sabato 22 aprile 2017

PARTECIPATE: IL CASO “CITTÀ DI SARZANA ITINERARI CULTURALI” (ottava parte)

La società Città di Sarzana Itinerari Culturali società consortile a r.l. (Itinerari), ha sede in Piazza Matteotti 1 a Sarzana, è stata costituita il 10/5/2004, ne sono soci al 50% ciascuno il Comune di Sarzana e la Fondazione della Cassa di Risparmio della Spezia 
La società “persegue fini di utilità sociale e di interesse collettivo, non ha scopo di lucro, ha come oggetto: la promozione, l’istituzione, l’organizzazione di eventi culturali nel campo delle diverse espressioni dell’arte, della conoscenza e del sapere” (da atto costitutivo e Statuto); in pratica a questa società era stata affidata unicamente l'organizzazione del Festival della Mente, ma successivamente assumeva sino all'anno 2012, su richiesta del Comune di Sarzana, l’organizzazione di altri eventi culturali e turistici quali la Mostra Nazionale dell’Antiquariato, il Festival Sconfinando ed il Napoleon Festival nonché l’uso degli spazi della Fortezza Firmafede di Sarzana, al cui interno si svolgono meetings, convegni, seminari, stages.
Inoltre, la società seguiva i progetti connessi all’Obiettivo 3 dell’Unione Europea per il settore cultura (Bonesprit sul tema dell’epoca napoleonica e For_Access sul tema del riuso e della fruibilità delle fortificazioni).
Itinerari si occupava professionalmente di promuovere e organizzare eventi culturali, raccogliendo risorse: da sponsor, dagli utenti, ma soprattutto dai vari enti pubblici. Per esempio, con delibera della Giunta sarzanese (n. 92 del 19/7/2010) venivano erogati € 90.000 per la manifestazione Mostra Nazionale Antiquariato edizione 2010 quale contributo alle spese. Per l’edizione 2009 della stessa manifestazione, la Regione aveva erogato un contributo di € 25.000 e il Comune ulteriori € 25.000 per le spese sostenute che ammontavano a € 185.336,87 a fronte di entrate pari a € 153.282,73 (delibera Giunta Sarzana n. 147 del 9/11/2010).
Dunque, il problema fondamentale di questa società era costituito soprattutto dalla raccolta delle risorse necessarie per l’organizzazione di eventi articolati e complessi e quindi molto costosi, indipendentemente dal loro successo presso il pubblico; successo che comunque risulta esserci stato dato che nelle prime edizioni del Festival della Mente venivano registrati 31.000 partecipanti, che nel 2013 diventavano 45.000.
La crisi economica generale, la diminuzione dei finanziamenti pubblici, le normative più restrittive sulle partecipate pubbliche portavano i due soci a decidere di procedere allo scioglimento della società Itinerari; conseguentemente, la stessa veniva posta in liquidazione in data 31/7/2013, nominando un liquidatore e un collegio sindacale.
La gestione dei vari eventi era, del resto, già stata affidata ad altre società.
In data 18/1/2013 il Comune di Sarzana e la Fondazione Carispe sottoscrivevano un protocollo per l’organizzazione e la gestione del Festival della Mente, edizione 2013 (protocollo ripetuto negli anni successivi), affidando la gestione dell’evento alla società Fondazione Eventi s.r.l. unipersonale, società strumentale della Fondazione Carispe, rimanendo al Comune la fornitura dei supporti logistici necessari.
In data 11/4/2013 veniva sottoscritta una convenzione per affidare al Consorzio Sistema Sviluppo Sarzana a r. l., coadiuvato dalle associazioni di categoria che lo compongono (Confesercenti, Confcommercio, CNA e Confartigianato) l’incarico di gestire alcune manifestazioni cittadine (in particolare il Festival Sconfinando, Sarzana Napoleon Festival e la Mostra Nazionale dell’Antiquariato). Questo consorzio (costituito in Sarzana il 16/4/2004), ha come oggetto sociale “la promozione dello sviluppo commerciale, ricettivo-turistico e dei servizi nel territorio del Comune di Sarzana e dei comuni adiacenti” e tra i soci figura anche il Comune con una quota dello 0,90%. A questo Consorzio venivano, poi, affidate sia la realizzazione del depliant e del calendario delle manifestazioni estive del Comune di Sarzana, ma anche altri eventi, tra i quali il ciclo di incontri “La città che sarà” e la rassegna “Atri fioriti”.
Analisi sintetica dei bilanci 2011-2015.
Dopo la liquidazione decisa nel 2013 la situazione economica di Itinerari si è aggravata: i bilanci evidenziano perdite di esercizio in ogni anno: € 111.642 nel 2011, € 88.275 nel 2012, € 253.642 nel 2013, € 4.349 nel 2014 e € 25.214. Una parte delle perdite è stata saldata attraverso l’utilizzo della voce “Altre Riserve” che ammontava al 2012 a € 312.034 (nel 2011 era di 423.677), questo fondo rappresenta il fondo consortile versato dai due soci proprio per la copertura di perdite.
Conseguentemente il patrimonio netto è diminuito passando da un segno positivo di € 322.034 del 2011 ad uno negativo di € 49.444.
Analogo andamento si registra nei crediti passati da € 556.994 del 2011 a € 149.707 del 2015 (con una riduzione del 73,12%), mentre i debiti sono diminuiti solo del 10,10% passando da € 236.408 del 2011 a 212.520 del 2015.
L’andamento dei costi e dei ricavi risente della decisione di mettere la società in liquidazione nel 2013, poiché si registra una riduzione di oltre il 97%: da € 685.259 di ricavi e da € 796.599 di costi nel 2011 si è passati rispettivamente a € 15.367 e € 20.833 nel 2015.
In particolare, destano preoccupazione sia la presenza di crediti di dubbia esigibilità, che del debito verso Carispe di € 144.528 che produce interessi passivi, nonché i debiti verso fornitori per € 71.852,
Relativamente alla situazione patrimoniale, il liquidatore nella relazione al Bilancio 2015 ha evidenziato che: “il patrimonio netto risulta negativo per circa 49 mila euro. Le somme necessarie per chiudere la liquidazione sono peraltro destinate ad aumentare ulteriormente per effetto degli oneri finanziari che maturano sul conto corrente passivo intrattenuto presso la Cassa di Risparmio della Spezia nelle more dei rimborsi di imposta e per le spese della procedura di liquidazione. Si invitano pertanto i soci a mettere a disposizione del liquidatore le somme necessarie alla chiusura delle operazioni di liquidazione. La riscossione dei crediti verso clienti invece si è rivelata molto più complessa del previsto. Sono state esaminate circa cento posizioni. La due diligence effettuata sui crediti ha reso necessarie alcune rettifiche che hanno comportato la rilevazione di sopravvenienze passive per circa 70 mila Euro. Sui restanti crediti, nonostante ripetuti solleciti effettuati a mezzo PEC e raccomandata, gli incassi sono stati irrisori rispetto al volume nominale risultante dal bilancio iniziale di liquidazione. Al momento per alcuni crediti è in corso un tentativo di transazione mentre per altri crediti non è stata ricevuta alcuna risposta ai solleciti e pertanto si procederà con affidamento delle pratiche ad un legale”.
Considerazioni conclusive
Data questa situazione economica della società Itinerari esiste il rischio per il Comune di Sarzana non solo di perdere sia il capitale investito che le somme versate nelle riserve, ma di dover far fronte sia ai debiti che al deficit, dovendo già prevedere nel proprio bilancio i necessari accantonamenti.
La vicenda della società Itinerari, indipendentemente dalle problematiche inerenti la sua effettiva chiusura, evidenzia, altresì, la necessità di avviare una riflessione urgente, aperta e non ideologica, semmai approfondita su alcune problematiche, come per esempio:
a)                  Risulta evidente come necessitino soggetti che possiedono la necessaria professionalità e la capacità gestionale, organizzativa e finanziaria per organizzare eventi culturali aventi una articolazione e una complessità così rilevante;
b)                 Occorre individuare le caratteristiche e i limiti nell’organizzazione di questi eventi culturali, per esempio: fin dove può arrivare un ente pubblico nel sostenere con risorse pubbliche delle attività culturali e ricreative, seppur in qualche maniera volte alla promozione e alla valorizzazione delle risorse culturali ed economiche del territorio di riferimento? Come possono essere interessati i “privati” nell’organizzazione e nel finanziamento di questi eventi? Come è possibile coinvolgere “la città” e i cittadini non solo come utenti, ma anche come organizzatori diretti di questi eventi?;
c)                  Esiste poi la necessità di dare conto, soprattutto nel caso di utilizzo di contributi pubblici, con opportuni strumenti di trasparenza e di rendicontazione di ogni aspetto organizzativo e finanziario inerente la gestione e l’organizzazione di questi eventi;
d)                 Emerge, poi, la problematica della creazione e dello sfruttamento di marchi, logo ed ogni altro elemento che caratterizzano questi eventi e il relativo materiale informativo (locandine, depliants, siti internet etc.);
e)                  Come costruire un futuro sostenibile anche finanziariamente per questi eventi culturali (in particolare i festival culturali) che hanno avuto una notevole importanza nel panorama culturale degli anni 2000, comportando un loro incremento numerico, un aumento del loro palinsesto e degli incontri offerti, ma anche un successo per il notevole pubblico raccolto, senza dimenticare le positive ricadute sia sull'economia locale che sull'immagine turistica offerta dalla città organizzatrice.
 
E mentre si riflette ... speriamo che qualcuno provveda almeno a chiudere la società Itinerari ...                .
Euro Mazzi


PS: questo post fa parte di un ampio studio sulle partecipate pubbliche locali, un mondo "sommerso", ma foriero di ripercussioni non sempre positive sui bilanci degli Enti Locali. Per vedere gli altri post:
1 – SOCIETÀ PARTECIPATE: UNA MALATTIA IN PEGGIORAMENTO E UN «BISTURI» CHE NON ARRIVA: QUI
2 – AMEGLIA SERVIZI TURISTICI SRL (AST): QUI
3 – SARZANA PATRIMONIO E SERVIZI SRL (SPS): QUI
4 – SISTEMA TURISTICO LOCALE – GOLFO DEI POETI, VAL DI MAGRA E VAL DI VARA (STL): QUI
5 - FOND AZIONE GENOVA/LIGURIA FILM COMMISSION: QUI
6 - PARTECIPATE: IL CASO C.A.L.L.L. SRL DI SARZANA: QUI

7 - PARTECIPATE: IL CASO A.SP. SRL DI VEZZANO LIGURE (settima parte): QUI

Altri post su questo argomento:
- SARZANA E AMEGLIA: IL NODO PARTECIPATE ARRIVA AL PETTINE … E SON DOLORI: QUI
- LE SOCIETÀ PARTECIPATE REGIONE LIGURIA: QUI
- BILANCIO 2016 (2): FARE CHIAREZZA NELLE PARTECIPATE DEL COMUNE: QUI
- IL "BUCO NERO" DELLE PARTECIPATE: cosa succede a Castelnuovo Magra: QUI
- TRASPARENZA E SOCIETA’ PARTECIPATE: un sistema quasi al collasso …: QUI


 

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