I
Servizi Sanitari
Territoriali (SST) sono la sede primaria dell’assistenza e del
controllo dei bisogni di salute dei cittadini, in particolare di quelli più “fragili”:
anziani, disabili, minori e persone con problemi ricorrenti di assistenza (dai
malati oncologici ai portatori di patologie croniche, etc.); sono dislocati su
tutto il territorio della provincia e sono organizzati in 4 macro-aree di
intervento: Cure Primarie e Attività
Distrettuali; Prevenzione, Salute Mentale e Sert e Farmaceutico (gli ultimi due con anche valenza
ospedaliera) e su tre Distretti per
l’erogazione dei servizi sociali e dei servizi sanitari su tutto il territorio.
L’Asl5 opera mediante presidi a gestione diretta e strutture convenzionate (per la tipologia di strutture e il tipo di assistenza erogata vedere la tabella n. 1). I presidi a gestione diretta sono: n. 3 centri di riabilitazione per complessivi 60 posti semi-residenziali; i posti letto per l’assistenza agli anziani sono 60 residenziali; quella per i disabili fisici sono 60 posti in strutture semiresidenziali. Le strutture convenzionate sono: 6 centri di riabilitazione per complessivi 103 posti letto residenziali e 47 posti semi-residenziali.
Relativamente
alla medicina generale, l’azienda
opera mediante 177 medici di base,
che assistono complessivamente una popolazione pari a 188.272 (numero di
assistiti da anagrafe sanitaria), e 23
pediatri di libera scelta che assistono complessivamente una popolazione
pari a 22.096 unità.
I DIPARTIMENTI
SST
-
Il
Dipartimento delle Cure Primarie ed
Attività Distrettuali: - promuove ed agevola lo sviluppo delle attività territoriali
e l’integrazione tra le attività territoriali e quelle ospedaliere anche al
fine di garantire la continuità delle cure; - provvede al governo clinico del
territorio e alla qualità delle prestazioni, al coordinamento amministrativo e gestionale
delle attività di rilevanza sovra distrettuale, anche attraverso una
articolazione in aree; - mantiene i collegamenti con il Dipartimento di
Prevenzione e l’integrazione operativa con il Dipartimento di Salute Mentale e
Sert; coordina e gestisce i tre Distretti, le Strutture Degenziali non
ospedaliere a gestione diretta, la Neuropsichiatria Infantile, la gestione
delle convenzioni, la Gestione della Residenzialità, le Cure palliative, il Centro
antidiabetico.
-
Il
Dipartimento di Salute Mentale è
l’organizzazione aziendale che eroga prestazioni finalizzate alla prevenzione,
diagnosi, cura e riabilitazione del disagio psichico, del disturbo mentale, e
dei disturbi da uso/abuso di sostanze psicoattive. Il dipartimento Salute
Mentale è articolato in quattro Strutture Complesse e due Strutture Semplici
Dipartimentali: - s.c. Assistenza psichiatrica e Sert distretto 19; - s.c. Assistenza
psichiatrica e Sert distretto 18; - s.c. S.P.D.C. (struttura ospedaliera); - s.c.
Psicologia; - s.s.d. Assistenza psichiatrica e Sert distretto 17; - s.s.d. Strutture
intermedie; - s.s.d. Assistenza penitenziaria.
-
Il
Dipartimento di prevenzione è
predisposto alla tutela della salute collettiva, con particolare attenzione ai rischi
presenti negli ambienti di vita e di lavoro, persegue in particolare obiettivi
di promozione della salute, prevenzione delle malattie e miglioramento della
qualità della vita; è costituito da: - s.c. Igiene e Sanità Pubblica; - s.c. Prevenzione
e Sicurezza negli ambienti di lavoro; - s.c. Igiene degli alimenti e
Nutrizione; - s.c. Igiene della Produzione, Trasformazione,
Commercializzazione, Conservazione e Trasporto di Alimenti di origine animale e
loro derivati; - s.c. Sanità Animale; - s.c. Attività giuridico-amministrative
del DP e Trasparenza dei processi amministrativi; - s.s.d. Medicina Legale; - s.s.d.
di Epidemiologia e Promozione della Salute.
-
La
Farmaceutica territoriale si occupa,
su richiesta di un medico, della gestione della distribuzione diretta dei
prodotti della farmaceutica integrativa agli assistiti residenti dei seguenti
presidi medici di farmaceutica integrativa: - Presidi per diabetici; - Stomie;
- Presidi per incontinenza a raccolta; - Presidi per medicazione; - Integratori
alimentari.
ASPETTI
GESTIONALI.
Per quanto sintetica e schematica, questa descrizione dei SST ne evidenzia la complessità e
l’articolazione organizzativa per far fronte ai molteplici bisogni di salute di
ogni singolo cittadino; a questo fine occorre tener presente come non sia
sufficiente la semplice disponibilità di risorse, in quanto necessita una offerta
di servizi sanitari: a) adeguata per tempo, luogo e caratteristiche alla natura
di ogni singolo bisogno; b) la loro sussistenza contemporanea; c) la loro
disponibilità al momento della richiesta avanzata dal singolo utente (cioè sono
servizi non “immagazzinabili”); d) la
loro “personalizzazione” (cioè sempre adatto alle particolari esigenze dell’utente),
data la forte differenziazione della domanda; e) la loro variabilità connessa anche
alla notevole autonomia clinica di ogni medico.
Per questi motivi è molto difficile rappresentare sinteticamente la molteplice e variegata attività annuale
dei vari SST e
in questo post si può solo dare qualche dato esemplificativo:
-
il
numero delle prestazioni specialistiche erogate dal dipartimento “Cure
Primarie” è stato nel 2015 di 1.837.048 e di 1.647.089 nel 2016 per un
importo lordo regionale rispettivamente di 9,4 e 8,7 €/milioni; i casi trattati
di assistenza domiciliare sono stati 3.399 nel 2015 e 3.616 nel 2016, con un
numero di accessi pari rispettivamente a 84.606 e 86.338; gli utenti presi in
carico presso un consultorio sono stati 6.633 nel 2015 e 7.434 nel 2016; gli utenti disabili assistiti sono stati 533
nel 2015 e 507 nel 2016 con un numero di prestazioni rispettivamente pari a 47.482
e a 42.048.
-
la
spesa “Farmaceutica territoriale” pro-capite è stata di € 187,8 nel
2015 e di € 186,45 nel 2016 e quella territoriale è stata di 41,1 € milioni nel
2015 e di 51,7 nel 2016; la spesa “Farmaceutica ospedaliera” è stata
di 25,9 €/milioni nel 2015 e di 29,3 €/milioni nel 2016; le segnalazioni di
sospette reazioni avverse per 100.000 abitanti sono state di 30,57 nel 2015 e
di 30,11 nel 2016. Da notare che l’aumento notevole di consumo di farmaci
ospedalieri è dovuto alla utilizzazione di nuovi farmaci anti epatite C, HIV e
farmaci oncologici.
-
il
numero delle prestazioni specialistiche erogate dal dipartimento “Salute
mentale e dipendenze” è stato nel 2015 di 7.245 e di 12.194 nel 2016
per un importo lordo regionale rispettivamente di € 105.453,62 e di 180.037,42;
-
il
totale dei dati di attività del dipartimento “Prevenzione” è di 1.788
casi nel 2015 e di 2.536 nel 2016; il numero dosi di vaccino eseguite nel 2015
è stato di 63.629 e di 59.943 nel 2016.
-
il
dipartimento di “Medicina Legale” ha “trattato” nel 2016: 4.825 invalidi
civili, 3.782 handicap, 66 ciechi, 515 disabili, 2 sordi, 742 visite
domiciliari per minorazioni civili, 27 visite collegiali, 80 pareri legali,
1942 visite per patenti.
-
la
struttura “Prevenzione degli ambienti di lavoro” ha ispezionato 269
cantieri nel 2015 e 192 nel 2016; ha ispezionato 719 aziende nel 2015 e 544 nel
2016; ha elevato 119 verbali nel 2015 e 77 nel 2016; ha operato 2 sequestri nel
2015 e 3 nel 2016; ha svolto 87 inchieste per infortuni nel 2015 e 56 nel 2016;
ha rilasciato 129 pareri nel 2015 e 225 nel 2016.
-
la
struttura “Sanità animale” ha controllato 64 allevamenti nel 2015 e 57 nel
2016; ha svolto nel 2.834 pratiche di gestione nelle anagrafi zootecniche e
2.323 nel 2016; le varie attività connesse alla lotta al randagismo sono state
1.365 nel 2015 e 1370 nel 2016.
-
la
struttura “Igiene degli alimenti” ha svolto nel 2015 n. 799 ispezioni e
973 nel 2016; ha elevato 128 infrazioni igiene generali nel 2015 e 300 nel
2016; n. infrazioni HACCP 193 nel 2015 e 208 nel 2016; ha emesso 46
provvedimenti amministrativi e 6 notizie di reati nel 2015, mentre nel 2016
rispettivamente 188 e 13; ha controllato 209 macelli nel 2015 e 242 nel 2016.
Alcune osservazioni. Un nuovo modello organizzativo, non più centrato unicamente sull’ospedale, impone un SST maggiormente efficiente, poiché occorre che le risposte ai bisogni di salute non si esauriscano con il pronto soccorso, ma siano basate su vari punti di riferimento di maggiore prossimità sul territorio, promuovendo ambiti di cura il più vicino possibile all’habitat di vita del paziente, focalizzati su interventi preventivi ed efficaci o basati su prese in carico permanente dei pazienti, in modalità integrate con altri settori del welfare socio-sanitario.
Eppure,
mancano sia le analisi che un dibattito
reale che parta da queste analisi, invece che da sterili slogan ideologici;
occorre disporre di: a) una rilevazione quantitativa e qualitativa dei bisogni
del territorio di riferimento; b) un monitoraggio dei consumi in essere; c) una
valutazione delle priorità implicitamente costruite nel tempo; d) una analisi
degli scostamenti tra bisogni e consumi. Le analisi su questi aspetti sono
elementi fondamentali per elaborare proposte finalizzate a rendere efficienti i SST, poiché senza una conoscenza
precisa non si possono elaborare adeguate risposte programmatiche.
È
sempre difficile misurare l’efficacia dei servizi sanitari, ma è problematico
farlo per quelli territoriali, in quanto caratterizzati da una variegata e numerosa offerta e da una distanza strutturalmente
ampia e difficilmente colmabile tra, da una parte, i bisogni e la domanda esplicita avanzata dai cittadini, rispetto ad una offerta organizzata sulla base di risorse disponibili.
Inoltre,
i dati resi disponibili (per scarsità, disomogeneità e dispersione) sono spesso
poco utilizzabili ai fini di una
adeguata valutazione sul funzionamento dei SST; soprattutto manca un costante
aggiornamento dei pochi dati disponibili, impedendo così lo sviluppo di una seria attività di programmazione,
particolarmente necessaria proprio nel
momento in cui le organizzazioni sanitarie sono costantemente sottoposte a due
principali pressioni: 1) l’aumento della
domanda per quantità e qualità delle cure; 2) il contenimento della spesa
sanitaria che impone un utilizzo più efficiente delle risorse pubbliche
assegnate.
La
“coperta è corta” … ma qualsiasi intervento tendente ad un efficientamento allocativo non può prescindere dalla conoscenza precisa della realtà su cui
si deve intervenire nel senso di contenimento della spesa … specie se si tratta
della spesa sanitaria.
Il
“viaggio esplorativo” nella sanità ligure
continua …
Euro
Mazzi
PS: questo post fa parte di un ampio studio sul Sistema
Sanitario Ligure e Spezzino, un mondo “poco conosciuto”, nonostante
sia al centro del dibattito politico e risulti di fondamentale importanza per
assicurare la soddisfazione dei bisogni di salute dei propri assistiti.
2) SANITÀ: L’ ORGANIZZAZIONE DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
3) SANITÀ: LE RISORSE UMANE DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
4) SANITÀ: IL RENDICONTO ECONOMICO DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
5) SANITÀ: LE RISORSE PATRIMONIALI DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
6) SANITÀ: ASPETTI E PROBLEMI DELL’ASSISTENZA OSPEDALIERA: QUI
Altri post su questo argomento:
1) SPESA SANITARIA: IL CASO
DELL’AMPLIAMENTO DELLA CASA DELLA SALUTE DI SARZANA: QUI2) SPESA SANITARIA: LE PROSPETTIVE IMMOBILIARI NELL’AREA DELL’EX OSPEDALE VECCHIO DI SARZANA: QUI
3) SPESA SANITARIA: l’INTERVENTO DEI FONDI IMMOBILIARI NELL’OPERAZIONE EX OSPEDALE VECCHIO DI SARZANA: QUI
4) LA PRIMA CARTOLARIZZAZIONE DEI BENI DELLE ASL LIGURI: QUI
5) LA SECONDA CARTOLARIZZAZIONE DEI BENI DELLE ASL LIGURI: QUI
6) CARTOLARIZZAZIONE IMMOBILI REGIONALI: IL CASO ARTE GENOVA: QUI
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