L’accordo
notturno del 14-15/7/2020 tra il Governo e i Benetton (che controllano la
società Autostrade per l’Italia Spa - Aspi)
è stato descritto con toni ed espressioni opposte da sostenitori e da oppositori
all’attuale maggioranza “giallo-rossa”;
il prevalere dei toni propagandistici
di “vittoria” o di “sconfitta” ha fatto passare in secondo
piano l’essenza dell’accordo stesso, basata su una serie di transazioni di borsa che prevedono: -
la quotazione in Borsa di Aspi e la sua scissione da Atlantia
Spa (holding della famiglia
Benetton); - un aumento di capitale riservato a CDP (Cassa Depositi e
Prestiti Spa) pari al 33% del
capitale sociale; - la cessione di altre quote da parte della società Atlantia Spa pari al 22% a investitori graditi a CDP.

Abbiamo l’obiettivo di rimettere al centro dell’impegno politico le competenze, lo studio attento delle questioni, l'analisi e il tentativo di comprensione, la valorizzazione del pensiero e delle esperienze, restituendo passione alla politica. Cerchiamo di fare luce sulle decisioni e sulle pratiche di governo locale (Comuni e Regione), ma anche sui centri del potere presenti nel territorio.
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sabato 8 agosto 2020
sabato 18 luglio 2020
AUTOSTRADE: TRA REVOCA, TRATTATIVA E COMPROMESSO (prima parte)
Il
crollo di 250 metri del ponte Morandi
(il viadotto autostradale che collega la A7 con la A10, avvenuto in data
14/8/2018, provocando 43 morti e 566 sfollati, oltre a innumerevoli disagi alla
viabilità genovese e autostradale) ha inevitabilmente catalizzato l’attenzione
della politica oltre ad un immediato e intenso interesse mediatico sulla
gestione delle autostrade italiani, specie liguri.
Il
primo ministro G. Conte sollevava immediatamente la problematica della revoca delle concessioni
autostradali “a prescindere
dall’inchiesta (perché) al di là
delle verifiche penali, di quello che farà la magistratura con la sua
inchiesta, noi non possiamo aspettare i tempi della giustizia”; a sua volta
il vicepremier Luigi Di Maio precisava: “Per
la prima volta c’è un governo che non ha preso soldi da Benetton, e siamo qui a
dirvi che revochiamo
i contratti e ci saranno multe per 150
milioni di euro” (La Stampa del 16/8/2018).
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