Tra
le varie tematiche oggetto delle vivaci
polemiche innescate dalla proposta della società Re.Cos. Spa di realizzare un “Polo Integrato per il trattamento rifiuti,
di interesse pubblico, in un’area localizzata a Saliceti” vi è l’idoneità
del biodigestore anaerobico a
chiudere il “ciclo dei rifiuti”.
Da
parte della società Re.Cos. ne viene
dichiarata l’idoneità dell’impianto, costituendo un esempio di “economia circolare” (dichiarazione
del 30/8/2019); da parte degli oppositori a questo progetto si
evidenziano, al contrario, oltre a una più generale contestazione riguardante
la tipologia dell’impianto, anche la sua inutilità: “Perché l’anaerobico non è utile per la salute umana né animale, perché
impoverisce i terreni, perché non chiude
il ciclo dei rifiuti” (memoria del “Comitato No Biodigestore Saliceti”
del 17/7/2019).
Anche in questo caso ci troviamo di
fronte a tesi opposte e categoriche e, allora, è utile verificare alcuni aspetti (tralasciando quelli già
trattati in precedenti post a cui si rimanda).