Dopo
aver affrontato le problematiche riguardanti la spesa del personale, costituente il
più importante centro di costo della
spesa sanitaria (che negli ultimi anni ha registrato una generale diminuzione sia nelle dotazioni
organiche che nella sua spesa), bisogna ora riflettere sulle problematiche scaturenti
dall’analisi del rendiconto economico dell’Asl5
Spezzino.
Sul
lato dei ricavi,
il meccanismo di finanziamento prevede che la Regione attribuisca all’Asl una
quota di FSR (Fondo Sanitario
Regionale), tenendo conto della consistenza degli assistiti; nel periodo
2008-2016 tale quota è ammontata in
media a 374,3 €/milioni, con un
minimo di 326,3 €/milioni nel 2011 e un massimo di 395,3 €/milioni nel 2009,
attestandosi nel 2016 a € 393.241.951. La Regione e lo Stato erogano anche
altri contributi a vario titolo o con vincolo di destinazione per specifici
interventi, portando i ricavi da
contributi pubblici nel 2016 a 411,1 €/milioni pari al 94,30% dei ricavi
totali ammontanti nel 2016 a €
436.002.594.
Vi
sono poi i ricavi associati all’erogazione di servizi sanitari: a) quelli
derivanti dalla compartecipazione degli
utenti alla spesa sanitaria e dalle prestazioni erogate a pagamento che ammontano
nel 2016 a € 5.121.376 (con un
massimo di 5,7 €/milioni nel 2013); b) quelli per prestazioni effettuate a
favore di utenti di altre aziende
sanitarie della Regione o extra-Regione nonché dei ricavi relativi all’attività libero professionale dei medici che ammontano nel 2016 a 17,7
€/milioni (con un massimo di 20,5 €/milioni nel 2012).
Tutti
questi ricavi vengono impiegati per pagare sia i servizi e le prestazioni
sanitarie (funzione di erogazione diretta), che i soggetti terzi (funzione di
intermediazione istituzionale).
Sul
lato dei costi.
L’andamento dei costi nel periodo 2008-2016 evidenzia un trend altalenante non proprio in linea con gli obiettivi regionali
e nazionali di loro costante e progressiva diminuzione: fatto 100 il livello di
costi del 2008 (€ 426.234.620) l’indice diminuisce al suo minimo nel 2013 con 97,48% (€
413.373.592), ha un suo massimo nel 2010 con 103,95% (€443.059.082) e si
attesta nel 2016 a 100,06 (€ 426.475.018).
Se si entra nel dettaglio, si possono osservare sviluppi differenziati
nelle singole voci: alcune aumentano, altre diminuiscono o hanno un andamento
altalenante.
-
La
voce “Acquisto
di beni sanitari” ha un trend di crescita costante (nel periodo
2008-2016 +28,23%) passa da € 62.484.900 del 2015 a € 65.807.047 nel 2016.
L’Azienda così giustifica tale incremento nel 20616: “Il sensibile incremento di spesa è legato sia ad un ulteriore
ampliamento della distribuzione diretta sia all’aumento dei consumi
ospedalieri. I consumi ospedalieri
crescono di oltre € 1.200.000 per effetto combinato dell’incremento delle
terapie oncologiche (nel corso del 2016 è diventato operativo un secondo Day Hospital Oncologico a Sarzana) e
del crescente utilizzo dei nuovi farmaci ad alto costo antineoplastici ed
immunomodulatori. La spesa relativa alla distribuzione
diretta ricomprende anche i costi relativi alla distribuzione dei farmaci H
per il domicilio in aumento per oltre un milione di euro, e i costi relativi di
distribuzione dei nuovi farmaci per l’epatite C, in aumento per oltre €
700.000. Un ulteriore aumento dei costi per € 128.522 è da porre in relazione
all’incremento dei costi dei vaccini
per effetto dell’incremento delle vaccinazioni. Si rileva inoltre un incremento
della spesa per dispositivi medici
(+ 500.291). Il trend di aumento della spesa è comunque in linea con il dato
nazionale (…) Acquisto di beni non sanitari. In questa voce si rileva un
decremento dei costi per € 149.083 per effetto di un minor consumo di materiale economale”.
-
Risulta
in aumento anche la voce “Godimento di beni di terzi”
comprensiva dei costi relativi alle locazioni di beni immobili, canoni di
noleggio attrezzature, canoni di leasing che si attestano a complessivi €
7.028.717 in aumento rispetto
all’esercizio 2015 di € 227.934.
-
Risulta
altalenante la voce “Acquisti di servizi non sanitari”: nel 2016 si attesta a 40,5
€/milioni, in riduzione rispetto al
2015 per –2,6 € milioni, ma in aumento costante dal 2008 (+26.61%). La voce
comprende: 1) i servizi non sanitari
(lavanderia, mensa, pulizia, ecc.) in diminuzione; 2) i costi di consulenze, collaborazioni, interinale e altre
prestazioni, tutte in aumento; 3) la “formazione”
con costi sostanzialmente stabili a dimostrazione di un basso ricorso a
questa procedura.
-
In riduzione rispetto al
2008 (-4,44%) è la voce “Manutenzione e riparazione” dei
beni appartenenti al proprio patrimonio, si attesta a 3,1 €/milione (in leggero
incremento rispetto al 2015).
-
La
voce “Oneri
diversi di gestione” subisce la
maggior riduzione (-62,85%) rispetto al 2008, attestandosi nel 2016 a 3,2
€/milioni, in significativa riduzione rispetto al 2015 (-2,2 €/milioni), comprende
varie sotto-voci quali: a) la spesa per il funzionamento degli Organi
istituzionali; b) imposte e tasse (escluso Irap ed Ires); c) gli oneri
derivanti dalla gestione diretta dei rischi sanitari, la cui diminuzione è
legata principalmente ai minori oneri derivanti dalla gestione diretta
regionale dei rischi sanitari.
-
In
sostanziale riduzione risulta la
voce “Acquisti
di servizi sanitari” che nel 2016 si attesta a 184.1 €/milioni (-3.39%
rispetto al 2008). Si tratta di una voce che raccoglie i costi di vari servizi
sanitari:
a)
Prestazioni di medicina di base
(guardia medica, medici di famiglia, pediatri di libera scelta) che risulta in
crescita.
b)
Assistenza farmaceutica, registra un
decremento anche per effetto dell’aumentato ricorso alla distribuzione diretta, ma
anche a seguito di maggiori controlli (monitoraggio dell’appropriatezza
prescrittiva; interventi specifici su iper prescrittori; promozione della
cultura del medicinale generico equivalente nelle classi omogenee; informatizzazione
in progress dei piani terapeutici; controlli presso assistiti; potenziamento
distribuzione diretta). L’ Asl5 ha conseguito
negli ultimi anni un recupero di efficienza sia in termini assoluti (da €
55.354.686 liquidati alle farmacie nel 2004 ad € 27.550.937 nel 2016) che in
termini di spesa procapite.
c)
Prestazioni di assistenza specialistica
e diagnostica strumentale (convenzioni da settore privato), registra un
aumento (+4,1%).
d)
Assistenza riabilitativa (convenzioni
da pubblico e da privati). La voce in esame comprende i servizi di
riabilitazione extra ospedaliera estensiva o intermedia (a ciclo diurno e/o
continuativo anche domiciliare, rivolti al recupero funzionale di soggetti
portatori di disabilità fisiche, psichiche e sensoriali o miste dipendenti da
qualunque causa, erogati da Strutture ed Istituti di riabilitazione) è in
lievissimo incremento rispetto all’ esercizio 2015 (+ 1,0%).
e)
Assistenza integrativa (convenzioni
da settore privato). La voce accoglie le prestazioni che comportano
l’erogazione dei prodotti destinati ad una alimentazione particolare per le
persone affette da malattie metaboliche, fibrosi cistica, morbo celiaco, diabetica.
La voce in questione registra un incremento rispetto al consuntivo 2015 del
12,1%.
f)
Assistenza protesica, in lievissima
riduzione.
g)
Assistenza ospedaliera in regime di ricovero. La voce in esame
ammonta a complessivi € 59.591.368, in riduzione rispetto al 2015 (- 1,9%). In essa
sono comprese: 1) la mobilità passiva infra-regionale per 10,8 €/milioni (10,2
nel 2015); 2) la mobilità passiva extra-regionale per 37,4 €/milioni (€ 37,3
nel 2015); 3) i costi relativi ai ricoveri dei residenti nelle strutture
ospedaliere private accreditate: - Casa di Cura Villa Azzurra (ICLAS S.r.l.)
per € 1.092.357; - Casa di Cura Alma Mater per € 1.728.363; 4) gli oneri relativi
alla convenzione con la Fondazione Don Gnocchi per €
5.126.825 (nel 2015 per € 6.525.985); 5) i costi relativi all’acquisto di
prestazioni da privato per cittadini non residenti extra-regione (mobilità
attiva in compensazione) per € 3.321.828.
h)
Acquisti di psichiatria residenziale e
semiresidenziale, in aumento per effetto di maggiori inserimenti in strutture
convenzionate.
i)
Acquisti prestazioni di distribuzione farmaci
File F (farmaci a somministrazione diretta o per uso domiciliare e distribuzione
di farmaci doppio canale e primo ciclo terapeutico) in forte aumento.
j)
Acquisti di prestazioni termali in
convenzione.
k)
Convenzioni con pubbliche assistenze
(Emergenze, trasporti, elisoccorso) in diminuzione.
l)
Acquisti prestazioni socio–sanitarie a
rilevanza sanitaria (riabilitazione extra ospedaliera, convenzioni per
tossicodipendenti e per anziani non autosufficienti), in aumento. La voce
comprende inoltre i costi sostenuti per € 2.219.405 per la gestione diretta
della RSA Mazzini e per la RSA di Levanto i cui servizi sono
stati appaltati.
m)
Compartecipazione al personale per
Attività libero–professionale (intramoenia), in calo rispetto al consuntivo
2015.
n)
Rimborsi Assegni e contributi sanitari
(rimborsi per assistenza termale, i contributi straordinari ed ex legge 210/92,
i sussidi post sanatoriali), in significativa diminuzione rispetto all’esercizio
2015.
o)
Consulenze ed altre prestazioni
sanitarie (prestazioni aggiuntive mediche per mantenere e/o incrementare
l’attività e compensare la carenza di organico), in diminuzione.
p)
Altri servizi sanitari e sociosanitari a
rilevanza sanitaria (assistenza infermieristica e riabilitativa domiciliare),
in significativo aumento di spesa è da collegarsi “all’attivazione a partire dal 16 dicembre 2015 di 10 letto di Hospice
presso l’ Ospedale di Sarzana ed affidati in gestione alla Cooperativa Sociale Elleuno già titolare di contratto quinquennale
per l’assistenza infermieristica e riabilitativa domiciliare in carenza di
personale dipendente e che quindi incidono quasi integralmente sull’ esercizio
2016”.
La
spesa del personale è stata già
trattata (in un post a cui si rimanda) e si tralascia l’esame di alcune voci
“tecniche” (accantonamenti, ammortamenti, svalutazioni, rimanenze), per
evidenziare come la differenza tra
ricavi (in crescita) e costi (in
contenimento seppur con andamenti altalenanti) ha portato ad un risultato positivo nel 2016 per €
9.527.576, a conferma di un trend sempre in positivo a partire dal 2012,
mentre nel periodo 2008-2011 è sempre stato negativo.
La gestione finanziaria (nel 2016 è
negativa per € 337.415) e quella
straordinaria (nel 2016 è negativa per € 4.084.444 si riferiscono principalmente
alla minusvalenza derivante dalla dismissione dello stabilimento ospedaliero
del Felettino per € 4.621.193) portano ad un risultato positivo prima delle imposte ammontante nel 2016 a €
5.105.717, a conferma di un trend positivo a partire dal 2012, mentre in
precedenza era negativo con una punta più elevata nel 2011 per -17,7 €/milioni. Il
peso delle imposte sul reddito di
esercizio porta ad un risultato di
esercizio in perdita: -3.226.314 nel 2016 (inferiore di € 3.874.792
rispetto al 2015); tale risultato conferma le costanti perdite registrate fin dal 2008 (massima
perdita nel 2011 con 17,9 €/milioni, minima perdita nel 2012 con 2,1
€/milioni). La perdita d’esercizio verrà coperta dalla Regione nell’anno
successivo.
Alcune
considerazioni.
L’esame del conto economico dell’Asl5
Spezzino evidenzia: - sul lato dei ricavi, la necessità di un loro
sostanziale ulteriore incremento, da ricercare in aggiunta a quelli regionali e statali
che per i noti motivi di contenimento della spesa pubblica sono destinati al
contrario a rimanere stabili se non a diminuire; - sul lato dei costi, invece,
il lavoro di razionalizzazione della spesa tendente a “fare di
più con minori risorse” presenta ancora ampi margini di doveroso
sviluppo.
Sicuramente,
in questi ultimi anni sono stati avviati controlli e monitoraggi che hanno
impedito alla spesa di crescere in misura sproporzionata, ma è sicuramente eccessiva l’enfasi aziendale sui
risultati conseguiti: “In questi anni ASL
5 ha operato in modo da rendere più
efficienti le modalità di erogazione delle prestazioni per contribuire
insieme a tutti gli enti del Servizio Sanitario Regionale al raggiungimento
dell’equilibrio regionale fra costi e risorse assegnate dal livello nazionale,
mantenendo stabili i livelli di assistenza erogati”, poiché il basso differenziale tra ricavi e costi, nonché la costante presenza di perdite di esercizio
dimostra che molto deve essere ancora fatto per conseguire risultati
soddisfacenti.
Se non bisogna fermarsi ad una visione esclusivamente “contabilistica”, occorre comunque razionalizzare e riqualificare la spesa sanitaria, attuando una spending review finalizzata a interventi strutturali proprio per salvaguardare l’interesse pubblico della tutela della salute.
Se non bisogna fermarsi ad una visione esclusivamente “contabilistica”, occorre comunque razionalizzare e riqualificare la spesa sanitaria, attuando una spending review finalizzata a interventi strutturali proprio per salvaguardare l’interesse pubblico della tutela della salute.
Euro
Mazzi
PS: questo post fa parte di un ampio studio sul Sistema Sanitario Ligure e Spezzino, un mondo “poco conosciuto”, nonostante sia al centro del dibattito politico e risulti di fondamentale importanza per assicurare la soddisfazione dei bisogni di salute dei propri assistiti.
Per vedere gli altri post:
1) SANITÀ LIGURIA: LAVORI IN CORSO … : QUI
2) SANITÀ: L’ ORGANIZZAZIONE DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
3) SANITÀ: LE RISORSE UMANE DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
Altri post su questo argomento:
1) SPESA SANITARIA: IL CASO DELL’AMPLIAMENTO DELLA CASA DELLA SALUTE DI SARZANA: QUI
2) SPESA SANITARIA: LE PROSPETTIVE IMMOBILIARI NELL’AREA DELL’EX OSPEDALE VECCHIO DI SARZANA: QUI
3) SPESA SANITARIA: l’INTERVENTO DEI FONDI IMMOBILIARI NELL’OPERAZIONE EX OSPEDALE VECCHIO DI SARZANA: QUI
4) LA PRIMA CARTOLARIZZAZIONE DEI BENI DELLE ASL LIGURI: QUI
5) LA SECONDA CARTOLARIZZAZIONE DEI BENI DELLE ASL LIGURI: QUI
6) CARTOLARIZZAZIONE IMMOBILI REGIONALI: IL CASO ARTE GENOVA: QUI
Per vedere gli altri post:
1) SANITÀ LIGURIA: LAVORI IN CORSO … : QUI
2) SANITÀ: L’ ORGANIZZAZIONE DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
3) SANITÀ: LE RISORSE UMANE DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
1) SPESA SANITARIA: IL CASO DELL’AMPLIAMENTO DELLA CASA DELLA SALUTE DI SARZANA: QUI
2) SPESA SANITARIA: LE PROSPETTIVE IMMOBILIARI NELL’AREA DELL’EX OSPEDALE VECCHIO DI SARZANA: QUI
3) SPESA SANITARIA: l’INTERVENTO DEI FONDI IMMOBILIARI NELL’OPERAZIONE EX OSPEDALE VECCHIO DI SARZANA: QUI
4) LA PRIMA CARTOLARIZZAZIONE DEI BENI DELLE ASL LIGURI: QUI
5) LA SECONDA CARTOLARIZZAZIONE DEI BENI DELLE ASL LIGURI: QUI
6) CARTOLARIZZAZIONE IMMOBILI REGIONALI: IL CASO ARTE GENOVA: QUI
RispondiElimina(alleviamento della povertà) Salve signore/signora Ti è stato rifiutato in banca perché il tuo credito non soddisfa i loro
standard? Sogni di possedere la tua casa, ma ti è stato negato un mutuo a causa di tassi di interesse elevati o credito
insufficiente? La tua attività è in crisi? Hai bisogno di soldi per rilanciare la tua attività? lavoro o altro, potrai avere una
seconda possibilità di credito tra privati, hai saputo della grande campagna di prestiti offerta dal sig. Remis Canales de
Trans-CIC-Banks? Te ne parlo perché offre prestiti di fino a $ 150.000 a un tasso molto basso del 2,59%, e mi ha persino
lasciato 4 mesi prima che iniziassi a non rimborsarlo. Prendilo subito in contatto con il signor Remis Canales se hai un buon
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