dei più importanti uffici ed enti pubblici provinciali, che per l'esistenza delle maggiori attrazioni ricreative.
Per esempio, prendendo i dati pubblicati sulla piattaforma GEDI (relativi alle sole giocate nelle slot machine), nel 2016 a La Spezia erano presenti 842 apparecchi (9 apparecchi per 1000 abitanti), di cui 715 AWP (“New Slot” accettano solo monete e sono presenti anche in bar e tabaccherie) e 127 VLT (Videolottery accettano anche banconote, sono presenti in locali dedicati e consentono giocate e vincite più alte) che raccoglievano rispettivamente 55,7 €/milioni e 60,5 €/milioni per un totale di 116,28 €/milioni; in media ogni spezzino spendeva € 595 nelle AWP e € 646 nelle VLT per un totale di € 1.241; rispetto ai dati del 2015 si registra un incremento del +2,9% per AWP e del +2,4% per VLT, mentre l’ammontare delle giocate è del +1,9%.
Invece, nel 2016 a Sarzana erano presenti 262 apparecchi (11,9 apparecchi per 1000 abitanti), di cui 197 AWP e 65 VLT che raccoglievano rispettivamente 55,7 €/milioni e 60,5 €/milioni per un totale di 116,28 €/milioni; in media ogni sarzanese spendeva € 770 nelle AWP e € 1.396 nelle VLT per un totale di € 2.165; rispetto ai dati del 2015 si registra un decremento del -1,5% per AWP e del +10,2% per VLT, mentre l’ammontare delle giocate era del +7,6%.
Certamente, lo sviluppo del gioco d’azzardo on line determinerà nei prossimi anni una significativa riduzione dell’incidenza delle strutture territoriali e, quindi, verranno ridimensionate le differenze tra ciascun Comune, lasciando inalterate però le problematiche legate a questa evidente diffusione della speranza di arricchimento riposta nell’azzardo 
Non vi sono ancora specifiche analisi sulle caratteristiche, sulla composizione e articolazione del settore a livello territoriale, né ricerche sociologiche sui “giocatori”; conseguentemente i dati sono ancora incerti, scarsamente confrontabili e in continuo aggiornamento; sarebbe invece opportuno sviluppare la conoscenza di questo settore che oramai è diventato assai importante e evidenzia tassi di crescita significativi e costanti.
In conclusione.
L’analisi dei pochi dati a disposizione per il livello territoriale della Provincia spezzina dimostra come la diffusione del gioco d’azzardo abbia raggiunto quasi tutti i Comuni, ma con una accentuata concentrazione nei due Comuni di La Spezia e Sarzana e una marcata articolazione  nelle quattro principali aree omogenee esaminate.
Questi dati, comunque, confermano il notevole sviluppo registrato dal gioco d’azzardo sia come fenomeno economico, che per l’importanza sociale dato l’elevato numero di utenti, senza dimenticare la dimensione sanitaria per la problematica legata al diffondersi di fenomeni di ludopatia (una forma complessa di dipendenza emotiva, affettiva, economica e relazionale legata a queste macchine/gioco).
Nello spezzino si parla poco di queste problematiche; l’apparato politico e amministrativo è assente e non vi sono omogenee ed efficaci politiche territoriali volte a regolamentare la presenza delle strutture e a contrastare sia gli effetti dannosi dell’azzardo (condotte patologiche e patogene), che la diffusione di attività illegali e le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel territorio.
Manca soprattutto una adeguata “preparazione culturale”, specie nella scuola, poiché non solo occorre sviluppare nei giovani gli aspetti di sano intrattenimento e di gioco consapevole e responsabile, ma occorre soprattutto contrastare la falsa speranza di una felicità mediante il conseguimento di una ricchezza di facile realizzazione, senza alcun impegno e senza dover ricorrere alle proprie capacità.
Del resto, manca troppo spesso “il lavoro” e, quindi, stenta ad affermarsi un etica del “lavoro” che lascia troppo spazio alla ricerca della "fortuna", poiché “Il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno”(Voltaire).

Euro Mazzi
 

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