Con l’entrata in vigore dal 1/1/2016 del nuovo Metodo Tariffario Idrico (MTI-2) 2016/2019 (delibera 664/2015/R/idr), il quadro di regole approvato dall'Autorità Nazionale ARERA mira ad incentivare i necessari investimenti nel settore idrico con il fine di migliorare la qualità dei servizi e risolvere alcune gravi criticità; ne elenchiamo alcune:
· l’Italia è da
anni soggetta a procedure di infrazione
per il mancato rispetto delle direttive comunitarie in materia di acque
(Direttiva 2000/60/CE): Bruxelles chiede 62,7
€/milioni come somma forfettaria e una penalità di circa 347 €/mila al giorno dal pronunciamento
della sentenza fino alla messa in regola;
· c’è, poi, il
grave deficit infrastrutturale in
cui versa larga parte dal Paese: le acque di scarico del 22% della popolazione
italiana non sono depurate, più del
30% dell’acqua immessa negli acquedotti si
perde nelle reti di adduzione e distribuzione (percentuale in costante aumento
da anni), una quota ancora rilevante di utenti lamenta interruzioni nel
servizio;