La
società AUTOPARCO LA SPEZIA Srl (A.SP. Srl) ha sede in Vezzano Ligure, è situata in
zona pianeggiante e adiacente all'autostrada A12, a 700 metri dall'uscita di
Santo Stefano, è collegata alla logistica dei trasporti del porto spezzino e delle
sue aree retro portuali da cui dista circa 3 km.
Il
capitale sociale versato di A.SP. Srl è di € 97.000,00 ed è stato sottoscritto
da: C.A.F. COOPERATIVA AUTOCISTERNISTI
FOSSANO scarl (attualmente in liquidazione coatta amministrativa, quote per
nominali € 46.000,00 pari al 47,42% del capitale sociale); COMUNE della SPEZIA (€ 17.850,00 pari al 18,40%); COMUNE di SANTO STEFANO MAGRA (€
6.120,00 pari al 6,31%); COMUNE di
SARZANA (€ 5.100,00 pari al 5,26%); COMUNE
di VEZZANO LIGURE (€ 12.750,00 pari al 13,14%); C.C.I.A.A. della Spezia (€ 7.650,00 pari al 7,89%); ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI, C.N.A e CONFARTIGIANATO della Spezia
(ciascuno con € 510,00 pari allo 0,53%). Il Consiglio di amministrazione è
composto da tre conosciuti professionisti che percepiscono un compenso lordo
annuo di € 10.500.
A.SP. Srl svolge attività di mera gestione della struttura di autoparco o parcheggio di TIR (veicoli pesanti e loro rimorchi); l’area si estende su una superficie di 40mila metri quadrati ed offre spazio per circa 200 veicoli pesanti, comprende anche una palazzina che ospita servizi per gli autisti (tra cui una saletta per la sosta e le docce), un impianto di lavaggio e un distributore, uno stacker per movimentare container; l’area è recintata e video sorvegliata per garantire una maggiore sicurezza.
L’attività
di A.SP. Srl
è tipica del settore “privato”,
essendo volta alla fornitura di servizi logistici per gli autotrasportatori, non pare svolgere alcun
servizio pubblico ed è volta al conseguimento di profitti … ma
allora perché ben quattro importanti comuni spezzini hanno assunto una
partecipazione complessiva del 43,11% del capitale di questa società? Le
motivazioni vanno ricercate fuori dalla “normale” logica amministrativa,
dovendo semmai entrare nei meandri delle
scelte “opache” …
In effetti, in una delibera del
Consiglio Comunale della Spezia (27 del 24/07/2008) si riconosce che questa
società “non presenta elementi di strategicità di permanenza della partecipazione in quanto ha esaurito la sua fase
di realizzazione e sviluppo infrastrutturale, dovendo l’aspetto gestionale, ed
i rischi connessi, essere piuttosto riservato
a soggetti privati del settore”.
Conseguentemente
i quattro Comuni soci hanno deciso di procedere
alla vendita delle loro quote mediante asta al prezzo di € 1.544.968
(determinato da apposita perizia del 10/2/2010), ma a seguito di aste deserte con
relativi ribassi dell’importo (nel 2014 base per € 1.041.115,00 2014, nel 2015 base
per € 780.836,25) le quote non sono state ancora vendute e i tentativi di
vendita dovrebbero continuare.
Il
bando di gara di cessione si applica alla vendita delle quote per il 98,94% del
capitale sociale della A.SP. Srl; infatti, oltre ai quattro Comuni, anche
il socio di maggioranza (la Caf scarl)
procede alla vendita, poiché la stessa è in liquidazione coatta amministrativa (procedura fallimentare
specifica per le cooperative) dal 2007 e i commissari liquidatori si occupano direttamente
proprio della procedura di cessione.
Questa
cooperativa forniva una serie di servizi nel settore degli autotrasporti con
oltre cinquemila soci e nel 2007 di fatto falliva e nei confronti dei suoi
amministratori si aprivano vari procedimenti penali per “aver mal gestito e dissipato
denaro societario in operazioni commerciali sbagliate, e di aver presentato
ai soci bilanci non veritieri sulla effettiva perdita di 6 milioni e 895 mila
euro della cooperativa, relativi agli anni 2004 e 2005” (da targatocn.it del 1/4/2015).
Chi
compra le quote della A.SP. Srl dovrà, comunque, impegnarsi a garantire il
mantenimento dell’autoparco al servizio del territorio, rispettando il vincolo
della destinazione d’uso e di salvaguardare gli occupati.
Analisi
sintetica dei bilanci anni 2009-2015.
Nell’attivo
patrimoniale due sono le voci più significative: le immobilizzazioni materiali
e i crediti. Gli immobili hanno un
valore complessivo di €/mil. 4,0 con un fondo ammortamento di €/mil, 1,2 e
sono costituiti da: fabbricati industriali (€ 2.977.665 con un fondo
di ammortamento di € 1.109.845), terreni (€ 1.056.978), macchinari (€ 25.712 e
fondo di ammortamento di € 12.093).
I crediti
ammontano nel 2015 ammontano a € 357.171 (erano € 657.404 nel 2009, ma
erano € 197.232 nel 2010) e sono costituti da crediti per € 721.359 e da un fondo
svalutazione dei crediti di € 364.188. I crediti più significativi sono vantati
verso: a) Caf scarl credito totale €
273.228 per rate di mutuo non pagate e per l’ipotesi di azione revocatoria intentata
dai liquidatori della Caf scarl nei
confronti di Carispe (in virtù della quale la banca potrà richiedere
l’intervento di A.SP.
Srl in qualità di terzo datore di garanzia ipotecaria); b) Sosta Sicura scarl per € 201.594 per canoni
di locazione dell’autoparco per gli anni 2012-2015; c) da un pegno di € 130.136
in favore Carispe, a garanzia della probabile azione revocatoria, che la liquidazione
coatta di Caf scarl potrebbe
intentare nei confronti della suddetta banca (che a sua volta si rivarrebbe su A.SP. Srl
in conseguenza della garanzia a suo tempo prestata); d) SVAR srl per € 90.961 integralmente svalutato. Vi è poi un credito
vantati verso un socio per mancati versamenti per € 71.911.
Nel
passivo patrimoniale la voce principale è costituita dai debiti ammontanti nel 2015 a € 1.745.522 (erano € 2.235.470 nel 2009) e sono
così composti:
a) debiti verso banche per € 1.431.202, derivante da residuo mutuo ipotecario
in essere con Carispe per € 1.146.918 (mutuo stipulato il 20/02/2004 di €
2.169.120) e per € 284.284 (mutuo stipulato il 31/12/2012 di € 377.000); b)
debito verso Carispe per € 198.000, a fronte della probabile azione revocatoria
attivata dalla procedura concorsuale di Caf
scarl nei confronti della suddetta banca, di cui però risponderebbe A.SP. Srl
a fronte delle garanzie a suo tempo prestate; c) altri debiti (fornitori, tributari,
previdenziali) ammontano a € 266.807.
Occorre rilevare che
esiste una garanzia ipotecaria iscritta sul compendio immobiliare (autoparco)
concessa a favore di Caf scarl di €
800.000 a fronte di un mutuo di € 400.000 erogato da Carispe.
Il
patrimonio netto è al 2015 pari a €
707.365, in costante rafforzamento rispetto al 2009 (pari a € 191.810), crescita
dovuta esclusivamente all’incremento derivante dall’utile di esercizio, i quali hanno
riassorbito le consistenti perdite accumulate negli anni precedenti il 2009.
Il
conto economico registra un MOL
(differenza tra ricavi e costi) in progressivo aumento che passa da € 63,233
del 2009 a € 259.192 del 2015, derivante sia da un incremento nei ricavi (+37,62%) che dalla riduzione dei costi (-18,72%) che comporta un risultato prima delle
imposte in costante crescita da € 63.621 del 2009 a € 232.187 del 2015, con
conseguenti utili in aumento da € 61.854 del 2009 a € 155018 del 2015. Più o
meno costanti sono i costi per il personale ammontante a € 22.702.
Considerazioni
conclusive.
L’analisi
dei bilanci nel periodo 2009-2015 evidenzia un sostanziale andamento positivo
del conto economico aziendale che si riflette sul costante aumento del
patrimonio netto, ma dietro a questa apparente positività esistono ben cinque
aspetti preoccupanti: a) le eventuali ripercussioni delle azioni revocatorie
che potrebbero avere effetti negativi sull’assetto finanziario della società;
b) l’effettivo pagamento dei crediti da parte dei commissari liquidatori di Caf scarl; c) i rapporti con il gestore
dell’autoparco (attualmente Sosta Sicura
scarl) per il pagamento dei canoni di affitto maturati e non pagati poiché
tali introiti sono essenziali per la continuazione dell’attività da parte di A.SP. Srl
anche per poter adempiere alle obbligazioni sociali, in particolari quelle
verso Carispe per il rimborso delle rate dei mutui; d) occorre sistemare i rapporti
di comproprietà con Svar Srl del sedime di proprietà dell’impianto di
autolavaggio e la sua gestione al fine di mantenere l’impianto in funzione; e)
occorre attivare interventi urgenti ed economicamente rilevanti per
ripristinare il manto stradale all’interno dell’autoparco.
In
conclusione di questa sintetica analisi non ci si può esimere da tre sintetiche considerazione:
1) il
coinvolgimento di ben quattro comuni in questa attività prettamente di
carattere privato non appare giustificato; 2) soprattutto è
inspiegabile come questa società possa essere stata in qualche modo coinvolta nella gestione fallimentare di Caf
scarl, che era solo il socio di maggioranza, mentre gli altri soci (in
particolare quelli pubblici) non avrebbero dovuto permettere che ciò potesse
accadere; 3) per quanto attualmente l’andamento economico della società sia
positivo, esistono comunque alcuni aspetti preoccupanti che potrebbero comportare rischi
di perdite, con la conseguente necessità per i soci di ripianarle.
Euro Mazzi
PS:
questo post fa parte di un ampio studio sulle partecipate pubbliche locali, un
mondo "sommerso", ma foriero di ripercussioni non sempre positive sui
bilanci degli Enti Locali. Per vedere gli altri post:
1
– SOCIETÀ PARTECIPATE: UNA MALATTIA IN PEGGIORAMENTO E UN «BISTURI» CHE NON
ARRIVA: QUI2 – AMEGLIA SERVIZI TURISTICI SRL (AST): QUI
3 – SARZANA PATRIMONIO E SERVIZI SRL (SPS): QUI
4 – SISTEMA TURISTICO LOCALE – GOLFO DEI POETI, VAL DI MAGRA E VAL DI VARA (STL): QUI
5 - FOND AZIONE GENOVA/LIGURIA FILM COMMISSION: QUI
6 - PARTECIPATE: IL CASO C.A.L.L.L. SRL DI SARZANA: QUI
Altri
post su questo argomento:
- SARZANA
E AMEGLIA: IL NODO PARTECIPATE ARRIVA AL PETTINE … E SON DOLORI: QUI- LE SOCIETÀ PARTECIPATE REGIONE LIGURIA: QUI
- BILANCIO 2016 (2): FARE CHIAREZZA NELLE PARTECIPATE DEL COMUNE: QUI
- IL "BUCO NERO" DELLE PARTECIPATE: cosa succede a Castelnuovo Magra: QUI
- TRASPARENZA E SOCIETA’ PARTECIPATE: un sistema quasi al collasso …: QUI
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