sabato 15 aprile 2017

PARTECIPATE: IL CASO A.SP. SRL DI VEZZANO LIGURE (settima parte)

La società AUTOPARCO LA SPEZIA Srl (A.SP. Srl) ha sede in Vezzano Ligure, è situata in zona pianeggiante e adiacente all'autostrada A12, a 700 metri dall'uscita di Santo Stefano, è collegata alla logistica dei trasporti del porto spezzino e delle sue aree retro portuali da cui dista circa 3 km.
Il capitale sociale versato di A.SP. Srl è di € 97.000,00 ed è stato sottoscritto da: C.A.F. COOPERATIVA AUTOCISTERNISTI FOSSANO scarl (attualmente in liquidazione coatta amministrativa, quote per nominali € 46.000,00 pari al 47,42% del capitale sociale); COMUNE della SPEZIA (€ 17.850,00 pari al 18,40%); COMUNE di SANTO STEFANO MAGRA (€ 6.120,00 pari al 6,31%); COMUNE di SARZANA (€ 5.100,00 pari al 5,26%); COMUNE di VEZZANO LIGURE (€ 12.750,00 pari al 13,14%); C.C.I.A.A. della Spezia (€ 7.650,00 pari al 7,89%); ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI, C.N.A e CONFARTIGIANATO della Spezia (ciascuno con € 510,00 pari allo 0,53%). Il Consiglio di amministrazione è composto da tre conosciuti professionisti che percepiscono un compenso lordo annuo di € 10.500.

A.SP. Srl svolge attività di mera gestione della struttura di autoparco o parcheggio di TIR (veicoli pesanti e loro rimorchi); l’area si estende su una superficie di 40mila metri quadrati ed offre spazio per circa 200 veicoli pesanti, comprende anche una palazzina che ospita servizi per gli autisti (tra cui una saletta per la sosta e le docce), un impianto di lavaggio e un distributore, uno stacker per movimentare container; l’area è recintata e video sorvegliata per garantire una maggiore sicurezza.
L’attività di A.SP. Srl è tipica del settore “privato”, essendo volta alla fornitura di servizi logistici per gli autotrasportatori, non pare svolgere alcun servizio pubblico ed è volta al conseguimento di profitti … ma allora perché ben quattro importanti comuni spezzini hanno assunto una partecipazione complessiva del 43,11% del capitale di questa società? Le motivazioni vanno ricercate fuori dalla “normale” logica amministrativa, dovendo semmai entrare nei meandri delle scelte “opache”
In effetti, in una delibera del Consiglio Comunale della Spezia (27 del 24/07/2008) si riconosce che questa società “non presenta elementi di strategicità di permanenza della partecipazione in quanto ha esaurito la sua fase di realizzazione e sviluppo infrastrutturale, dovendo l’aspetto gestionale, ed i rischi connessi, essere piuttosto riservato a soggetti privati del settore”.  
Conseguentemente i quattro Comuni soci hanno deciso di procedere alla vendita delle loro quote mediante asta al prezzo di € 1.544.968 (determinato da apposita perizia del 10/2/2010), ma a seguito di aste deserte con relativi ribassi dell’importo (nel 2014 base per € 1.041.115,00 2014, nel 2015 base per € 780.836,25) le quote non sono state ancora vendute e i tentativi di vendita dovrebbero continuare.
Il bando di gara di cessione si applica alla vendita delle quote per il 98,94% del capitale sociale della A.SP. Srl; infatti, oltre ai quattro Comuni, anche il socio di maggioranza (la Caf scarl) procede alla vendita, poiché la stessa è in liquidazione coatta amministrativa (procedura fallimentare specifica per le cooperative) dal 2007 e i commissari liquidatori si occupano direttamente proprio della procedura di cessione.
Questa cooperativa forniva una serie di servizi nel settore degli autotrasporti con oltre cinquemila soci e nel 2007 di fatto falliva e nei confronti dei suoi amministratori si aprivano vari procedimenti penali per “aver mal gestito e dissipato denaro societario in operazioni commerciali sbagliate, e di aver presentato ai soci bilanci non veritieri sulla effettiva perdita di 6 milioni e 895 mila euro della cooperativa, relativi agli anni 2004 e 2005” (da targatocn.it del 1/4/2015).
Chi compra le quote della A.SP. Srl dovrà, comunque, impegnarsi a garantire il mantenimento dell’autoparco al servizio del territorio, rispettando il vincolo della destinazione d’uso e di salvaguardare gli occupati.
Analisi sintetica dei bilanci anni 2009-2015.
Nell’attivo patrimoniale due sono le voci più significative: le immobilizzazioni materiali e i crediti. Gli immobili hanno un valore complessivo di €/mil. 4,0 con un fondo ammortamento di €/mil, 1,2 e sono costituiti da: fabbricati industriali (€ 2.977.665 con un fondo di ammortamento di € 1.109.845), terreni (€ 1.056.978), macchinari (€ 25.712 e fondo di ammortamento di €  12.093).
I crediti ammontano nel 2015 ammontano a € 357.171 (erano € 657.404 nel 2009, ma erano € 197.232 nel 2010) e sono costituti da crediti per € 721.359 e da un fondo svalutazione dei crediti di € 364.188. I crediti più significativi sono vantati verso: a) Caf scarl credito totale € 273.228 per rate di mutuo non pagate e per l’ipotesi di azione revocatoria intentata dai liquidatori della Caf scarl nei confronti di Carispe (in virtù della quale la banca potrà richiedere l’intervento di A.SP. Srl in qualità di terzo datore di garanzia ipotecaria); b) Sosta Sicura scarl per € 201.594 per canoni di locazione dell’autoparco per gli anni 2012-2015; c) da un pegno di € 130.136 in favore Carispe, a garanzia della probabile azione revocatoria, che la liquidazione coatta di Caf scarl potrebbe intentare nei confronti della suddetta banca (che a sua volta si rivarrebbe su A.SP. Srl in conseguenza della garanzia a suo tempo prestata); d) SVAR srl per € 90.961 integralmente svalutato. Vi è poi un credito vantati verso un socio per mancati versamenti per € 71.911.
Nel passivo patrimoniale la voce principale è costituita dai debiti ammontanti nel 2015 a € 1.745.522 (erano € 2.235.470 nel 2009) e sono così composti: a) debiti verso banche per € 1.431.202, derivante da residuo mutuo ipotecario in essere con Carispe per € 1.146.918 (mutuo stipulato il 20/02/2004 di € 2.169.120) e per € 284.284 (mutuo stipulato il 31/12/2012 di € 377.000); b) debito verso Carispe per € 198.000, a fronte della probabile azione revocatoria attivata dalla procedura concorsuale di Caf scarl nei confronti della suddetta banca, di cui però risponderebbe A.SP. Srl a fronte delle garanzie a suo tempo prestate; c) altri debiti (fornitori, tributari, previdenziali) ammontano a € 266.807.
Occorre rilevare che esiste una garanzia ipotecaria iscritta sul compendio immobiliare (autoparco) concessa a favore di Caf scarl di € 800.000 a fronte di un mutuo di € 400.000 erogato da Carispe.
Il patrimonio netto è al 2015 pari a € 707.365, in costante rafforzamento rispetto al 2009 (pari a € 191.810), crescita dovuta esclusivamente all’incremento derivante dall’utile di esercizio, i quali hanno riassorbito le consistenti perdite accumulate negli anni precedenti il 2009.
Il conto economico registra un MOL (differenza tra ricavi e costi) in progressivo aumento che passa da € 63,233 del 2009 a € 259.192 del 2015, derivante sia da un incremento nei ricavi (+37,62%) che dalla riduzione dei costi (-18,72%) che comporta un risultato prima delle imposte in costante crescita da € 63.621 del 2009 a € 232.187 del 2015, con conseguenti utili in aumento da € 61.854 del 2009 a € 155018 del 2015. Più o meno costanti sono i costi per il personale ammontante a € 22.702.
Considerazioni conclusive.
L’analisi dei bilanci nel periodo 2009-2015 evidenzia un sostanziale andamento positivo del conto economico aziendale che si riflette sul costante aumento del patrimonio netto, ma dietro a questa apparente positività esistono ben cinque aspetti preoccupanti: a) le eventuali ripercussioni delle azioni revocatorie che potrebbero avere effetti negativi sull’assetto finanziario della società; b) l’effettivo pagamento dei crediti da parte dei commissari liquidatori di Caf scarl; c) i rapporti con il gestore dell’autoparco (attualmente Sosta Sicura scarl) per il pagamento dei canoni di affitto maturati e non pagati poiché tali introiti sono essenziali per la continuazione dell’attività da parte di A.SP. Srl anche per poter adempiere alle obbligazioni sociali, in particolari quelle verso Carispe per il rimborso delle rate dei mutui; d) occorre sistemare i rapporti di comproprietà con Svar Srl del sedime di proprietà dell’impianto di autolavaggio e la sua gestione al fine di mantenere l’impianto in funzione; e) occorre attivare interventi urgenti ed economicamente rilevanti per ripristinare il manto stradale all’interno dell’autoparco.
In conclusione di questa sintetica analisi non ci si può esimere da tre sintetiche considerazione: 1) il coinvolgimento di ben quattro comuni in questa attività prettamente di carattere privato non appare giustificato; 2) soprattutto è inspiegabile come questa società possa essere stata in qualche modo coinvolta nella gestione fallimentare di Caf scarl, che era solo il socio di maggioranza, mentre gli altri soci (in particolare quelli pubblici) non avrebbero dovuto permettere che ciò potesse accadere; 3) per quanto attualmente l’andamento economico della società sia positivo, esistono comunque alcuni aspetti preoccupanti che potrebbero comportare rischi di perdite, con la conseguente necessità per i soci di ripianarle.

Euro Mazzi
   
PS: questo post fa parte di un ampio studio sulle partecipate pubbliche locali, un mondo "sommerso", ma foriero di ripercussioni non sempre positive sui bilanci degli Enti Locali. Per vedere gli altri post:
1 – SOCIETÀ PARTECIPATE: UNA MALATTIA IN PEGGIORAMENTO E UN «BISTURI» CHE NON ARRIVA: QUI
2 – AMEGLIA SERVIZI TURISTICI SRL (AST): QUI
3 – SARZANA PATRIMONIO E SERVIZI SRL (SPS): QUI
4 – SISTEMA TURISTICO LOCALE – GOLFO DEI POETI, VAL DI MAGRA E VAL DI VARA (STL): QUI
5 - FOND AZIONE GENOVA/LIGURIA FILM COMMISSION: QUI
6 - PARTECIPATE: IL CASO C.A.L.L.L. SRL DI SARZANA: QUI

Altri post su questo argomento:
- SARZANA E AMEGLIA: IL NODO PARTECIPATE ARRIVA AL PETTINE … E SON DOLORI: QUI
- LE SOCIETÀ PARTECIPATE REGIONE LIGURIA: QUI
- BILANCIO 2016 (2): FARE CHIAREZZA NELLE PARTECIPATE DEL COMUNE: QUI
- IL "BUCO NERO" DELLE PARTECIPATE: cosa succede a Castelnuovo Magra: QUI
- TRASPARENZA E SOCIETA’ PARTECIPATE: un sistema quasi al collasso …: QUI

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