Dopo
aver analizzato le principali caratteristiche del rendiconto economico dell’Asl5 Spezzino, completiamo l’analisi
con alcune osservazioni sulla sua situazione patrimoniale desumibile dai
bilanci del periodo 2008-2016. Nello stato patrimoniale troviamo, da una parte,
le attività (cioè l’insieme degli
investimenti) e, dall’altra, le passività
ed il patrimonio netto (ossia le relative
fonti di finanziamento), per evidenziare l’incremento
o il decremento del patrimonio aziendale attraverso la generazione di immobilizzazioni,
di entrate o di uscite di cassa, di debiti o di crediti.
Le immobilizzazioni (sono € 130.384.504 nel 2016, con un incremento rispetto ai
valori del 2008 del 14,73%) e i crediti (sono
€ 168.742.282
nel 2016, con un incremento rispetto ai valori del 2008 del 41,75%) rappresentano le due voci più
importanti dell’attivo patrimoniale.
Le immobilizzazioni immateriali (pari a € 927.319)
sono costituite da diritti di brevetto e da migliorie su beni di terzi, mentre
le immobilizzazioni finanziarie sono
rappresentate dal valore (pari a € 264 al prezzo di costo) della partecipazione
nel capitale della società “Liguria
Digitale Società Consortile” (già DATASIEL Spa) sede in Genova.

Occorre
ricordare che in occasione della “prima
cartolarizzazione beni Asl” (iniziata negli anni 2006-2008), l’ASL 5 aveva già messo in vendita 28 beni di proprietà (patrimonio non più strumentale ai fini
sanitari) per un totale di € 11.045.273,25
(di cui circa 9 milioni provenivano da
Villa Ollandini e da una parte dell’ex Ospedale vecchio di Sarzana), dismissione
finalizzata alla copertura del “buco” della Sanità regionale (che nel
2004 ammontava a € 310,5 milioni e nel 2005 a € 252,7 milioni); immobili
venduti nel 2008 alla società Fintecna
Immobiliare (in
merito vedere post precedente: QUI). Per completezza si ricorda
che con la
“seconda cartolarizzazione beni Asl” (vendita
di altri beni pubblici destinati sempre al ripianamento del “buco” nella spesa sanitaria ligure del
2011 ammontante a € 144,2 milioni) venivano ceduti ad ARTE Genova altri beni
delle Asl e della Regione, tra cui il complesso immobiliare ubicato in
Marinella di Sarzana (ex Colonia
Olivetti) e il complesso immobiliare sito in Viale Amendola a Spezia (in merito vedere post precedente: QUI).
Recentemente,
nel 2011 sono stati posti in vendita altri immobili non strumentali per un
valore presunto pari ad € 4.219.945 in permuta con il Comune della Spezia.

Per
quanto riguarda la voce crediti
occorre evidenziare che sono esigibili a breve termine per 65,4 €/milioni,
mentre per 103,3 €/milioni sono esigibili oltre un anno (legati in gran parte a
investimenti); i crediti sono vantati a vario titolo dall’Asl5 verso la Regione
per € 163.859.673 (pari al 97,11% del totale), mentre i restanti sono dovuti da
altre Asl e in piccola parte da privati.
Completano
l’attivo patrimoniale (ammontante a € 315.432.611 nel 2016, con un incremento
di 97,8 €/milioni rispetto al 2008) la voce rimanenze nei magazzini centrali (€ 7.349.686 nel 2016), quella
delle disponibilità liquide (€
8.827.342 nel 2016) e quella dei ratei e
riscontri attivi (€ 128.797 nel 2016).
Il
passivo patrimoniale.

Il
fondo per il TFR (trattamento di
fine lavoro) ammonta nel 2016 a 4.812.774, mentre il fondo Rischi e Oneri si attesta nello stesso anno a € 8.334.186,
mentre ratei e riscontri passivi
sono € 7.771.
Per
completezza si segnala che nel fondo rischi sono inseriti come rischio possibile, ma non probabile, i
possibili oneri derivanti da una causa
iniziata nel 2007 dalle imprese appaltatrici (le società Felettino spa,
Bonatti spa e Gemmo spa) per il risarcimento dei danni, a titolo di responsabilità precontrattuale e
di ripetizione dell’indebito, per un importo pari al 10% dell’ammontare (circa € 10.296.015, oltre interessi e oneri) delle opere non realizzate a seguito della
revoca di tutti gli atti della procedura di gara relativa al nuovo complesso ospedaliero spezzino,
causa già rigettata sia dal Tribunale della Spezia che in Appello e ora in
Cassazione.

Alcune
riflessioni.
Da
questa iniziale analisi dello stato patrimoniale dell’ASL5 emerge una situazione patrimoniale complessivamente
positiva per la permanenza di un residuale
consistente valore immobiliare e di crediti
(seppur vantati verso strutture pubbliche), rispetto ad un ammontare debitorio che si è ridotto a partire
dal 2013; su questo miglioramento ha sicuramente inciso la vendita di parte del
patrimonio immobiliare delle Asl liguri, compresa quella spezzina, che ha
ridimensionato il deficit sanitario.
Senza
entrare in complesse analisi tecniche si può accennare ad alcuni indici che registrano segnali positivi, per esempio: il rapporto
di indebitamento (che indica il grado di dipendenza da terzi finanziatori)
evidenzia nel 2016 un valore dimezzato rispetto a quello del 2011, evidenziando
una maggiore autonomia dal punto di vista finanziario; l’indice di elasticità globale evidenzia una positiva elasticità
gestionale in miglioramento soprattutto negli ultimi tre anni; la redditività del capitale proprio (Roe)
per rimanendo negativa registra un netto miglioramento.

L’utente
non è un acquirente, ma un fruitore del Servizio Sanitario Nazionale e, pertanto,
per valutare l’efficacia, l’efficienza e la creazione del valore in ambito
sanitario bisognerebbe creare opportuni parametri
(come per esempio quello sullo “stato
di salute”), superando la carenza di dati e di analisi, per poter riflettere
sull’appropriatezza degli interventi
sanitari effettivamente offerti.
L’Asl deve tendere alla soddisfazione dei bisogni di salute dei propri assistiti,
utilizzando al meglio le risorse disponibili e, pertanto, qualsiasi giudizio di
economicità deve verificare la sua capacità/incapacità di operare nel
rispetto dei vincoli derivanti dalla “quantità” delle risorse economiche a
disposizione, mantenendo una condizione
di equilibrio coerentemente con le proprie finalità istituzionali.
Il
“viaggio esplorativo” nella sanità ligure
continua …
Euro
Mazzi
PS: questo post fa parte di un ampio studio sul Sistema
Sanitario Ligure e Spezzino, un mondo “poco conosciuto”, nonostante
sia al centro del dibattito politico e risulti di fondamentale importanza per assicurare
la soddisfazione dei bisogni di salute dei propri assistiti.
2) SANITÀ: L’ ORGANIZZAZIONE DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
3) SANITÀ: LE RISORSE UMANE DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
4) SANITÀ: IL RENDICONTO ECONOMICO DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
2) SPESA SANITARIA: LE PROSPETTIVE IMMOBILIARI NELL’AREA DELL’EX OSPEDALE VECCHIO DI SARZANA: QUI
3) SPESA SANITARIA: l’INTERVENTO DEI FONDI IMMOBILIARI NELL’OPERAZIONE EX OSPEDALE VECCHIO DI SARZANA: QUI
4) LA PRIMA CARTOLARIZZAZIONE DEI BENI DELLE ASL LIGURI: QUI
5) LA SECONDA CARTOLARIZZAZIONE DEI BENI DELLE ASL LIGURI: QUI
6) CARTOLARIZZAZIONE IMMOBILI REGIONALI: IL CASO ARTE GENOVA: QUI
Per vedere gli altri post:
1) SANITÀ
LIGURIA: LAVORI IN CORSO … : QUI2) SANITÀ: L’ ORGANIZZAZIONE DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
3) SANITÀ: LE RISORSE UMANE DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
4) SANITÀ: IL RENDICONTO ECONOMICO DELL’ASL5 SPEZZINO: QUI
Altri post
su questo argomento:
1) SPESA
SANITARIA: IL CASO DELL’AMPLIAMENTO DELLA CASA DELLA SALUTE DI SARZANA: QUI2) SPESA SANITARIA: LE PROSPETTIVE IMMOBILIARI NELL’AREA DELL’EX OSPEDALE VECCHIO DI SARZANA: QUI
3) SPESA SANITARIA: l’INTERVENTO DEI FONDI IMMOBILIARI NELL’OPERAZIONE EX OSPEDALE VECCHIO DI SARZANA: QUI
4) LA PRIMA CARTOLARIZZAZIONE DEI BENI DELLE ASL LIGURI: QUI
5) LA SECONDA CARTOLARIZZAZIONE DEI BENI DELLE ASL LIGURI: QUI
6) CARTOLARIZZAZIONE IMMOBILI REGIONALI: IL CASO ARTE GENOVA: QUI
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