Il
gioco d’azzardo
legale in Italia ha avuto nell’ultimo decennio un accentuato sviluppo, registrando
nel 2018 una raccolta complessiva di
106,8 €/miliardi, in aumento di ben 5,0 €/miliardi rispetto
al 2017 (+ 5,01%), ma se viene fatto
un confronto con il risultato di 34,7
€/miliardi del 2006 l’incremento è stato di ben 72,1 €/miliardi (+207,75%)
a conferma di un giro
d’affari in dodici anni più che raddoppiato.
L’entità
di questa raccolta può essere
maggiormente considerata attraverso un confronto con il PIL italiano: nel 2018
il PIL si attestava a 1.853,87
€/miliardi, mentre la raccolta per
il gioco
d’azzardo a 106,85 €/miliardi, con un
rapporto pari al 5,76% (nel 2017
tale rapporto era 5,65%); la raccolta italiana si colloca al primo posto in Europa e tra
i primi cinque Paesi al mondo in cui si gioca di più.
Inoltre,
i costanti incrementi della raccolta complessiva
evidenziano come, nonostante la crisi, molti italiani non abbiano mai rinunciato
al gioco e alle scommesse; in relazione alla “speranza di vincere” (una
delle principali motivazioni a spingere verso il “gioco”) va ricordato come
nel 2018 le vincite abbiano superato
quota 87,8 €/miliardi e il payout
(cioè la percentuale della raccolta
che in media viene restituita ai giocatori sotto forma di vincita/premio) si sia attestato al 82,25%.